Franco Angeli: Gli sguardi
Sonno, sogni e patologie autoimmuni. Dialogo tra teoria del campo analitico e medicina sistemica
Ivano Frattini, Marco Valentini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 162
Nel sogno – paragonabile a un apparato digerente sempre attivo – si incontrano corpo e mente; è un'attività necessaria, che si svolge sia nel sonno che nella veglia ed è il veicolo per fornire un significato personale alle esperienze che facciamo, al fine di ampliare il nostro inconscio. Attraverso il sogno ci si può accostare a quelle aree, chiamate da Bionprotomentali, in cui è necessario immergersi per tentare di “toccare” il corpo sofferente, dove vige uno stato indifferenziato corpo-mente. La capacità di sognare però implica in primis il dormire: la mancanza cronica di sonno o un sonno di scarsa qualità possono alterare il sistema immunitario, aumentando gli stati infiammatori e la suscettibilità alle malattie autoimmuni, proprio come l'aumento dell'infiammazione altera la qualità del sonno. La teoria e il metodo clinico bioniano e postbioniano del campo analitico, a cui si fa riferimento nel libro, tendono ad aumentare la possibilità di poter “sognare” le proprie esperienze, portando inevitabilmente a un miglioramento della qualità del sonno, con relative ricadute sul corpo. Come si evince dal testo, esiste una sorprendente analogia tra il sistema immunitario somatico e il sistema immunitario psichico, che si manifesta soprattutto nella dialettica tra me e non me: si rende necessario quindi un intervento sistematico da parte dei professionisti della cura psicologica insieme ai professionisti della cura medica per integrare psiche e soma e ripristinare quell'unità di cui l'essere umano è composto. Prefazione di Giuseppe Civitarese.
Psicoanalisi per non credenti
Giovanni Starace
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 150
Perché emergano nuove prospettive in psicoanalisi è necessario produrre uno scarto, uno “squilibrio” rispetto al sapere convenzionale: mediante un'opera di decostruzione delle pratiche e delle teorie, che entri nei discorsi più “scontati” e sedimentati, sarà possibile inoltrarsi in ambiti poco praticati dalla clinica e dalla teoria psicoanalitica. È ciò che propone questo libro che, con disincanto, cerca di svelare cosa si muove veramente in quel luogo oscuro e largamente incompreso della stanza di analisi. L'autore ripercorre la sua esperienza nel rapporto con i pazienti e con le loro complesse personalità. Analizza i cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni sia negli assetti psicopatologici sia nelle mutate dinamiche culturali e sociali. Mantiene costantemente un contatto vivo con l'esperienza soggettiva del paziente e con quella del terapeuta, ripercorrendo la sua formazione e dedicando una particolare attenzione agli aspetti salienti della professione e ai riverberi che hanno sulla sua persona. Un racconto vero, non filtrato da teoremi e tecnicismi, mette in luce un mondo nascosto che resta vivo perché, nella sua autonomia, è alimentato costantemente da una relazione importante e profonda.
Menti che si svelano. Caratteristiche e funzioni della self-disclosure dell'analista
Giuseppe Craparo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 180
È utile per il paziente che l'analista sveli aspetti della propria vita, i propri pensieri, sentimenti, motivazioni, fantasie, sogni, aspettative? In psicoanalisi, attorno alla self-disclosure dell'analista c'è ancora oggi un vivace dibattito fra chi è apertamente contrario e chi a favore. A queste due posizioni se ne aggiunge una terza più cauta: quella di coloro che, pur riconoscendo l'utilità dell'autosvelamento, consigliano di farlo quando necessario. Coloro che aderiscono ad una visione dell'analisi centrata sull'idea della frustrazione, descrivono la self-disclosure come un atto che priva l'analista della sua funzione terapeutica, limitando significativamente l'efficacia del trattamento. All'opposto si collocano coloro che considerano necessario che l'analista giochi "a carte scoperte", affinché la relazione analitica sia un'esperienza umana e affettiva con effetti positivi sul processo di guarigione. Tra questi due estremi si collocano coloro che sostengono che quando l'autosvelarsi o il non farlo, da parte dell'analista, diventa una posizione analitica fissa e non modulata c'è il rischio che si crei un'atmosfera insicura dal punto di vista relazionale e affettivo; per questo motivo l'analista dovrebbe valutare responsabilmente, volta per volta, la necessità di un proprio autosvelamento. Intrecciando riflessioni generali sulla relazione analitica con quelle specifiche sulle caratteristiche e le funzioni della self-disclosure dell'analista, il volume si rivolge ad analisti, psicoterapeuti e a tutti coloro che sono interessati a comprendere le dinamiche che intercorrono nella relazione di cura.
