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Einaudi: Supercoralli

Il terzo tempio

Il terzo tempio

Abraham B. Yehoshua

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 96

Una giovane donna francese, Esther Azoulay, si presenta al Tribunale rabbinico di Tel Aviv per denunciare colui che l'ha ingannata impedendole di unirsi in matrimonio con l'uomo che ama. Una storia intima e dolorosa che diventa l'occasione per trasmettere un nuovo, inaspettato messaggio di pace, e trasforma l'ultima opera di Yehoshua in un estremo testamento civile e politico. Ingannando la giovane Esther Azoulay, guidandola verso una conversione non necessaria, il rabbino Eliahu Modiano ha sabotato il suo progetto di matrimonio con David Mashiah. Secondo le norme del diritto ebraico, proprio a causa di questa conversione, la loro unione è proibita e i loro figli non sarebbero ammessi con il padre al servizio sacerdotale nel Terzo Tempio. Benché la tradizione ebraica ortodossa preveda che il Terzo Tempio sorga in corrispondenza di quello precedente distrutto dai Romani nel 70 d.C., ovvero sull'attuale spianata delle moschee, Esther, donna, straniera e convertita, sottopone al Tribunale un'idea sorprendente che potrebbe cambiare le sorti d'Israele prima ancora delle proprie: «Fuori dalle mura della città vecchia, modesto, umile, tra la Tomba di Assalonne e la valle della Geenna. Un Tempio che non interferisce né minaccia con la sua architettura nessun altro luogo santo. Seppur modesto, questo Tempio assumerà un ruolo drammatico e rivoluzionario». Una proposta che salverebbe il suo matrimonio, e che nasconde un profondo messaggio di pace per uscire dalla spirale di violenza che insanguina quella terra. Fino alla fine Abraham Yehoshua ha sognato che arrivasse quel momento, il momento della pace: una pace attesa e desiderata come la venuta di un nuovo Messia.
14,00

Clara legge Proust

Clara legge Proust

Stéphane Carlier

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 168

Cindy Coiffure: in questo minuscolo salone, quasi nascosto in una traversa del centro di Chalon-sur-Saône, lavora Clara. A soli ventitre anni è una parrucchiera apprezzata dalla clientela, ristretta ma affezionata, e dalla malinconica signora Habib, la sua elegantissima principale, con il culto di Chirac e la passione per Parigi, dove ha vissuto da giovane. Proprio a una vivace attività della capitale la signora Habib vorrebbe far assomigliare Cindy Coiffure, che invece resta felicemente accoccolato nella sua realtà di provincia, tra le hit di radio Nostalgie, i puntuali caffè di Lorraine del bar-tabacchi all'angolo e il ciarliero viavai di clienti la cui età media sfiora la settantina. Nolwenn, tanto apatica nelle espressioni facciali quanto avventurosa in quelle linguistiche, e Patrick, genio ribelle dell'acconciatura, completano la squadra di Cindy Coiffure. È in questo piccolo universo, al ritmo di sforbiciate, colpi di phon e chiacchiere, che Clara trascorre tranquilla le sue giornate sempre uguali. Poi la sera torna a casa dal bel pompiere JB, un principe azzurro ammirato apertamente da genitori, amici, colleghi (e dalla signora Habib spudoratamente), che però a Clara non fa più l'effetto esplosivo di prima, e da un morbido gattone bianco, che però disdegna gli umani e le loro carezze. Così il tempo passa per Clara, al riparo dai dispiaceri ma anche da ogni tipo di slancio. Fino a quando un evento inaspettato cambia tutto. Un misterioso cliente lascia un libro al salone. Clara lo porta a casa, lo sistema nella libreria e se ne dimentica. Poi, un giorno, per caso, comincia a leggerlo. Il libro è Dalla parte di Swann: Clara ha appena incontrato Marcel Proust. Sarà grazie alle sue parole e alla magia della lettura che Clara troverà il coraggio di scegliere la strada giusta per sé.
17,50

