Edizioni ETS: Mefisto
Mefisto. Rivista di medicina, filosofia, storia. Volume Vol. 8/2
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2025
pagine: 172
Saggi/Essays: Marco Innamorati, Renato Foschi, “It’s the end of the word as we know it”. La condizione post-normale in psicopatologia, p. 9; Giulia Russo, Identifying pathology and pathologising identity. The role of self-diagnosis in philosophy of psychiatry, p. 29. Focus: Psychedelic Renaissance: Philosophical, Phenomenological, and Cultural Perspectives A cura di / Edited by Jacopo Colelli; Jacopo Colelli, Introduction, p. 51; Edoardo Pierini, Historical and Comparative Perspective of Set & Setting: the case of opium in the Early Modern period, p. 55; Paolo Pecere, From Mazatec veladas to psychedelic medicine. Notes on psylocibin mushrooms between philosophy, medicine and ethnography, p. 73; Davide Perrotta, Psychedelic effects from psychobiology to the phenomenological stream of consciousness, p. 85; Jacopo Colelli, Phenomenological analysis of set and setting’s manipulation in shamanic psychedelic rituals and psychedelic-assisted-therapy, p. 107; Denis Forest, Beyond Phantastica. Analyzing and reframing the debate on subjective and beneficial effects of psychedelics, p. 133.
Tatiana Rosenthal. Pioniera della psicoanalisi russa
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 200
Tatiana Rosenthal (1884-1921) è una delle più interessanti figure della psicoanalisi russa di inizio Novecento. Il libro offre uno spaccato della sua vita e della sua opera: il saggio di Maria Zalambani colloca l'autrice sullo sfondo storico-culturale del tempo, descrivendo l'evoluzione della psicoanalisi in Russia e in URSS, mentre l'articolo di Leonid Kadis fa luce su alcuni aspetti misteriosi della vita e dell'opera di Rosenthal, inclusa la tragica morte per suicidio avvenuta nel 1921. Dagli archivi emergono documenti inediti che consentono di ricostruire in dettaglio l'attività lavorativa e il pensiero di Rosenthal. La monografia è completata dalla traduzione italiana di saggi e documenti editi e inediti che Rosenthal scrisse nell'arco della sua breve vita. Fra questi il famoso articolo dedicato a Dostoevskij (Sofferenza e creatività in Dostoevskij. Uno studio psicogenetico), che anticipa alcune tesi che Freud riprenderà e svilupperà in Dostoevskij e il parricidio.
Tra natura e cultura. Degenerazione, eugenetica e razza in Giuseppe Sergi (1841-1936)
Giovanni Cerro
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 328
Il volume ricostruisce il pensiero di una delle più importanti figure del positivismo italiano: l’antropologo e psicologo Giuseppe Sergi (1841-1936), a lungo docente nell’Università di Roma e fondatore della Società romana di antropologia. Speciale attenzione è riservata a tre aspetti della sua riflessione – la degenerazione, l’eugenetica e la concezione dei gruppi etnici – che vengono inseriti nel contesto culturale del tempo e riletti alla luce del rapporto tra eredità e ambiente. Da questa indagine emerge come l’opera di Sergi sia elaborata in risposta alle grandi questioni della modernità: dalla massificazione allo sviluppo scientifico e tecnologico, fino alla nascita delle metropoli.
Il corpo (in)atteso. La pillola anticoncezionale tra alienazione e autopoiesi
Chiara Montalti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 148
La pillola anticoncezionale è un corpo estraneo, che trasforma le donne a loro insaputa, o può invece rivelarsi anche uno strumento? Essa appare il crocevia di istanze opposte, e luogo della loro possibile ricombinazione: destruttura, ad esempio, i concetti di naturale e artificiale. I suoi effetti sono allo stesso tempo inattesi e attivamente ricercati, e l'esperienza corporea di chi la assume riflette questa profonda ambivalenza. La pillola anticoncezionale ha infatti una natura bifronte: da un lato produce un aumento del controllo, uno spazio fertile per una maggior autonomia, rappresentando inoltre un modo per modellare se stesse ed ingaggiare un confronto creativo con la propria femminilità. D'altro canto, gli effetti collaterali, spesso imprevedibili, possono ingenerare alienazione: può essere percepita la sensazione straniante di non essere autentiche, ma - almeno in parte - fabbricate. Ogni donna, pertanto, negozia di volta in volta la propria relazione con questo contraccettivo.