Dispiegando margini. Nei dintorni di D.W. Winnicott. E oltre
Paolo Fabozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 228
Il margine è al contempo qualcosa che separa e che unisce, che distanzia e che avvicina. Winnicott ha trasformato in uno spazio la linea che divide il mondo interno dal mondo esterno. Più precisamente, l'ha trasformata non solo in uno spazio esteso, bensì in uno spazio il cui destino, se le cose vanno bene, è quello di non esserci. Uno spazio potenziale, dunque, che rivoluziona sia la concezione binaria del pensiero occidentale, sia il modo di concepire il passaggio e l'oscillazione dagli stati di fusionalità a quelli di separatezza. Sono numerosi i confini che Winnicott ha portato alla nostra attenzione clinica. Confini o margini da continuare ad esplorare per evitare il rischio di trasformare le teorie esistenti in qualcosa di sclerotizzato e privo di vita. D'altronde, una delle "visioni" più amate da Winnicott per render conto delle proprie intuizioni era il paradosso, visione che ci colloca sulla fune dell'equilibrista e ci espone ad una condizione di confine, nella quale il pendere da una parte rischia di farci perdere la presenza dell'altra, sopprimendo le numerose articolazioni dell'esperienza. "Dispiegando margini" ha come meta l'ampliamento della nostra comprensione clinica e teorica, ed è il risultato del modo in cui il lavoro clinico ha portato l'Autore a dialogare in modo personale con i testi winnicottiani con l'obiettivo di avviare una duplice espansione. Da un lato, la comprensione di quei fenomeni che hanno creato tensioni sulla sua esperienza clinica, le sue teorie e la sua tecnica; e, dall'altro lato, il tentativo di cogliere ciò che del pensiero di Winnicott è ancora embrionale, per provare a svilupparlo. La complessità delle concezioni delplaying e dell'uso di un oggetto, la teoria del narcisismo e la sua relazione con la distruttività, la genesi dell'interpretazione e il ruolo della soggettività, l'identificazione di una nuova forma di controtransfert, alcune manifestazioni cliniche dell'inconscio non rimosso, sono le tematiche esplorate in questo volume.
Settant'anni tra psicoanalisi e dintorni. Dialoghi e interviste
Pier Francesco Galli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 186
Questo libro raccoglie alcune delle interviste - nove in tutto - fatte a Pier Francesco Galli nel corso degli ultimi decenni. La prima intervista è la trascrizione di una lunga conversazione con il regista Francesco Merini, in preparazione del film I settant'anni di un maestro, che fu prodotto da alcuni amici stretti e regalato a Pier Francesco Galli nel 2001 per il suo settantesimo compleanno; vent'anni dopo fu poi pubblicata in un libriccino intitolato Un'intervista, donato da Alberto Merini, Francesco Merini, Irene Galli, Marianna Bolko e Paolo Migone a Pier Francesco Galli il 9 novembre 2021 in occasione del suo novantesimo compleanno. Le altre otto interviste, pubblicate in ordine cronologico, vanno dai primi anni 1980 al 2022. I colleghi che hanno condotto le interviste sono, rispettivamente, Carlo Viganò, Anna Grazia, Giovanni Jervis, Giovanna Gallio, Ettore Perrella, Federica Burattini, Franco Merlini & Luciana La Stella, e il Comitato direttivo della rivista Plexus (Ugo Corino, Giovanni Di Stefano, Gabriele Profita e Giuseppe Ruvolo). Come scrive nell'introduzione Paolo Migone, che ha curato il libro, nel complesso queste interviste rendono bene l'idea del percorso culturale di Pier Francesco Galli e riguardano settant'anni di vita professionale, anzi, potremmo dire, novant'anni di vita. È praticamente un auto da fé, in cui l'Autore "si confessa" pubblicamente e racconta quale è stato il senso della sua vita, il motore che l'ha spinto in tutti questi anni, le principali motivazioni e gli interessi che ha avuto: la psicoanalisi, la formazione in psicoterapia e in psichiatria, la crisi della psichiatria, la supervisione nei Servizi di salute mentale, etc.
