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Eum - Centro Edizioni Università di Macerata: Biblioteca giornale storia costituzionale

Dispotismo democratico e autocoscienza della rivoluzione. Percorsi di ricerca

Dispotismo democratico e autocoscienza della rivoluzione. Percorsi di ricerca

Gabriele Magrin

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2025

pagine: 158

Il pensiero democratico sorto con la Rivoluzione francese non ha saputo erigere argini adeguati alle derive autoritarie ma, contrariamente a quanto si è creduto, mise a fuoco precocemente i rischi del dispotismo democratico, senza attendere gli sviluppi del pensiero liberale. In particolare, tra Prima e Seconda Repubblica, fu il periodico riemergere in Francia del mito della democrazia diretta a suscitare in alcuni pensatori di parte democratica un radicale rifiuto delle derive plebiscitarie innescate dagli appelli al popolo e a produrre articolate strategie politico-costituzionali per disinnescarle. Da Rousseau ai Giacobini, da Babeuf ai teorici della législation directe, la cultura "direttista" assume volti diversi, ma trova in critici come Condorcet, Blanc e Proudhon confutazioni e controanalisi che configurano risposte tipicamente democratiche al problema del dispotismo delle maggioranze.
16,00

Gli eroici anni trenta de «La giustizia penale». Lettere di Gennaro Escobedo a Giulio Andrea Belloni (1931-1941)

Gli eroici anni trenta de «La giustizia penale». Lettere di Gennaro Escobedo a Giulio Andrea Belloni (1931-1941)

Francesco Migliorino

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2022

pagine: 133

Questo libro inizia dalla fine, il 10 giugno 1940. Nel piano terreno del villino romano di Gennaro Escobedo si erano radunati assistenti di studio e redattori della rivista. Alla radio la voce di Mussolini annunciava l'ingresso in guerra dell'Italia. Insieme ai suoi presagi di distruzione e di morte, quel giorno segnava il crepuscolo dell'eroica stagione avviata dieci anni prima con la fondazione della parte più innovativa della rivista, i Presupposti del diritto e della procedura penale. Grazie allo scandaglio di un inedito epistolario, si ricostruiscono in queste pagine le fortune di quell'avvincente esperienza editoriale, frutto del sodalizio, intellettuale e umano, tra un avvocato-direttore e un criminologo-redattore. La rivista è «La Giustizia Penale», Gennaro Escobedo e Giulio Andrea Belloni furono gli artefici, nei febbrili anni trenta, di un originale laboratorio per le scienze criminali. Un fervido "banco di lavoro" che produsse un vivacissimo lavoro redazionale e una fitta rete di solidarietà scientifiche fra Italia, Spagna, Francia, Germania, Brasile e Argentina. Sullo sfondo, il brusio della routine quotidiana, con le sue necessità e le sue urgenze, tra bozze da correggere e fascicoli da impaginare.
14,00

Senato segreto

Senato segreto

Romano Ferrari Zumbini, Giulio Stolfi, Lorenzo Carnimeo

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2021

pagine: 280

È acclarato il tramonto delle ideologie. Eppure, sopravvive in tanti settori una eredità ideologica, un atteggiamento dogmatico, basato sul framing, sulla volontà di far emergere valutazioni preconcette indipendentemente dalla (banale) realtà evidente dei fatti. La chiave metodologica di questo libro si sintetizza nel fact checking, che porta a risultati difformi da certa dogmatica storiografica, indulgente verso schemi preventivi. Il libro presenta un apparato critico di indubbio rigore nel ricostruire- attraverso resoconti parlamentari (da sempre pubblici, ma non sempre letti), documenti d'archivio, lettere, note redatte in fretta a margine di una seduta - il ruolo del Senato del Regno dalla Torino sabauda del 1848 alla Roma occupata del 1943. Si svela una traiettoria istituzionale inattesa. Dal de-framing emerge un Senato tutt'altro che marginale, capace invece di concretizzare una forte stanza di compensazione del sistema e di svolgere una forte interlocuzione con la realtà sociale. Un Senato molto più importante di quanto si sia voluto pigramente sostenere nel corso del tempo.
14,00

