Fallone Editore: Gli specchi mercuriali
Dove gli occhi si fermano
Filippo Chiello
Libro: Libro rilegato
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2024
pagine: 400
Un romanzo visionario, in grado di creare senso di straniamento nel lettore, in cui non mancano elementi comici, come pure la capacità di leggere lucidamente il mondo contemporaneo. Dove gli occhi si fermano di Filippo Chiello è ambientato in una città futuribile e alienante, in cui il virtuale ha soppiantato il reale e i cittadini hanno rinunciato alla libertà in cambio della sicurezza e della protezione dello Stato, che li ricompensa con una vita facile e agiata. In questo scenario apocalittico, tra microchip impiantati e medicalizzazione ossessiva, si incontrano Orlando e Ulisse: il primo ribelle e politicamente scorretto, un reietto ai margini della società, sogna di ritrovare Clelia, l’unica donna che l’abbia capito; il secondo docile e idealista, disposto ad accettare ogni condizione pur di poter essere felice con la sua Futura, capirà a sue spese il grande inganno. Stritolati da dinamiche sociali e politiche sempre più opprimenti, si dibattono in dilemmi esistenziali che ne fanno emergere la loro profonda umanità. Si aggrappano all’amore, al sesso, alla solidarietà per ritrovare quell’orizzonte di senso che, a causa delle loro scelte o perché obbligati, hanno smarrito.
Un'antimateria
Riccardo Fiore
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2024
pagine: 384
Sarebbe già complicato così, barcamenarsi con una sola coscienza, spesso rasentando lo squilibrio, ma proporsi di gestirne addirittura due, la propria e quella della persona con cui ci s’appariglia, è un’impresa ai limiti della temerarietà, opera destinata a essere greve e buffa, un acciabattamento sull’orlo dello scivolone. Sono queste prodezze incongrue allo stupidimento (frainteso per finezza d’intelletto singolare), all’indolenza morale, all’impenitente egocentrismo oltreché alla fiacchezza di membra. Ai consorti Nunzio Coppolone e Gilberta Arbizzola spetta e tocca l’azzardo di far combaciare le proprie tessere; tentativi tanto imperfetti quanto necessari, una sfida alla quale non si è mai del tutto attrezzati. Ecco le biografie che attraversano la Storia e la Storia che diviene poca cosa o cosa da poco di fronte all’epos dell’uomo. Col suo secondo romanzo Riccardo Fiore riconferma una prosa complessa e articolata, infarcita di ironia pungente e sottile comicità, offrendo al lettore un connubio perfetto tra stile, narrazione e sovrasignificazione simbolizzata.
Eliodoro
Mario Fresa
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2022
pagine: 160
Eliodoro di Mario Fresa è romanzo che sta sul crinale tra il sacrificio e il comico, contemporaneamente postmoderno e antimoderno, riassume la putrefazione del linguaggio e la necessità dello stesso di erigersi a totem significativo, in un gioco di specchi il cui filo narrativo si imbastisce attorno al dialogo del protagonista con il suo analista, al quale affida la sua vita sotto forma di confessione, facendo convergere e confondendo reminiscenze d’infanzia, assilli erotici, desideri polimorfi e tutto ciò che di contraddittorio può contenere la natura umana. Ne scaturisce una commedia buffa, che molto concede al grottesco, allorché gli abissi psichici sembrano avere evidenza di realtà e la realtà medesima sembra sciogliersi nella bruma del probabile, narrata con uno stile altissimo, onirico e visionario. Colpisce, infatti, la capacità di Fresa di generare visioni sovrapposte e concatenate, perfettamente armonizzate, in un doppio del protagonista perennemente in cerca di coincidenza con se stesso, in bilico tra la caduta e il salto, tra la follia e la genialità, tra il rito stregonico e l’atto magico.