Tempo e inconscio. Inattualità e creatività in Wilfred R. Bion
Goriano Rugi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 234
Il pensiero di Bion è scomodo, irritante, inattuale, in tempi in cui prevalgono l’anestesia e il pensiero di massa; in cui è prassi usuale ridurre problemi emotivi e relazionali a semplici operazioni cognitive. Tempo e inconscio sono i due temi, cardinali, che il volume affronta, per evitare la gergalità bioniana e fare un confronto tra Freud e Bion.
L'unità psiche-soma nella cura psicoanalitica. La vita, la morte, il divenire
Maurizio Stangalino
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 192
Il libro propone un'affascinante e approfondita ricerca sulle origini del funzionamento dello psichico, nella sua essenza di unità psiche-soma, che si dispiega in forme di organizzazione in continuo mutamento sulla base delle interazioni con l'ambiente interno-esterno. Al centro della trattazione è posta la dimensione della relazione primaria e la ricerca di come la mente emerge dal corpo, in un'interazione strutturale mente-corpo, Io-Altro. L'ottica clinica profondamente psicoanalitica rivela quanto l'autore incroci ogni giorno nel suo ruolo terapeutico i bambini, gli adolescenti e i loro genitori, e come le sofferenze e le configurazioni psicopatologiche incontrate costituiscano lo sfondo di riferimento sempre presente nello sviluppo delle tematiche teoriche. Il suo avventurarsi negli abissi dell'inconscio, con l'intento di proseguire le ricerche nei territori del funzionamento dell'apparato psichico lasciati aperti da Freud, lo ha portato a concentrarsi sulla dialettica tra pulsione di vita e pulsione di morte. Su questa tematica viene introdotto un ampliamento di comprensione teorica e di intervento clinico, in una visione articolata del tema delle due pulsioni, descritta come una dialettica tra "attrattori", alla luce delle conoscenze fornite da discipline che negli ultimi decenni hanno esteso i loro paradigmi: la fisica del non equilibrio, con gli studi sul disordine entropico dei sistemi chiusi; la neurobiologia, che per gli esseri viventi prevede un continuo divenire interconnesso di discontinuità nella continuità; la psicoanalisi, con le espansioni post-freudiane che individuano nel contesto relazionale il terreno trasformativo della dialettica pulsionale. Il testo, scritto in modo profondo e lucido, introduce sviluppi del significato della pulsione di morte, che prevale nei sistemi viventi in cui l'isolamento e la perdita del legame portano a seguire il piano inclinato del non investimento, del decadimento, indicato con il termine "alloiosi". Una descrizione innovativa del modello unitario psiche-soma e della dimensione di equilibrio dinamico omeostatico in un ambiente relazionale continuamente in transizione.