Il governo rappresentativo. Cultura politica, sfera pubblica e diritto costituzionale nell'Italia del XIX secolo

Il governo rappresentativo. Cultura politica, sfera pubblica e diritto costituzionale nell'Italia del XIX secolo

Giuseppe Mecca

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2021

pagine: 240

La storia del governo rappresentativo è la narrazione di una strategia comunicativa e di come questo concetto sia il prodotto dell’autoaffermazione delle élite liberali italiane. Il concetto storico di governo rappresentativo è uno "spazio" aperto alla dimensione dinamica della circolazione di idee, saperi, norme e pratiche. Assumere come oggetto d’osservazione la categoria del governo rappresentativo, accompagnata dalla sua complessa e ambigua rete concettuale, ha significato entrare nell’officina della prassi costituzionale italiana, ripercorrere le idee che hanno portato alla sua formazione e cogliere il consolidamento della prima dottrina costituzionale.
16,00

La critica imprevista. Politica, teologia e patriarcato in Mary Astell

La critica imprevista. Politica, teologia e patriarcato in Mary Astell

Eleonora Cappuccilli

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2021

pagine: 263

Difendere l'assolutismo e la libertà delle donne allo stesso tempo: questa è l'ambizione di Mary Astell. Ben prima della nascita del femminismo, Astell, pensatrice politica originale e innovativa, critica l'individualismo proto-liberale e patriarcale mentre sostiene l'unione di Stato e Chiesa nella figura della regina come risposta al disordine delle Rivoluzioni inglesi. Affermando una radicale eguaglianza degli individui, disuniti e soli davanti a Dio e al sovrano, Astell ripensa l'incontro tra politica e teologia di fronte al consolidarsi di un nuovo ordine costituzionale. Nel farlo, si confronta tanto con i grandi pensatori del Seicento – Hobbes, Locke, Shaftesbury – quanto con le donne e gli uomini che delle Rivoluzioni sono stati i protagonisti. "La critica imprevista" è un nuovo e inaspettato capitolo della storia costituzionale inglese.
16,00

Introduzione alla storia del diritto pubblico in Germania (XVI-XXI sec.)

Introduzione alla storia del diritto pubblico in Germania (XVI-XXI sec.)

Michael Stolleis

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2019

pagine: 234

Il volume offre una panoramica al contempo sintetica e completa sulla storia del diritto pubblico in Germania, vista come lungo processo di formazione di un complesso universo culturale e di un "linguaggio" giuridico moderno proprio delle istituzioni pubbliche. L'opera, incentrata sullo studio del diritto costituzionale, amministrativo e, in parte, internazionale, non si limita a gettare uno sguardo sul passato, ma apre nuove prospettive di riflessione sul futuro stesso del diritto pubblico rispetto al "valore della costituzione" e ai fenomeni legati alla globalizzazione. Un libro sul diritto pubblico tedesco che affronta temi, concetti, autori, problemi fondamentali anche per un lettore italiano, alla luce di una più ampia visione storica e comparativa.
16,00

Emmanuel Sieyes. Le idee, le istituzioni

Emmanuel Sieyes. Le idee, le istituzioni

Paolo Colombo

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2016

pagine: 142

Emmanuel Sieyes è una figura gigantesca nell'avvio della storia costituzionale. Grande teorico dell'elaborazione istituzionale rivoluzionaria francese, è anche uomo politico fondamentale di tutto quel decisivo decennio (1789-1799). Eppure, per molto tempo è stato trascurato. In effetti, non ha lasciato tracce documentarie proporzionate alla sua centralità. Meno rilevante, Antoine Boulay gioca comunque un ruolo di rilievo nella fase finale della Révolution. E lascia un testo preziosissimo: dopo il colpo di Stato del 1799 si fa dettare da Sieyes le idee sulla nuova costituzione e aggiunge appunti sulle vicende che porteranno Bonaparte a concentrare, di fatto, tutto il potere su di sé. Il suo scritto è qui tradotto per la prima volta in Italia e rappresenta un documento storico di straordinaria importanza. Un ampio saggio di Paolo Colombo ripercorre snodi essenziali del pensiero e dell'azione di Sieyes, vera e propria "chiave della rivoluzione".
12,00

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