Il ladro di quaderni

Il ladro di quaderni

Gianni Solla

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 256

Tora e Piccilli (a nord di Caserta), settembre 1942. Davide trascorre le giornate, a volte anche la notte, coi maiali ai quali fa la guardia: li conosce così bene da chiamarli per nome. Zoppica dalla nascita, e per questo è deriso dai coetanei e maltrattato dal padre. Solo Teresa, che lavora nella corderia di famiglia e passa tutto il tempo libero a leggere, ha il coraggio di prendere le sue difese. Davide non riesce a immaginare altra vita che quella a Tora. Teresa invece non fa che ripetere che un giorno se ne andrà lontano, e Davide sa che dice la verità. L'arrivo di trentasei ebrei di Napoli, inviati nel paesino dalle autorità fasciste, cambierà per sempre le loro vite. Nicolas, con la sua bellezza inquieta, si porta dietro un mondo sconosciuto e scombussola le loro giornate. Davide comincia a frequentare di nascosto le lezioni del padre di Nicolas, che ha messo su una scuola clandestina. E così l'analfabeta figlio di un fascista impara a leggere e scrivere grazie a un ebreo. Davide, Teresa e Nicolas esplorano insieme la campagna intorno al paese, fino alle Ciampate del Diavolo (la credenza popolare dice che sul versante del vulcano spento vi siano impresse le impronte del maligno), ma anche il mondo inespresso dei loro sentimenti. Il fantasma di Nicolas accompagnerà Davide negli anni a venire, a Napoli dopo la guerra. Quando lavorerà duramente in fabbrica, quando comincerà per caso a frequentare una compagnia teatrale, quando – ormai uomo, un altro uomo – calcherà il palco come attore acclamato. Sarà proprio Nicolas, vivo eppure così simile a un fantasma, a ricondurlo a Tora, là dove tutto è iniziato.
19,00

La storia da dentro

La storia da dentro

Martin Amis

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 704

Vent'anni dopo "Esperienza", Martin Amis torna a prendere la parola in una fluviale «autobiografia romanzata» che, mescolando il materiale privato all'invenzione narrativa, la meditazione filosofica, il manuale di scrittura, il gossip piccante, il saggio, l'elegia e le splendide «chiacchiere sul nulla», ci restituisce il vibrante ritratto di un uomo e di uno scrittore, ma anche dei suoi mentori, amici e compagni di strada – Philip Larkin, Saul Bellow e Christopher Hitchens in testa. La «storia da dentro» di tutti loro fornisce un'efficace chiave d'accesso a una delle vene più preziose della cultura contemporanea.
25,00

Il sentimento del mare

Il sentimento del mare

Evelina Santangelo

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 160

Il mare, lo sa chi lo ama, è un sentimento. Ma anche un serbatoio di memoria, una possibilità, un tesoro, un pericolo. Il mare è di tutti. Nessuno può raccontarlo senza finirci dentro, senza perdersi anche nella fragilità. E così, in questo libro al calor bianco, le storie di uomini e donne che hanno sfidato, amato o subìto il mare s’intrecciano con quella di chi racconta, mettendosi a nudo. Al punto che qualsiasi etichetta – romanzo, memoir, reportage narrativo – diventa inutile: questo è un testo vertiginoso, che inventa se stesso pagina dopo pagina. «Anche il mio è un viaggio di ritorno attraverso il mare, di ritorno a quanto mi sembrava irrimediabilmente perduto: la passione per qualcosa che ci fa sentire vivi». Il mare trabocca di storie: viste da terra, cercate fra le onde o luccicanti sul fondale. Vicende e avventure che hanno sempre qualcosa di epico, mitico ed estremo. E a raccontare questo mare corale è la voce della scrittrice colta in un momento di deriva della propria esistenza. È lei, ferita e stremata come dopo un naufragio, che ne raccoglie le tante storie con un’angolazione calda, narrativa, quasi investigativa: l’ostinazione di Carmelo, che ha cercato di dare una nuova esistenza a un capodoglio ucciso dall’uomo ricomponendone lo scheletro per anni; le parole di due apneisti, Fausto e Gaetano, che ci trasmettono con una concretezza visionaria cosa significa «sentirsi tutt’uno con l’acqua, sentirsi pesce, mare...»; la mattanza finita con la morte di un ragazzo pieno di vita; le gesta di chi – come Donald Crowhurst nel 1968 – il mare lo ha voluto sfidare in barca a vela, in un giro del mondo senza scali che lo ha portato alla follia; le disavventure di quanti hanno rischiato la vita tra pirati e banditi, o fronteggiato tempeste che nemmeno il coltello che taglia la coda di drago è riuscito a domare; le donne di Lipari, instancabili, che negli anni Cinquanta hanno affrontato fatiche immani per strappare magre risorse alla terra e alle onde. Il Mediterraneo è il mare tra le terre, il mare delle civiltà, e insieme il mare della vergogna, il mare dei migranti. Sulla sua superficie affiora pian piano anche la vita della donna che scrive: l’infanzia scatenata tra campagna e rocce, la passione matta per uno zio pescatore, la crisi che sta vivendo ora, mentre racconta da sopravvissuta anche lei, e si immerge d’inverno nell’acqua gelida alla ricerca di qualcosa che assomigli alla più sfrenata vitalità, a una ridefinizione liquida di sé, forse. Tanto da poter dire: «Così adesso ho raccolto i miei venti favorevoli nel bicchiere di vino che sorseggio lentamente e sto in ascolto di quel che accade intorno e dentro di me…»
17,50