Il legame che trasforma. Pensieri e strumenti per una psicoterapia psicoanalitica orientata all'intersoggetività
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 234
Sono i legami, i vincoli relazionali intersoggettivi a costruire, fin dall'inizio della vita, la nostra soggettività e la nostra identità. È in questa sfera esistenziale che la mente si forma e nel tempo si trasforma, assumendo caratteristiche più o meno funzionali al benessere. Il testo propone contributi che si articolano sul piano teorico e clinico con una serie di riflessioni ed esempi inerenti il lavoro psicoterapeutico che illustrano e spiegano un approccio concettuale e metodologico centrato sull'intersoggettività. Vengono affrontati i principali temi del lavoro psicoanalitico in chiave intersoggettiva: l'evoluzione dei concetti di transfert e controtransfert, il campo e il terzo analitico, il lavoro con i sogni, la centralità del qui-edora, la presenza del terapeuta, il rapporto tra psiche e soma, la valutazione diagnostica relazionale, la relazione di cura nelle istituzioni sanitarie e nelle organizzazioni di lavoro. Gli apporti teorici, supportati da casi clinici, dimostrano come le trasformazioni della soggettività e la cura delle sofferenze personali possano avvenire solo all'interno del legame intersoggettivo, a partire dalla relazione che si crea tra terapeuta e paziente: il legame che trasforma. Il testo si rivolge ai professionisti della salute mentale - psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti, medici, psichiatri, neuropsichiatri - che vogliano conoscere o approfondire i temi del lavoro psicoanalitico centrato sulla relazione intersoggettiva. È un utile apporto anche per allievi e specializzandi che si stanno formando alla psicoterapia, così come per altri professionisti della relazione di aiuto interessati ad una visione psicoanalitica contemporanea dei legami interpersonali e degli strumenti di cura
La psicoterapia psicoanalitica tra identità e cambiamento
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 192
Nella società di oggi, in rapida e continua trasformazione, ci troviamo di fronte a cambiamenti importanti nella patologia psichica e nella richiesta terapeutica, che comportano spesso, sia nell'ambito privato che pubblico, modificazioni di setting e scelte tecniche non usuali. Si impone quindi la necessità di ripensare alla prassi della psicoterapia psicoanalitica, ridefinendola in rapporto al mutato contesto, pur mantenendo però tanto il suo humus teorico originario quanto le sue finalità profondamente trasformative. Un gruppo di studio dell'Associazione Fiorentina di Psicoterapia Psicoanalitica (AFPP) ha riflettuto sullo stato dell'arte della psicoterapia psicoanalitica, interrogandosi sui parametri teorici-tecnici fondamentali, alla luce dell'evoluzione del pensiero psicoanalitico, e giungendo a proposte tecniche innovative basate su una lunga e articolata esperienza clinica. Psicoterapeuti, psicologi, medici e quanti desiderano approfondire le tematiche appena esposte trovano in questo libro un modello di psicoterapia psicoanalitica al passo con i tempi, duttile e originale, che mette al centro la relazione terapeuta-paziente vista in modo ampio in tutti i suoi aspetti comunicativi.
Analisi in-finita e orizzonte edipico
Fausta Ferraro
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 198
Duplice è la traccia tematica che questa raccolta di scritti percorre. Innanzitutto, c'è il tema dell'Edipo. L'autrice, ravvisando in alcune correnti della psicoanalisi contemporanea un orientamento concettuale teso a indebolire la centralità edipica mira, in contrappunto, a ripensarne la strutturante importanza alla luce di alcuni significativi sviluppi post-freudiani. Come ha argomentato Eugenio Gaddini, «l'Edipo è un rappresentante simbolico di tutta una serie di enigmi a cui d'altra parte dobbiamo forse tutto lo sviluppo della mente umana e in definitiva questa scienza che chiamiamo psicoanalisi, che dobbiamo agli enigmi infantili di Freud». Nell'ampliare in molteplici direzioni il concetto di triangolazione edipica, come nel discorso di Green sui processi terziari o in quello di Fornari sul valore della genitalità, si intende soprattutto rimarcare il lavoro del pensiero come lavoro della/sulla differenza, messo a così dura prova, con perturbante evidenza, nelle attuali acuzie del Disagio della civiltà. L'altra area tematica che fa da architrave all'intero volume si inscrive nel trentennale interesse dell'autrice alla fine-analisi, che viene qui rilanciato attraverso la lente osservativa con il focus sulle "ri-analisi". La postura complessiva del testo è innervata dalla impossibilità, propria dell'inconscio, di mettere la parola fine, a dispetto della intenzionalità conscia protesa su questo obbiettivo. Resta così aperta la questione della fine-analisi, marcata dal paradosso di una molteplicità indeterminabile di esiti e, al tempo stesso, dalla ineludibile esigenza teorico-clinica di darne conto, all'insegna della tensione dialettica tra finito e infinito.