Il paesaggio tra l'ordine e il corpo
Germana Pareti
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 144
Derivato dal mondo classico, il concetto di genius loci ha goduto, nel corso del Novecento, del rinnovato interesse da parte degli architetti fenomenologi che, pur ispirati dal pensiero di Heidegger sui luoghi e sull'abitare, tenevano presente la lezione della Gestalttheorie sulla percezione visiva e i principi di una concezione multisensoriale dell'esperienza (non soltanto estetica). L'idea che alla casa e all'ambiente si chieda soprattutto protezione non era disgiunta, tuttavia, dal richiamo all'ordine che si configura nell'ambiente, originariamente rivendicato dagli storici dell'arte, dai gestaltisti e dai teorici delle avanguardie. Ordinato o selvaggio, fonte di piacere estetico e morale, il paesaggio che i gardeners si proponevano di riprodurre nelle loro progettazioni, fu oggetto di discussione tra i letterati e i filosofi del Settecento inglese. Oggi, al dibattito su questo tema contribuiscono la consapevolezza dell'atteggiamento biofilico da parte umana e la mai sopita sensibilità per il mistero della natura.
Politiche del linguaggio in medicina. Una prospettiva etica e linguistica
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 144
Qual è la posta in gioco nella comunicazione pubblica su questioni riguardanti la salute? Quali i valori di riferimento per una politica del linguaggio che includa nella dimensione della cura anche il "prendersi cura delle parole" che utilizziamo e che ci vengono rivolte? Il volume muove all'esigenza di portare in primo piano il punto di vista delle scienze del linguaggio nel dibattito relativo alla comunicazione pubblica su temi medicoscientifici. I saggi raccolti hanno l'obiettivo di consolidare la riflessione critica sulle premesse irrinunciabili e sulle caratteristiche fondamentali che lo spazio del discorso sulla salute dovrebbe presentare. Nell'ottica di uno sforzo comune verso una reale cura delle parole, viene presentato un decalogo di 'action items' per il miglioramento della comunicazione della scienza e della salute.
Eros dell'impossibile. Storia della psicoanalisi in Russia
Alexander Etkind
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 492
Eros dell’impossibile – un classico della storiografia contemporanea – illustra lo sviluppo storico della psicoanalisi russa del primo Novecento nella sua relazione con la cultura filosofica, letteraria e artistica, con la psicologia e la pedagogia, con la società e la politica. I capitoli sui principali protagonisti (Andreas-Salomé, Pankeev o l’Uomo dei lupi, Spielrein, i fondatori della Società russa di psicoanalisi; e altre figure meno note, ma la cui importanza è messa in risalto) si intrecciano con la trattazione su grandi temi e movimenti culturali (la diffusione di Nietzsche, il simbolismo dell’Età d’argento e poeti come Belyj, Blok o Rozanov; Bulgakov, l’ambasciatore Bullitt e il Ballo di Satana; i filosofi Berdjaev, Ivanov o Solovëv; la psicologia di Vygotskij e Lurija, e la pedologia; le teorie filmiche di Ejzenštejn; Bachtin e il suo circolo). Questo insieme di temi e personaggi è trattato all’interno del complesso quadro della storia sovietica (fondamentale il ruolo di Trockij nella diffusione della psicoanalisi dopo la Rivoluzione prima che essa fosse bandita alla fine degli anni ’20, con la persecuzione di psicoanalisti di valore). Pubblicato nel 1993, Eros dell’impossibile è stato tradotto in otto lingue. Questa prima traduzione italiana è stata condotta sulla nuova edizione riveduta del 2016.
L'ingegnere del ragionamento. Eugenio Rignano, la memoria organica e la psicologia
Dario Muti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 208
Eugenio Rignano (1870-1930) è una delle figure più affascinanti, ma sinora meno studiate, del positivismo italiano. Ingegnere e cofondatore della «Rivista di Scienza», poi «Scientia», Rignano è stato uno scrittore prolifico, contribuendo a discipline come la sociologia, la biologia, la psicologia. Spinto da una profonda fede socialista, questa figura di studioso si è a lungo occupata di problematiche vastissime, cercando di comporre i dualismi insanabili che minacciavano di lacerare la sintesi scientifica del suo tempo: mente e corpo, nature e nurture, capitalismo e socialismo. Le sue letture internazionali lo portarono a soffermarsi sulla nozione di “memoria organica”: ovvero l’idea che le tutta la materia organica possieda capacità mnemoniche, e che queste ultime spieghino i fenomeni dell’ereditarietà. Sulla base di questa sintesi, nella veste inedita di un “ingegnere del ragionamento”, Rignano ha proposto un’interessantissima lettura della psicologia. I suoi testi, più apprezzati all’estero che non in Italia, si collocano in un momento cruciale della storia della psicologia, fra la “crisi” del Novecento e la nascita delle più importanti scuole, divenendo materiale di confronto per autori come Janet e Piaget. Con un saggio di Elena Calamari.
