Eir: Navigazioni
Alienazione. Attualità di un problema filosofico e sociale
Rahel Jaeggi
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2015
pagine: 256
Il concetto di alienazione ha costituito per lunga parte del '900 uno degli strumenti più importanti di diagnosi delle patologie sociali del mondo moderno. Negli ultimi decenni, tale concetto ha però subito un processo di progressivo eclissamento dal dibattito teorico, politico e culturale. Nell'orizzonte post-metafisico e liberale che ha dominato la scena filosofica contemporanea, l'idea di alienazione è apparsa gravata da problematiche implicazioni politiche e da ingombranti ipoteche filosofiche, legate a paradigmi concettuali che per molte ragioni si è ritenuto non essere più perpetuabili. In questo libro, Rahel Jaeggi intraprende il tentativo di riattualizzare questa categoria e di rilanciarla nel dibattito contemporaneo, confrontandosi con tutte le critiche che ad essa sono state rivolte. Sullo sfondo di una competenza sia nella classica storia filosofica del concetto che nei recenti dibattiti sulla natura della persona e della libertà, Jaeggi ridefinisce l'alienazione come l'assenza di una relazione significativa con se stessi e con il mondo, che si manifesta in sentimenti d'impotenza e passiva accettazione di ruoli e aspettative sociali ossificati.
Un discorso di verità
Nello Casalini
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2015
pagine: 224
Le opere. Volume Vol. 9
Nello Casalini
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 238
Questo commento di N. Casalini alla 'Lettera a Teodoro, ingegnere, sulla Provvidenza, il Fato e ciò che dipende da noi', scritta da Proclo, il più noto filosofo della 'Scuola di Atene' e ultimo vertice speculativo della filosofia greca (410-483 d. Cr.), è in realtà un discorso per spiriti forti, abituati a rivedere e, se necessario, ad abbattere con coraggio tutti i sommi principi del sapere umano per ristabilire il vero e ricondurre entro più giusti termini il senso da dare alla cosiddetta 'libertà dell'uomo'. Questa, per il giovane Teodoro, ingegnere meccanico, era solo un nome vuoto, che non indicava niente in un mondo da lui immaginato come una gigantesca macchina con ruote a ingranaggio, governata da un Fato ineludibile, anche se provvidenziale. Una opinione, questa, non dissimile da quella che attualmente prevale e che l'anziano filosofo platonico tenta invano di correggere e rettificare ponendo il Dio a principio di tutto, che governa il mondo con la sua Provvidenza, a cui è subordinato lo stesso Fato, che opera nella natura e nell'ordine umano. Dunque, i due contendenti concordano nell'essenziale che tutto ciò che accade è secondo l'ordine della necessità naturale, che per l'uno è 'fatale' e per l'altro 'provvidenziale'. Quindi, per il primo la libertà è un niente. Per il secondo si riduce al minimo denominatore: come libertà nella scelta in ciò che è in noi, perché tutto il resto, che è fuori di noi, non dipende da noi ma da altri, o da cause cosmiche e naturali,
Le opere. Volume Vol. 10
Nello Casalini
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 607
Ogni uomo accede alla conoscenza della religione del suo popolo negli anni della sua formazione, in cui è sottoposto ai riti della "iniziazione", secondo la consuetudine o per convenzione sociale, e indipendentemente dal suo volere. Ma solo alcuni, diventando adulti, conseguono una vera 'illuminazione con la comprensione delle cose divine che quei misteri volevano significare. Gli altri, per lo più, non li comprendono e, con il tempo, dimenticano tutto, anche il senso dei riti a cui con animo innocente avevano partecipato. È evidente che per costoro il titolo "illuminati" (photisthentes) resta un puro suono e non trova avveramento perché non procedono nella conoscenza del Dio, al cui mistero erano stati iniziati in modo simbolico. Per gli altri, invece, per coloro che, crescendo, hanno perseverato nella religione che avevano ricevuto e hanno insistito nella ricerca del suo significato, si dischiude per grazia il mondo invisibile dell'Assoluto e raggiungono con la guida del Dio da loro seguito il confine infinito dell'Eterno, dove hanno accesso alla visione ineffabile dell'Essere sussistente e della sua verità, per mezzo dell'amore che ne costituisce la vita e l'essenza reale.
Gramsci al tempo de «L'Ordine nuovo» (1919-1920). Un intellettuale di vedute europee
Angelino Carlo
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 404
Gramsci al tempo de l'Ordine Nuovo (1919-1920). Un intellettuale di vedute europee è un saggio che alla profondità della ricerca storica unisce un accurato uso delle fonti, dalla cui lettura scaturisce un'attenta riflessione di carattere storico-culturale, per proporci un giovane Gramsci aperto alle idee nuove che circolavano in Europa all'inizio del ventesimo secolo. "Un piccolo tassello utile alla comprensione di una figura grande e difficile, assolutamente attuale e ancora rilevante [...] per la riflessione teorico-politica e storiografica contemporanea. In fondo, indipendentemente dal recente interesse editoriale suscitato dal suo pensiero e dalla sua vita, si ha tuttora l'impressione che quella di Antonio Gramsci resti una figura irrisolta della più grande narrazione dell'Italia contemporanea, una metafora di ciò che il Paese è stato e di ciò che, forse, poteva o potrebbe essere". (Dalla Prefazione di Armando Vittoria)
Il calcio dimenticato. Toro, Genoa, Milan, Juve: il pallone dei pionieri
Fabrizio Turco, Enzo Savasta
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 288
Le opere. Volume Vol. 8
Nello Casalini
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 412
Il tempo passa inarrestabile e i Governi in Italia si susseguono in modo rapido e in continuazione, come se fossero mere comparse di una scena teatrale. Ma i gravi problemi che affliggono il nostro popolo restano e attendono ancora una soluzione. Ciò giustifica l'attualità di questo volume delle "Opere" di Nello Casalini, che sotto il titolo "Per il bene comune" riunisce due opere distinte di un tempo antecedente. Il primo, "Postface al '68", raccoglie la viva rievocazione della contestazione studentesca, di cui fu partecipe in quel momento, con un ponderato giudizio storico, che ne mostra il perdurante effetto nel costume del popolo italiano e i valori che ha promosso, e che sono ancora validi per il nostro tempo: la libertà di coscienza in ogni scelta etica, la solidarietà umana, la condivisione della responsabilità nella cosa pubblica e il principio di tolleranza verso tutte le differenze affettive, di idee e di religione. Il secondo, "Manuale per il Governo", è costituito da un fitto dossier di lettere realmente scritte alle massime Autorità dello Stato, in particolare ai Capi di Governo del recente passato (R. Prodi, S. Berlusconi, M. Monti) e al Presidente della Repubblica, Sig. Giorgio Napolitano, ancora in funzione. Il loro scopo quindi non era di insegnare presumendo un sapere superiore, ma solo quello di collaborare fraternamente indicando un metodo per il "buon governo", a vantaggio di tutto il popolo, proponendo possibili soluzioni per i problemi più gravi.
