Franco Angeli: Economia - Monografie

L'anno 1997 rimarrà nella storia della finanza italiana come l'anno in cui il Paese ha raggiunto l'obietivo del contenimento al di sotto del 3% del rapporto fra indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e PIL. Questo ha consentito alla finanza pubblica italiana di rispondere a uno dei requisiti più importanti fra quelli posti dall'Unione Europea per la partecipazione al sistema della moneta unica.

Perché negli Stati Uniti e in Giappone la produzione cresce più rapidamente che in Europa? Perché il tasso di disoccupazione in Europa è più che doppio di quello degli Stati Uniti e quasi quattro volte quello del Giappone? In che misura le politiche di bilancio restrittive perseguite in Europa in vista dell'unione monetaria sono le responsabili di questa situazione? Per la spiegazione della persistente disoccupazione in Europa si fa solitamente ricorso a una pluralità di teorie. Altre questioni importanti sono costituite dal livello territoriale dello sviluppo e dell'occupazione. Il divario esistente tra paesi si riscontra nuovamente anche tra le diverse regioni dello stesso paese e dà luogo a forme di dualismo difficili da rimuovere.

Negli ultimi 20 anni in Italia si è verificata una serie di condizioni del tutto contrarie allo sviluppo industriale. In queste condizioni l'Italia è diventata il quinto paese industriale. Questa contraddizione suscita un enorme interesse in tutto il mondo e ci si domanda se l'esperienza del "modello italiano" delle sue piccole imprese possa essere un esempio per molti paesi che iniziano ora un nuovo percorso di sviluppo industriale.