Voce del verbo essere
Riccardo Fiore
Libro
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2021
pagine: 1040
'Voce del verbo essere' è un romanzo-mondo, diviso in nove parti, in cui si dispiegano le gesta semieroiche e semicomiche di Renato Caffarelli, che si trova a combattere luoghi comuni e nozioni banali, prima di riconoscere il suo stato di esistenza, che è comunque volgare, umano e mortale. Dotato di una sacralità tutta umana e di una nozione titanica, voce del verbo essere, eccelso nelle sue parti stilistiche e vicino alla più alta letteratura italiana (Bufalino, Manganelli, un Landolfi epico, D'Arrigo), vuole riaffermare il primato dell'Io contro un super Io non freudiano: una biografia che non si manifesta in senso lineare, che si fa per contrazioni ed esplosioni, a indicare accettazione della propria vita e luogo disponibile di un'esecuzione. Sullo sfondo i cambiamenti e le contraddizioni italiane dagli anni Settanta fino ai Duemila, filtrati dal ricordo di Renato Caffarelli, un uomo comune alla ricerca dell'amore radicale, colui che più di tutti ha amato ma si è ribellato agli dèi, perdendosi in una nozione materialistica dell'esistenza, tra libertinaggio e ossessione monogamica, tra erotomania e consumo di droghe, come massima opposizione possibile allo stato mortale.
Cabala d'un amore perduto
Eros Damasco
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2020
pagine: 272
Ambientato tra i vicoli napoletani del Seicento e le megalopoli americane di un’epoca futuribile, "Cabala d’un amore perduto" di Eros Damasco si presenta come un thriller fantasy, arricchito da un connubio tra elementi stilistici classici e postmoderni. Un romanzo, diviso in tre parti, nel quale il rapporto tra eroe e antieroe viene completamente ribaltato, a favore di una visione sulle zone in penombra della morale e della memoria, sull’artificio della felicità e sulla fatalità a cui conduce barattare l’amore col potere.Un romanzo nel quale la dimensione temporale viene boicottata in favore di una linea spaziale, arcaica quanto ipertecnologica, mediante la quale si sviluppa una riflessione sul dolore per la perdita come stato ontologico dell’uomo, in un tempo sospeso senza dèi, senza Dio.
Drammaturgia degli invissuti
Giuseppe Cristaldi, Oliviero Malaspina
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2019
pagine: 112
Sullo sfondo di un continuo quanto pacifico duello tra Nord e Sud che, più che luoghi, sono stati d’Essere, si consuma il dolore di un’umanità relegata ai margini dell’esistenza; un mosaico di storie che si amalgamano sino ad assumere un’unica fisionomia, un unico volto, un unico serafico ghigno: quello stesso ghigno che s’impossessa di un malato terminale di tumore causato dall’amianto, di un suicida nell’istante in cui si lascia cadere nel vuoto, di un poliziotto morto in servizio senza ragioni sensate che non siano quelle di Stato, di un giovane posseduto dallo spettro della droga, di una figlia venduta per pochi denari. "Drammaturgia degli invissuti" è un cantico sull'impossibilità del vivere, sviluppato in XVIII sezioni, ognuna delle quali composta da due testi: uno di Malaspina, contraddistinto dal carattere in corsivo, e a seguire uno di Cristaldi. Gli autori danno voce a chi non ne ha, arrivando fino al centro delle cose, nel fegato degli accadimenti, attraverso una scrittura civile e asciutta, senza ridondanza né eufemizzazione. "Drammaturgia degli invissuti" si infila con la crudeltà di una spina nel fianco del lettore.
Prosimetro della consuetudine
Vincenzo Gambardella
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2023
pagine: 80
"Prosimetro della consuetudine" è uno squarcio narrativo sulla linea retta del tempo ordinario, un racconto franto tra prosa e versi che si ricompone nel vicolo di un incontro improbabile tra la voce narrante e un cieco. Un incontro che trova come punto di congiuntura lo psicanalista di entrambi e che darà fiato a due solitudini molto diverse eppure radicalmente uguali: i protagonisti, guardandosi con occhi interiori, si scambiano i ruoli fino a superarli, in una sorta di trasfigurazione salvifica che interviene proprio quando tutto sembra perduto. Nella narrazione, che assume le forme del flusso di coscienza, si mescolano ossessioni, amori impossibili, tensioni verso la fuga, perdite, nevrosi e poi la morte che irrompe implacabilmente a spezzare la sequenza del tempo quotidiano. La scrittura di Vincenzo Gambardella si insinua nelle pieghe di destini che appaiono già definiti, nella scansione dei passaggi ordinari, delle strade abituali, incidendo con lama affilata la carne viva di chi ha saputo amare e delineando con precisione millimetrica lo spazio dell’aver amato.