Gli innamorati

Gli innamorati

Peppe Fiore

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 232

Di chi si innamorano davvero gli innamorati? Della persona che hanno davanti o di un’illusione che hanno in testa? Se l’amore è un mistero a due, il matrimonio è un mistero collettivo. Lo sa bene Flaminia Aloisi, che ha conosciuto Carmine quando era spiantato, giovane e splendente, così spavaldo da dirle «Io ti sposo». Ora hanno un attico con vista sul Tevere, una figlia adolescente e due carriere invidiate da tutti: ogni istante brilla come il sole sui tetti di Roma. Ma sotto quella luce non è facile nascondersi per sempre. Peppe Fiore ha scritto un romanzo profondo, umano e dolorosamente ironico sulla fiducia e sulla menzogna, i segreti e le vanità. La storia di un legame che sembra scritto dal destino, e insieme un affresco della borghesia romana: lo sfarzo, le ambizioni e gli intrighi. Perché quando si ha tutto, è il momento di chiedersi a cosa si è rinunciato.
19,50

Cento volte sabato. Stella Levi e la ricerca di un mondo perduto

Cento volte sabato. Stella Levi e la ricerca di un mondo perduto

Michael Frank

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 256

Stella Levi è nata nel 1923 a Rodi. Qui, tra i colori e le tradizioni della Juderia, il quartiere ebraico, ha trascorso i suoi primi vent'anni, al tempo della dominazione italiana. Poi, nel luglio del 1944, è stata deportata ad Auschwitz, dove quasi tutti i membri della sua comunità sono stati assassinati. Dai campi nazisti Stella ha fatto ritorno, ed è emigrata negli Stati Uniti, a migliaia di chilometri da quell'unico luogo che aveva conosciuto e che non esisteva più. Alla soglia dei cent'anni, per cento sabati, Stella ha raccontato la sua storia a Michael Frank. Perché non andasse perduta. Del secolo che ha attraversato Stella Levi non aveva mai parlato apertamente, fino al sabato in cui Michael Frank è andato a farle visita a casa sua, a New York. Stella e Michael non potevano immaginare che quello sarebbe stato il primo di una lunga serie di pomeriggi trascorsi a viaggiare indietro nello spazio e nel tempo, per ricostruire, ricordare e raccontare una storia indimenticabile. Che ha inizio nella cristallina e vibrante Rodi degli anni Venti, all'epoca della dominazione italiana. Stella nasce e cresce nel cuore della Juderia, il quartiere ebraico: «era un posto cosí vivo. Vivo di odori, di colori, di gusti, di movimento, di suono...» Qui a scandire il quotidiano sono i riti e le tradizioni di un microcosmo familiare che coincide con tutta la piccola comunità della Juderia. Per quanto sia un luogo sereno e rassicurante, fin da ragazzina Stella sogna di partire da quell'«isoletta in mezzo al nulla», per condurre una vita più piena altrove. In Italia magari, dove vorrebbe frequentare l'università. Ma con la promulgazione delle leggi razziali Stella deve rinunciare alla scuola. I contorni del suo sogno si fanno sempre più sfumati. E le speranze per il futuro lasciano presto il posto all'inimmaginabile. Nel luglio del 1944 i tedeschi deportano i circa millesettecento abitanti della Juderia, prima in nave e poi in treno, ad Auschwitz. È il viaggio di deportazione più lungo in assoluto, in termini di tempo e di distanza. Il novanta per cento dei prigionieri viene assassinato all'arrivo. Dai campi nazisti Stella ha fatto ritorno, ed è emigrata negli Stati Uniti, a migliaia di chilometri da quell'unico luogo che aveva conosciuto e che non esisteva più. Durante i loro incontri, Michael e Stella hanno ripercorso le tappe di questo periplo lungo una vita: al di là della distruzione, della sofferenza, della perdita, a rimanere per sempre è la storia di Stella, magica e moderna Shahrazad che non vorremmo mai smettere di ascoltare.
19,50