Ancora il sogno, sognare ancora. Note psicoanalitiche su sogno e gruppo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 140
In questo libro si riferisce di una peculiare esperienza psicoanalitica sul sogno, svolta in gruppo. Un lavoro che, attraverso la lettura di testi onirici di pazienti anonimi e assenti, ha favorito un approfondimento dell’esperienza del sognare. Attraverso uno specifico metodo di lavoro che ha escluso le libere associazioni dei sognatori e le interpretazioni, si è costituito nel gruppo un sistema energetico/affettivo di intensa partecipazione e di sospensione delle censure e della ragion logica. Ciò ha generato una ibridazione feconda tra uno stato psichico prelogico e il pensiero logico. Una complessità dalla quale sono nate formazioni allucinatorie di nuovi simboli, di parole inusuali, di fenomeni sconosciuti, che hanno consentito, al e nel gruppo, esperienze visionarie immaginifiche dell’arcaico dimenticato e fuori dal linguaggio verbale. Forme di pensiero creativo che hanno ridotto nel gruppo la barriera tra veglia e sogno, tra i sogni dei singoli sognatori e il sogno del gruppo. Si è generata una veglia potenziata dal sogno, una ragione sognante. Questo testo, a cui hanno partecipato anche, tra gli altri, Guelfo Margherita e Lucio Russo, psicoanalisti noti per il loro impegno clinico e teorico anche con i gruppi, può interessare sia coloro che studiano e praticano la psicoanalisi nelle sue varie forme, sia lettrici e lettori che amano entrare in contatto con gli aspetti inconsci della psiche umana, di cui l’attività onirica è l’espressione più profonda
Un umorista scapigliato tra Freud e Pirandello
Rosa Romano Toscani
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 150
Potrà sembrare un paradosso, ma l'umorismo è una cosa seria. Fare ridere non è facile, anzi diremo difficile. L'umorismo ha la capacità di sorprenderci, perché ci permette di dire cose che sono difficili da dire e può avere una funzione catartica, sia nelle relazioni comuni che in quelle terapeutiche. L'umorismo, se usato al momento giusto, con la possibilità di essere accolto, può aprire aree di gioco e di divertimento. Freud ne "Il poeta e la fantasia" avvicina il bambino all'artista, che non ha dimenticato il piacere del gioco e lo ripete nell'atto creativo. Se il sogno è per Freud "la via regia dell'inconscio" cosa possiamo dire dell'umorismo che può aggirare meccanismi di difesa, quali il diniego, e arrivare a memorie affettive rimosse? L'umorismo rappresenta un meccanismo maturo, non rinnega aspetti spiacevoli della vita, ma trova strategie costruttive e sblocca situazioni spiacevoli, rendendole accettabili. Papa Francesco ha detto che "l'attitudine umana più vicina alla grazia di Dio è l'umorismo", e dalle Beatitudini ricaviamo un ossimoro "Beati voi che ora piangete perché riderete". Umoristico potrebbe anche sembrare quello di occuparci dell'umorismo teorizzato da Freud, i cui libri sono tra i più letti nel mondo e da Pirandello, premio Nobel per la letteratura nel 1934, con Alberto Cantoni considerato tra gli scrittori minori della Scapigliatura milanese. Proprio questo connubio appare di per sé umoristico, se un libro di Cantoni, "Un re umorista", non avesse attratto la nostra curiosità e quella di Pirandello, suo grande estimatore. Se l'umorismo rappresenta la rottura di schemi tradizionali, forse interessarsi di Cantoni si colloca sulla stessa linea trasgressiva e irriverente o, se vogliamo dire "scapigliata", come in fondo, a suo modo, lo era lo scrittore mantovano.