Elliot: Lampi
Lo specchio veneziano
Aleksandr V. Cajanov
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 85
Nella Mosca dell'inizio del secolo scorso un esteta si ritrova prigioniero di uno specchio mentre il suo doppio scorrazza indisturbato per la città. Cosa si cela sotto la plumbea superficie dello specchio? Riuscirà Aleksej a ritrovare la propria ombra? Pubblicata nel 1922 insieme ad altri quattro racconti ispirati a Hoffmann, questa novella romantica inedita di Aleksandr Cajanov, "uno scienziato con l'animo di un poeta" a cui Bulgakov si ispirò per "Il Maestro e Margherita", non è solo una raffinata rivisitazione del tema dello specchio e un divetissement letterarrio con cui l'autore si ricollega alla tradizione del fantastico russo dell'Ottocento, ma anche una calata agli inferi del proprio io più recondito. Nel raccontare le avventure dell'uomo di vetro che si snodano lungo un tracciato di vie e di piazze testimoni di un tempo il cui destino è già segnato, Aleksandr Cajanov ci trasmette, giocando con i miraggi e le chimere dell'estate di San Martino, l'immagine di una Mosca che sta per sparire per sempre.
Il caso Wagner
Gabriele D'Annunzio
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 63
Tra il luglio e l'agosto del 1893 sul quotidiano romano "La Tribuna" sotto il titolo "Il caso Wagner" appaiono tre articoli in cui Gabriele d'Annunzio prende le difese del grande compositore attaccato duramente da Nietzsche. Il pamphlet scritto dal filosofo contro l'amico di un tempo lo ha profondamente colpito: Wagner viene considerato l'artista decadente per eccellenza in un testo inasprito da ironie e cattiverie, dettate in realtà da una tragica passione di Nietzsche per il musicista. Nonostante le dichiarate ascendenze nietzscheane, il poeta difende con foga e convinzione la musica wagneriana - definita dal filosofo addirittura "una malattia, una nevrosi" - e affida alle colonne del giornale la sua appassionata dichiarazione d'amore per le opere di Richard Wagner, a quei tempi ancora poco conosciuto in Italia. In questi articoli traspare il particolare rapporto di Gabriele d'Annunzio con la musica, essenziale per la genesi di gran parte della sua opera letteraria.
Legami di sangue
Irène Némirovsky
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 90
La famiglia Demestre si riunisce ogni domenica a casa della vecchia madre Anna. Anche stavolta intorno alla tavola apparecchiata siedono Alain, Augustin, Albert con le loro moglie i figli, e Manette, ancora senza marito. Tutti sono impegnati a celare le preoccupazioni e i sentimenti che li animano, ma è impossibile non percepire l'atmosfera di freddezza, disprezzo, ipocrisia e invidia provocata dalla decisione di Alain di sacrificare il suo matrimonio per seguire l'amante in Malesia. I fratelli sono contrari e le loro reazioni mostrano quanto tra loro non ci sia una vera unione, né comprensione, né amore: nessuno vuole aiutarlo, nessuno vuole farsi carico delle conseguenze di una simile decisione e l'essere fratelli sembra essere più un peso che un valore. Sarà la prospettiva della morte a dare un senso al legame di sangue e a unire, volenti o nolenti, questi "stranieri" tra loro.
Alla casa del «Gatto che giocava a palla»
Honoré de Balzac
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 127
critto nel 1829, "Alla casa del 'Gatto che gioca a palla'" è unanimemente considerato uno dei capolavori giovanili di Balzac, da annoverare senz'altro fra i racconti più riusciti della "Commedia umana". Il titolo ricorda l'insegna di una vecchissima azienda commerciale nella Parigi del Primo Impero. È la storia dell'amore "impossibile" tra la giovanissima Augustine, figlia dell'austero e gretto commerciante Guillaume, e Théodore de Sommervieux, giovane pittore dal brillante e focoso ingegno; un amore che, pur riuscendo ad approdare al matrimonio, non riuscirà a vincere le incomprensioni generate dalla diversa estrazione sociale e dalla differente educazione. La tragica vicenda è tratteggiata dal giovane Balzac con stile vigoroso, la chiaroveggenza psicologica, il vivo colorito e l'energia del tratto che lo porteranno al successo. Celebre la splendida, minuziosa e suggestiva descrizione iniziale della bottega e della casa del vecchio Guillaume, degna delle migliori pagine di "Eugénie Grandet" e "Papà Goriot".