Il passeggero

Il passeggero

Cormac McCarthy

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 392

Durante una missione di recupero al largo della costa del Mississippi, Bobby Western vede quel che non avrebbe dovuto vedere: un JetStar apparentemente intatto adagiato sul fondale e, in cabina, chiome fluttuanti, bocche aperte e occhi vuoti, nove corpi senza vita. Da dove viene quell’aereo, che fine ha fatto la scatola nera, e che ne è stato della decima persona sulla lista passeggeri? Queste le domande a cui Bobby, perseguitato da due emissari governativi «con un’aria da missionari mormoni», non sa dare risposta. Capisce allora di dover scomparire. Del resto a fuggire ci è abituato, da tanto tempo è inseguito dai sensi di colpa nei confronti del mondo e di lei, Alicia, l’amore del suo cuore, la rovina della sua anima. Alicia Western, sua sorella. Mente matematica sopraffina ed esperta mondiale di violini cremonesi, donna bellissima e perciò più difficile da perdere, «perché la bellezza ha il potere di suscitare un dolore inaccessibile ad altre tragedie», anche Alicia, come Bobby, ha guardato dove non doveva guardare, nel cuore delle tenebre. Visitata sin da bambina dalle «coorti», un’accozzaglia di allucinazioni da vaudeville capeggiate da un piccolo focomelico scurrile chiamato il Kid, e afflitta da un amore che offende, Alicia ha provato a opporre l’ordine del numero al caos della vita ma non ce l’ha fatta perché «certe cose un numero non ce l’hanno». Ora cosa resta a Bobby, se non la fuga? Via da New Orleans, Knoxville e la baia petrolifera della Florida, da bettole, bagnarole e topaie. Un mondo popolato di reietti, ubriaconi e reduci – dall’amorevole trans Debussy al killer di blatte Borman al dandy dissacrante Sheddan – ma brulicante di vita e inventiva. Via da tutto quel rumore, via dalle oscure macchinazioni del potere e dai peccati ereditati come da quelli bramati, verso una nuda bicocca dall’altra parte dell’oceano, verso un posto senza compagnia né legge né letteratura, dove non c’è altra realtà del ricordo e la fisica si fonde nella metafisica. Perché questo siamo noi: «dieci percento biologia e novanta percento mormorio notturno».
21,00

L'anno dell'Indiano

L'anno dell'Indiano

Ernesto Ferrero

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 216

Nell’estate del 1924 – l’anno del delitto Matteotti – le cronache danno ampio risalto a un personaggio straordinario: Chief White Elk, il capo pellerossa sbarcato in Europa per difendere davanti alla Società delle Nazioni i diritti degli Irochesi. Fisico atletico, battuta pronta, sorriso disarmante, Cervo Bianco è un incantatore nato. Le sue piú accese sostenitrici sono due nobildonne austriache di antico lignaggio, madre e figlia, che lo ospitano nella loro villa e se ne contendono i favori. Ma a innamorarsi di lui è l’Italia intera. Con il suo abbigliamento esotico, il capo indiano fa sognare i lettori di Emilio Salgari, e non solo. La sua generosità sembra inesauribile: dispensa mance favolose a centinaia di poveri, orfani, reduci, e si proclama fervente sostenitore del fascismo attraverso cospicue donazioni. A ogni tappa della sua tournée lo attendono folle di nobili e popolani, «maschiette» e generali, alti prelati e camicie nere, giornalisti e autorità... Ma chi è veramente quest’uomo? Un filantropo, un mitomane, un imbroglione? Severino, il giovane segretario del «principe» indiano e testimone privilegiato di questi mesi turbinosi, prova a darsi una risposta sulla scorta di lettere, diari, ritagli di giornale e dei suoi stessi taccuini. Ernesto Ferrero ha trasformato un fatto di cronaca in un romanzo affollato di personaggi memorabili, tra cui compaiono anche il poeta milanese Delio Tessa e il musicologo Massimo Mila. Tra esaltazioni collettive e intrighi amorosi, castelli e idrovolanti, viaggi frenetici e balli spettacolari, l’intreccio di questa vicenda pirandelliana fa emergere il volto segreto di un’intera società. La «resistibile ascesa» di Cervo Bianco diventa lo specchio di un’epoca, delle sue fragilità, della sua fame di maschere e finzioni. Pubblicato per la prima volta nel 1980 con il titolo "Cervo Bianco", poi in una nuova stesura nel 2001, è un romanzo che conserva intatte le sue seduzioni. La Nota finale ricostruisce le peripezie del «principe» pellerossa prima e dopo la mirabolante avventura italiana.
18,50

