Franco Angeli: Storia urbana
Integrazione politica e società nella Manciuria coloniale
Filippo Dornetti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 130
L'Associazione della Concordia fu l'unica organizzazione politica ammessa dal regime fantoccio del Manchukuo (1932-1945). Essa si proponeva di coordinare la coesistenza pacifica tra i colonizzatori e i popoli colonizzati presenti nel territorio mancese, principio cardine del nuovo "stato". Di fatto fu lo strumento nelle mani dell'autorità coloniale nipponica per la costruzione di una comunità politica multietnica sul suolo mancese, primo esperimento del panasiatismo dell'Impero giapponese. Il volume approfondisce il caso della contea di Fushun per analizzare il processo di diffusione dell'Associazione dalle città agli insediamenti rurali. Questo territorio, in gran parte rurale, comprendeva l'omonima città-azienda, il maggiore centro di produzione carbonifera mancese, sede di una numerosa comunità colonica giapponese. La prospettiva locale adottata da questo saggio mette in luce una società attraversata da diverse linee di conflitto, solo in parte spiegabili in termini coloniali. La comparazione del "caso Fushun" con altri territori fa emergere i meccanismi di penetrazione dell'Associazione nella complessa società mancese: in particolare il ruolo di mediatori tra l'Associazione e la popolazione locale svolto dalle élite tradizionali di villaggio.
Città di fondazione. Comunità politiche e storia sociale
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
Partendo dall’idea che il modello di città ideale, storicamente sedimentato e dunque osservabile nella sua lunga durata, possa essere ancora oggi valido, il volume presenta i risultati di alcune ricerche condotte nell’ambito dell’Osservatorio internazionale geopolitico sulle città di fondazione, istituito nel 2015 a Sabaudia allo scopo di creare una rete di studiosi interessati ad approfondire le cause della nascita e del fallimento delle comunità politiche in una prospettiva diacronica e policentrica di global history. La storiografia contemporanea ha riservato al tema della «fondazione di città» un’attenzione prevalentemente tesa a smascherare il richiamo alla dimensione identitaria come mero strumento ideologico. Diversamente, in questa sede, si avanza una proposta di lettura che rileva ed enfatizza l’efficacia simbolica e concreta delle fondazioni urbane nel processo di costruzione di identità collettive prima e di democrazie nazionali poi.
La maremma settentrionale 1738-1970. Storia di un territorio
Lando Bortolotti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 378
Nelle aree di antico insediamento, e particolarmente nei paesi mediterranei abitati da decine di secoli, il paesaggio conserva ben poco di naturale. Quello che oggi vediamo è il prodotto di lunghe vicende storiche. L’organizzazione umana del territorio, scandita nelle linee fondamentali da grandi infrastrutture, dal modello di distribuzione degli insediamenti, dal sistema dei coltivi e degli incolti e da elementi meno materializzabili, ma altrettanto vincolanti quali sono i confini politico-amministrativi, è oggi in evoluzione sempre più veloce, in un movimento che è iniziato intorno alla metà del 1700 e che ha trasformato in modo del tutto particolare le aree costiere e di pianura, una volta malariche e deserte. Questo saggio intende proporre, sulla scorta del caso concreto della Maremma settentrionale, un metodo per lo studio dell’evoluzione territoriale in un ambiente determinato, cogliendo il punto d’incontro fra storia politico-sociale, geografia umana, scienze del territorio. All’interno dell’unitaria realtà storica vengono presi in considerazione, per ciascun periodo, alcuni “momenti” decisivi: lo sviluppo delle forze produttive; l’azione politica della quale anche le cosiddette infrastrutture sono strumento e manifestazione; lo sviluppo demografico e degli insediamenti; le modifiche dell’assetto territoriale; lo strutturarsi della società civile.
Per missione e per interesse. Il discorso coloniale in Francia durante la Terza Repubblica
Anna Lisa Pinchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 192
La costruzione del secondo impero coloniale francese si inseriva nel più ampio contesto della corsa agli imperi, in un'epoca in cui lo spazio diventava sempre più sinonimo di potere. Dopo la sconfitta del 1871 e le perdite territoriali dell'Alsazia e della Lorena, l'espansione oltremare fu presentata dai sostenitori della causa coloniale come una necessità, affinché la Francia riuscisse a mantenere il proprio ruolo di grande potenza. Questo argomento si intersecava con motivazioni di altra natura – dall'interesse economico alla “missione civilizzatrice” più volte evocata all'epoca – con cui l'impero veniva presentato ai francesi allo scopo sia di dimostrarne l'importanza che di celebrarne i vantaggi. Un'esigenza sentita fortemente dai suoi promotori, non solo per garantire la continuità dell'espansione, ma anche per convincere e conquistare un'opinione pubblica generalmente indifferente alla causa. Questo libro si propone di esaminare il discorso coloniale francese elaborato nel periodo della Terza repubblica, analizzando gli attori di questo sforzo di promozione (in particolar modo il cosiddetto parti colonial), i temi evocati e i canali utilizzati: da materiali promozionali, alla preparazione di incontri e conferenze, fino all'organizzazione dell'Esposizione Coloniale Internazionale del 1931 con cui si volle “portare l'impero a Parigi”. Un approfondimento è dedicato all'inserimento della realtà imperiale e dell'idea coloniale nei programmi di insegnamento e all'istituzione di corsi di studio volti alla formazione dei futuri amministratori dell'impero.