Le opere. Volume Vol. 7
Nello Casalini
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 863
'Ariel' non è più, perché questo è il destino di tutte le figure che l'anima dell'uomo deve assumere, costretta dalla sua esperienza vitale. Ma io, Nello Casalina suo intimo amico, sono sopravvissuto e ho salvato con pietà umana queste 'Opere poetiche', che lui avrebbe voluto distruggere per dimenticare la sua miseria di uomo. Ma sono il suo canto più puro e io l'ho salvato sapendo che la poesia nata dal dolore raggiunge spesso l'elevatezza del sublime e può essere di conforto a coloro che vivono, e sono ancora nelle pene. Ciò appare evidente nella 'Raccolta poetica', la prima della serie, che in qualche modo racchiude in sintesi tutta la sua esperienza interiore, di cui le altre indicano le singole fasi iniziatiche. In realtà, sono la storia di una 'iniziazione'. Istruito da fanciullo nei principi della sua religione, chiese di essere iniziato ai suoi 'misteri' nel fiore della sua giovinezza per rivestire le forme del suo dio e accedere alla immortalità dell'eterno. Ma non sapeva quale dolore e quale orrore può suscitare il divino a chi è afferrato dal suo amore. E di questo trattano le opere seguenti: 'Canto di Orfeo' e 'Le maschere dell'anima', in cui si serve di figure del mito greco per dire il tremendo e il sublime divino, per cui non trovava parole nel discorso sacro cristiano. Ma anche la sua amara delusione, quale è espressa nei 'Canti barbari', quando comprese che la conoscenza del dio non lo aveva reso più perfetto, ma solo spogliato dell'umano.
Storie rubate. Un commovente racconto sulle false adozioni nella Spagna del ventesimo secolo
Enrique J. Vila Torres
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 320
1910. L'emancipazione della dissonanza
Thomas Harrison
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 319
Il 1910 non è un anno come gli altri per il mondo occidentale. Manca meno di un quinquennio allo scoppio della prima guerra mondiale e l'apparizione nei cieli d'Europa della cometa di Halley sembra preannunciare la tragedia che decreterà la crisi di un'intera cultura. In quegli anni arte, filosofia, musica e letteratura rivelano con nuova crudezza le ossessioni e le paure dell'uomo contemporaneo, di cui Thomas Harrison mostra la traumatica gestazione attraverso le vicende esemplari di intellettuali e artisti come Kandinsky, Schiele, Kokoschka, Lukàcs, Rilke e Schönberg. Spostandosi tra Germania, Italia e impero asburgico, l'autore si sofferma sulla complessa figura di Carlo Michelstaedter, poeta, pittore e filosofo di Gorizia che si toglie la vita proprio nel 1910, a soli ventitré anni. La tesi di laurea "La persuasione e la rettorica", lascito filosofico cui il saggio rivolge particolare attenzione, fu terminata il giorno stesso del suicidio e costituisce un'emblematica dichiarazione di morte della vecchia Europa. La percezione di una metafisica conflittuale e l'ossessione universale per la malattia e la morte, la ricerca di un'espressione autentica dell'anima e il perseguimento di un'etica del sacrificio sono temi che accomunano tutti i pensatori e gli artisti del 1910: una ricerca intellettuale brutalmente messa a tacere dalla guerra ma con cui, cento anni dopo, ci troviamo ancora a dover fare i conti.
Il mito del sacrificio rigenerante
Alessandro Mariotti
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2015
pagine: 285
La retorica del bel morire in guerra è stato uno dei nodi cruciali della propaganda bellica, che ha fatto apparire la morte come atto eroico, bello, onorevole e necessario alla causa suprema che si voleva, di volta in volta, realizzare. Il suo messaggio è chiaro e inequivocabile: morire in guerra è un atto che innalza il protagonista a uno stato di elevazione spirituale che poi porta la causa perseguita dalla guerra ad avverarsi, a trovare una palingenesi che non investe solo il sacrificato ma anche la società e la civiltà di cui fa parte. Attraverso un vasto archivio di fonti filosofiche, storiche e letterarie, Alessandro Mariotti racconta i diversi livelli e le varie modalità di un mito costruito ad arte come strumento di agitazione politica per accendere l'azione violenta delle masse. Un mito che affiora subdolamente anche nelle vite agiate dell'Occidente, celandosi sotto altre forme di cui la cultura e la vita troppo spesso ignorano la presenza e l'identità.