Annalena

Annalena

Annalena Benini

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 152

«Lei è stata la dismisura in tutto, ma la vita è anche mancare qualcosa, non riuscire in qualcosa, non colmare la misura fino all'orlo». Annalena Tonelli, capelli al vento, sfreccia in bicicletta all'alba per le strade di Forlì: corre dai bisognosi, dagli ultimi. Lo farà per tutta la vita. Fino a fondare una missione in Africa, a rinunciare a tutto, fino a venire uccisa perché donna, bianca, senza un uomo a fianco, e senza paura. Annalena Benini la conosce da sempre questa storia, fa parte della sua famiglia. Ma adesso qualcosa è successo e quel nome identico al suo la insegue come una domanda, come un pungolo: può arrivare a capire tutto di quella donna così estrema, libera, coraggiosa? C'è un mistero che resta. Un viaggio personalissimo e profondo dentro il cuore della forza femminile, tra dedizione e potere, grandezza e senso del limite, talento e vocazione. Due donne con lo stesso nome, due vite lontanissime. Annalena Tonelli aspira all'assoluto, Annalena Benini davanti all'assoluto vacilla. Come tutti noi. Ma con sguardo disincantato, estremamente contemporaneo, si confronta con quella figura magnetica e schiva che incarna la fragilità e la potenza di tutte le donne, e che di continuo le dice: e tu? Da una polmonite anche un po' comica fino alla scelta più estrema: in entrambi i casi si tratta di scosse. Annalena Tonelli è una ragazza degli anni Sessanta col futuro in mano: bella, il pensiero affilato e veloce, la prima fra gli amici a ballare il twist, borse di studio a Boston e New York, poi la laurea in Giurisprudenza. Ma a diciannove anni ha già incontrato la sua vocazione, «perché non è possibile amare i poveri, senza desiderare di essere come loro». Così allena il suo corpo a dormire quattro ore per notte, a vivere di pochissimo, elimina per sempre la vanità dalla sua vita. Non vuole che nessuno si innamori di lei, perché lei arde già di amore per gli ultimi della Terra. E questo sentimento bruciante la spinge lontano da Forlì, a coltivare il fiore dell'umanità nei deserti più aridi. Illuminata dall'amore per Dio e dall'umanesimo di Simone Weil, Etty Hillesum, Virginia Woolf: esprime il massimo della libertà nel massimo dell'umiltà. Annalena Tonelli ha esercitato, con la vita e con gli scritti, un pensiero altissimo e dirompente, con il quale Annalena Benini si confronta e si scontra. Questo libro è un viaggio moderno e accidentato, ricco di domande e confessioni, nel tentativo di guardare, dal basso, con piena coscienza dei propri limiti, e non senza autoironia, la scala che sale fino all'assoluto. Arrivando alla scoperta entusiasmante e complessa che il pensiero più libero e coraggioso del Novecento è un pensiero femminile.
17,50