Documentare il trauma. L'Università Castrense di San Giorgio di Nogaro: saperi e immagini nella Grande guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 212
Il volume presenta i risultati del progetto di ricerca Documentare il trauma. Per un archivio digitale dell’Università Castrense di San Giorgio di Nogaro. Saperi, pratiche, immagini nella Grande guerra (1916-1917), dedicato a un caso poco conosciuto di storia locale, ma di più ampia rilevanza, esaminato in una prospettiva interdisciplinare. Attraverso la ricerca sul campo, la sperimentazione clinica e la creazione di reti professionali e interpersonali, l’esperienza inedita della Castrense ebbe ricadute significative non solo sulla medicina militare e sul servizio sanitario di guerra, ma più in generale sulla sanità e la cultura italiana ed europea del primo dopoguerra, nonché sull’elaborazione del concetto di trauma bellico.
Mefisto. Rivista di medicina, filosofia, storia. Volume Vol. 4
Libro: Libro di altro formato
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 192
Entomoterapia. Gli insetti come farmaci
Stefano Turillazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 100
L’entomoterapia è l’uso di artropodi (in modo particolare insetti) o di loro prodotti per la cura di varie malattie; affonda le sue radici nella notte dei tempi e si ritrova nelle tradizioni di molti Paesi come parte integrante di quella che viene definita etnomedicina. Dell’entomoterapia fa parte la più conosciuta apiterapia, molto utilizzata anche nei paesi occidentali. Recentemente rimedi entomoterapici hanno iniziato a essere sempre più considerati dalla medicina ufficiale e numerose sono le ricerche scientifiche effettuate su farmaci (specialmente derivati dalla medicina tradizionale cinese) che vedono come loro principale componente parti di insetti o loro prodotti. Tra questi, il veleno di varie specie ha, in modo particolare, attirato l’attenzione dei ricercatori e le sostanze con attività farmacologica che sono state ricavate da questa secrezione assommano a varie centinaia. Questo libro si propone di presentare un panorama, seppur limitato, delle pratiche entomoterapiche oggi in uso, con la speranza che le importanti indicazioni date dalla medicina tradizionale siano sempre più oggetto di approfondimento da parte della ricerca scientifica. Il milione e più di specie di artropodi presenti sul nostro pianeta rappresenta, infatti, una fonte inesauribile di sostanze con attività farmacologica di cui si comincia, solo da poco, a comprendere le enormi potenzialità.
Il dolore illegittimo. Un’etnografia della sindrome fibromialgica
Chiara Moretti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 200
Questo libro si basa su una ricerca etnografica svolta presso un centro di diagnosi e trattamento della fibromialgia situato in un ospedale pubblico dell’Italia centrale. In una prospettiva antropologica, l’Autrice esamina i processi di cura che prendono vita in uno spazio clinico circoscritto. La fibromialgia è una sindrome da dolore cronico che interessa principalmente, ancorché non esclusivamente, il corpo delle donne. In un’ottica biomedica, il suo corteo sintomatologico appare svincolato da lesioni tissutali riscontrabili attraverso esami e accertamenti specifici; pertanto i processi di comprensione, presa in carico e legittimazione della sindrome risultano incompleti se non sono integrati in una più ampia visione sociale, culturale e politica. L’analisi antropologica proposta mette in evidenza i rischi di delegittimazione del dolore che la fibromialgia tende a favorire riproponendo il simulacro somatico di una storica assimilazione tra corpo femminile, inadeguatezza e malcontento. Emergono tensioni, contraddizioni e connivenze tra persone e istituzioni, e tra discorsi morali e sociali che informano le pratiche biomediche e sottendono le molteplici forme espressive della sofferenza. Prefazione di David Le Breton.