Città risorgimentali. Programmi commemorativi e trasformazioni urbane nell'Italia postunitaria
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 400
Il volume narra le vicende postunitarie di alcuni centri italiani di dimensioni e latitudini diverse (Benevento, Brescia, Genova, Messina, Milano, Roma, Riva del Garda, Torino e Venezia). Si occupa in particolare della rappresentazione risorgimentale che, in un ambizioso tentativo di omogeneizzazione del Paese e negando le tante specificità locali (quella diversità, ad esempio, tra Venezia, Milano, Benevento o Messina che in fondo istituiva l'effettiva impronta di un'identità italiana come storicamente si era determinata) celebrò, in direzione esattamente opposta, un'artificiosa ma politicamente utile identità nazionale. Tutto ciò ebbe luogo nel cuore di queste città e prese forma nella trama generata dalla combinazione di un numero davvero infinito di monumenti commemorativi del Risorgimento, di luoghi simbolici, di targhe in ricordo di eventi insurrezionali, di lapidi con epigrafi dedicatorie, di toponomastiche e itinerari d'ispirazione patriottica, di restauri dei cosiddetti "monumenti nazionali" e del loro immediato intorno.
Metropoli e natura sulle frontiere americane. Dalle non-città indiane alla città di Thoreau, dalle metropoli industriali alla città ecologica
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 368
Aree archeologiche e centri storici. Costituzione dei Parchi archeologici e processi di trasformazione urbana
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 192
L'origine di Parchi archeologici urbani e l'impatto che questi siti ebbero sul tessuto edilizio e urbanistico di cinque importanti città italiane (Verona, Brescia, Roma, Benevento e Catania) sono i temi comuni ai saggi raccolti in questo volume. Da queste ricerche emerge un quadro complesso dove l'archeologia, pur dichiarando di perseguire altri scopi, è parte di ambiziosi programmi di risanamento e ridisegno dei centri storici. Dall'Ottocento, nel clima degli studi eruditi locali e del recupero delle memorie patrie, e più tardi negli anni del Bimillenario Augusteo (1937-38) dove l'"uso pubblico della storia", com'è noto, mutò l'archeologia in urbanistica, la formazione di questi recinti della memoria impose - facendolo sopravanzare nel panorama della città moderna - l'ordito di topografie e viabilità antiche, perlopiù estinte. Per l'intrinseca natura dei ritrovamenti, quelle escursioni nel passato produssero profonde e casuali lacerazioni nel tessuto stratificato della città, con effetti di estraniamento degli stessi monumenti che si volevano valorizzare. Monumenti che, per questo rinnovato mandato simbolico, furono oggetto di radicali restauri ricostruttivi. Sebbene modelli di un'archeologia ormai superata, questi spazi sono divenuti luoghi preziosi. È accaduto non solo per l'indubbio fascino che esercitano ma, più di tutto, per le relazioni che hanno istituito con il paesaggio della città esistente.
Un'altra Zanzibar. Schiavitù, colonialismo e urbanizzazione a Tabora (1840-1916)
Karin Pallaver
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 192
Situata nella Tanzania centro-occidentale e da alcuni descritta come la Zanzibar dell'interno, nell'Ottocento Tabora era una delle più vivaci e popolose città dell'Africa orientale. Collocata alla naturale giuntura delle vie del commercio africano, essa era il principale mercato dell'interno ove veniva contrattata la vendita degli schiavi diretti verso le piantagioni di Zanzibar, nonché quella delle zanne di elefante utilizzate in Europa per produrre oggetti in avorio simbolo della crescente classe media europea. Tutte le carovane che dalla costa si addentravano verso il cuore del continente si fermavano a Tabora; qui, dopo le lunghe marce, potevano godere di un periodo di riposo e rifornirsi in uno dei mercati più ricchi dell'Africa orientale, contribuendo alla creazione di un ambiente ibrido, nel quale la cultura della costa si intrecciava con quella delle società dell'interno. Dopo l'occupazione coloniale, la città divenne un importante centro amministrativo e commerciale dell'Africa orientale tedesca e, durante la Prima Guerra Mondiale, la capitale della colonia. Questo saggio utilizza lo sviluppo urbano, politico ed economico di Tabora come una lente attraverso la quale analizzare le ripercussioni locali dei processi storici che hanno interessato l'Africa orientale nell'Ottocento e nel primo Novecento, come la schiavitù, la colonizzazione e la Prima Guerra Mondiale.
Monumenti alla guerra. Città, danni bellici e ricostruzione nel secondo dopoguerra
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 352
Il volume racconta quanto è accaduto ai principali edifici monumentali e ai centri storici di sei medie e grandi città italiane (Brescia, Catanzaro, Cosenza, Messina, Milano e Roma) ferite dai bombardamenti alleati del secondo conflitto mondiale. La documentazione dei presidi di difesa antiaerea per gli edifici considerati di maggior pregio, la valutazione dei danni sofferti da chiese e palazzi storici e dal fitto tessuto della città antica, la messa a punto, al termine delle ostilità, degli strumenti urbanistici per la ricostruzione dei luoghi sinistrati, l'illustrazione dei criteri d'intervento e, infine, il dibattito attorno ai principali cantieri di restauro compongono la trama entro cui s'articola l'esposizione dei singoli episodi. Ne emerge un quadro di sconsolante distruzione, ma anche il profilo di un'epoca di grande impegno ricostruttivo alimentato da un dibattito disciplinare, non sempre coerente con i principi di tutela da tempo enunciati, ma oltremodo ricco e vivace. Conclude il testo la rassegna commentata d'alcuni periodici milanesi e romani dell'epoca e lo spoglio della documentazione, conservata presso l'Archivio centrale dello stato (Roma), attinente l'attività promossa dal ministero della Pubblica istruzione (Direzione generale per l'Antichità e Belle arti) e dalla Subcommission for Monuments Fine Arts & Archives dell'esercito alleato, per la protezione dei principali monumenti italiani e la riparazione dei danni provocati dai bombardamenti aerei.