La buona guerra

La buona guerra

Phil Klay

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 456

Ci sono una gallina gringa e un maiale colombiano. La prima propone al secondo di entrare in affari e vendere sandwich: basta che ciascuno fornisca la metà degli ingredienti. «Io metterò le uova», dice la gallina gringa. «E io?», chiede il maiale colombiano. «Tu, mio caro, metterai il bacon». Gira questa storiella negli ambienti intellettuali di sinistra della Colombia. A Juan Pablo, che lavora nell’esercito come un tempo suo padre, non fa ridere. Perché sa che c’è qualcosa di vero. La realtà, però, è complessa, e quella del suo tormentato paese ancora di più. Per lui, chi vive in mezzo alla violenza vuole una cosa sola: ordine. Lisette, una giornalista americana cresciuta tra le dolci colline della Pennsylvania e appena rientrata esausta dall’Afghanistan, vuole invece una «buona guerra» e va a cercarla proprio in Colombia. In Colombia è andato anche Mason, sottufficiale di collegamento delle Special Forces che ha cominciato la carriera militare in Iraq e che, dopo essere diventato padre, ha capito di averne abbastanza di carri armati e ordigni esplosivi. Abel, che in Colombia è nato, al contrario non ha avuto scelta. E nemmeno la sua famiglia, finita nel tritacarne delle lotte tra guerrilleros, paras e narcos che seminano sangue e terrore in ogni angolo della giungla. Dopo Fine missione, raccolta di racconti frutto dell’esperienza come marine in Iraq, Phil Klay torna a parlare di guerra, ma stavolta allarga l’inquadratura includendo anche Afghanistan, Colombia e Yemen. È una scelta letteraria, ma la globalizzazione bellica non è fiction: le forze all’opera da una parte trafficano intanto anche da un’altra; i soldati e i mercenari un giorno utili qua il giorno dopo servono là; e ogni bomba che cade ha dietro una sofisticatissima tecnologia messa a punto in lindi laboratori sparsi per mezzo mondo. Connessi in una macchina mostruosa, i personaggi di Klay, nel silenzio che segue scoppi e fanfare, si ritrovano soli di fronte al tribunale della loro coscienza.
22,00

Piero fa la Merica

Piero fa la Merica

Paolo Malaguti

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 208

Quelli come i Gevori li chiamano «i bisnenti»: hanno due volte niente. Per loro partire, più che una scelta, è un tuffo in un niente diverso, ancora sconosciuto. Anche se dai boschi del Veneto alle foreste del Brasile il viaggio è così lungo. Soprattutto in nave, soprattutto alla fine dell’Ottocento. Attraverso gli occhi di Piero, che ha quindici anni e tante cose in testa, Paolo Malaguti racconta l’epopea e la perdita dell’innocenza degli italiani nelle Americhe: il gesto rapinoso di costruire il mondo tra animali mai visti e piante lussureggianti, dove la lotta con la natura è un corpo a corpo quotidiano. E il futuro una scommessa. Piero dei Gevori ha quindici anni e vive ai margini del bosco del Montello, l’antica riserva di legna della Serenissima. In famiglia sono tantissimi e poverissimi, hanno una casa che sta in piedi per miracolo, mangiano poco e non possiedono nulla. Come se non bastasse, la cattiva sorte si accanisce su di loro. Da qualche tempo, giù al paese, si dice che alla Merica regalino la terra a chi ha voglia di lavorare. Dopo l’ennesima ingiustizia, per i Gevori mettersi in viaggio in cerca di fortuna non è più una scelta, ma l’unica salvezza. Eppure, quando arrivano in Brasile insieme alla marea di italiani in fuga dalla miseria, non trovano il paradiso promesso. Lì in mezzo al nulla bisogna farsi spazio, abbattere gli alberi per costruire tutto da zero: dovranno strappare la terra al “mato”, tra le minacce sconosciute della foresta vergine, lontani da tutto e da tutti, senza alcuna possibilità di tornare alla vita che si sono lasciati alle spalle. Piero aiuta il padre e la sorella a mandare avanti il fondo, tira su case, semina granturco e fagioli: arriva alla sera con le ossa rotte, ma nel frattempo cresce. E crescendo impara due cose: che per morire basta il morso di un serpente, e che il primo amore è più pericoloso di tutte le bestie feroci messe insieme. Nel groviglio del “mato”, oltretutto, sarà lui a scoprire quello che nessuno aveva rivelato ai migranti. La loro terra appartiene ad altri, i nativi che quelle colline le abitano da sempre. Nel suo nuovo romanzo, Paolo Malaguti dà vita a una pagina dimenticata della migrazione italiana. Con la felicità narrativa che ben conosciamo e una lingua che ha i colori del veneto, dell’italiano e del portoghese, ci proietta in un mondo lontano e avventuroso, fatto di fatica e piante esotiche, febbre dell’oro e tradizioni da custodire a un oceano di distanza.
18,50

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