Grande enciclopedia del quasi niente
Pascal Ory
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 96
Davanti alle cose ci sono le parole e dietro alcune di esse non c'è granché, ma è questo che le rende importanti. Grazie alle parole, infatti, distinguiamo un uomo da una scimmia, da una vongola o da un neonato in carrozzina. Pascal Ory, professore di Storia contemporanea alla Sorbona e firma storica del settimanale francese Lire, esplora un ventaglio di termini che racchiudono altrettanti "territori che confinano con il nulla", ed ecco che luoghi, vocaboli, personaggi dell'antichità escono dall'oblio e brillano come altrettante perle di cultura, accompagnati da una buona dose di humour e di nostalgia, in una passeggiata ai margini della storia e della nostra memoria.
Vermeer. Pazienza e sogno della luce
Sylvie Germain
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2012
pagine: 58
Secondo Sylvie Germain, Vermeer è il vero iniziatore della pittura borghese. I suoi quadri, pur essendo debitori del Rinascimento e della storia del suo paese, o forse proprio per questo, non intendono narrare nulla. Egli mostra, presenta, riflette. E i suoi ritratti non sono veri ritratti. Ci presentano uomini e soprattutto donne senza storia e senza nome. La specificità della sua pittura è d'essere fatta di luce, una luce che ha come obiettivo rendere visibile l'invisibile, rendere presente l'assenza. Perché è la luce che, venendo da altrove, fa irruzione nel mondo chiuso delle dimore, esalta la materia dei volti, delle figure, degli oggetti ma, soprattutto, diviene, nello stesso tempo, messaggera di questo altrove, messaggera d'infinito. In questa prospettiva, la scrittrice francese analizza alcuni celebri dipinti del maestro di Delfi, grande discepolo della luce, fonte inesauribile di ispirazione.
La sinfonia di Parigi e altri racconti
Irène Némirovsky
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2012
pagine: 96
Agli inizi degli anni Trenta, Irene Némirovsky accantonò per un paio d'anni la scrittura di romanzi, per "subire" la fascinazione positiva e feconda da parte del cinema. Assidua frequentatrice delle sale cinematografiche, entusiasta per l'avvento del sonoro, l'autrice intuì nella settima arte, con sensibilità quasi profetica, una straordinaria risorsa per la scrittura, una fonte di suggerimenti e spunti anche tecnici, in grado di ampliarne le possibilità espressive. Fu così che nel 1931 nacquero le tre storie d'amore, "La sinfonia di Parigi", "Natale" e "Carnevale di Nizza", qui tradotte e pubblicate per la prima volta in Italia, con la speranza che potessero un giorno essere trasposte sul grande schermo. Del resto, per la scrittrice francese l'incontro con il cinema era già avvenuto con la realizzazione del film David Golder, per il quale il regista Julien Duvivier dichiarò di non aver avuto bisogno di aggiungere scene o modificare i dialoghi tratti dal romanzo omonimo, tanto la scrittura della Némirovsky si armonizzava perfettamente al ritmo e alle tecniche narrative cinematografiche. Nessuna di queste storie diventò mai un film, ponendo così fine alle sue speranze di poter lavorare come sceneggiatrice. Eppure, il tentativo non fu vano e la lettura di queste tre brevi opere potrà meglio farci comprendere quanto l'amore per il cinema abbia influenzato lo stile dell'autrice di "Suite francese".
Marlene Dietrich. Un ritratto
Franz Hessel
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2012
pagine: 56
"Che interpreti una dama o una prostituta, una conquistatrice o una vittima, Marlene Dietrich incarna sempre un sogno universale". Così Franz Hessel rivela al lettore la sua totale ammirazione verso la Dietrich, che ebbe occasione di incontrare a Berlino nel 1931, quando l'attrice era tornata nella sua città dopo i primi successi a Hollywood. Nelle pagine di questo breve ritratto, inedito in Italia, Hessel riesce a restituire un'immagine valida allora come oggi, cogliendone con acume e lungimiranza le caratteristiche che i ruoli e i film successivi avrebbero poi confermato. Nella prosa di cui è maestro, l'autore guarda l'attrice con occhi affascinati e sedotti, a volte teneramente ingenui. Nello charme che l'ha resa celebre, Hessel sa riconoscere con intelligente sensibilità non tanto i tratti della vamp ma la bellezza e la levatura dell'artista. Infine, a chiusura di questo breve omaggio, l'intellettuale ammirato rivela l'incontro personale, e descrive non più la diva ma la donna e la madre cui ha fatto visita a Berlino. A vent'anni dalla morte dell'attrice tedesca, il lettore non tarderà a trovare tra le righe di questo libro, assieme al sorriso ammiccante della Lola Lola del'Angelo cimurro, lo spirito di un'intera epoca, che sperimenta la crescita del mondo patinato del cinema mentre si prepara, ignara e sognante, agli anni più difficili e cupi del Novecento.