Franco Angeli: Studi e ricerche di storia dell'editoria
Editori italiani dell'Ottocento. Repertorio
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2004
pagine: 1536
Il repertorio, realizzato in collaborazione con la Fondazione Mondadori, costituisce uno strumento di base composto da oltre 9000 voci relative a tutte le aziende impegnate in Italia nell'editoria libraria. Ogni scheda fornisce le notizie più rilevanti sulla proprietà e le sue trasformazioni, la storia e l'attività più significative. Un'appendice è dedicata agli editori di lingua italiana del Canton Ticino, Istria, Dalmazia, Nizza e Principato di Monaco. L'opera è corredata da accurati indici dei luoghi, degli editori e dei nomi. Il repertorio consente di tracciare l'intera geografia editoriale del paese. L'indagine lascia emergere un fitto tessuto di imprese disseminate su tutto il territorio nazionale.
Milano e la Rai: un incontro mancato? Luci e ombre di una capitale di transizione (1945-1977)
Ada Ferrari
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2003
pagine: 288
L'industria editoriale e tipografica in Italia nel «Bollettino ufficiale delle società per azioni»
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2003
pagine: 240
Editori, lettrici e stampa di moda. Giornali di moda e di famiglia a Milano dal «Corriere delle Dame» agli editori dell'Italia unita
Silvia Franchini
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2002
pagine: 336
Libri e rivoluzioni. Figure e mentalità nella Roma di fine ancien régime (1770-1800)
Fabio Tarzia
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2000
pagine: 256
Una famiglia di editori. I Morano e la cultura napoletana tra Otto e Novecento
Luigi Mascilli Migliorini
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1999
pagine: 208
La biblioteca di Garibaldi a Caprera
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 278
Di libri a Caprera, dal primo approdo di Garibaldi verso il 1856 fino alla fine dei suoi giorni nel 1882, ne giunsero tantissimi. Pare che non vi fosse una sala adibita ad uso di biblioteca ma che essi fossero un po' ovunque, negli spazi che, di volta in volta, riservavano loro le occasionali necessità di lettura, o più spesso la loro qualità di cimeli bibliografici. Sono in tutto 2700, di cui 939 volumi e 1548 opuscoli, ai quali si sommano i 213 esemplari presenti nell'attuale raccolta ma pubblicati dopo la morte di Garibaldi. Prima di lasciarci Tiziana Olivari, ha completato l'intero catalogo dei libri garibaldini di Caprera e ci ha introdotti, con l'abituale leggerezza, alla sua lettura ed interpretazione, con un'analisi storica e bibliografica la cui qualità è ben nota a quanti hanno frequentato i suoi scritti sull'editoria e sulla circolazione libraria in Italia ed in particolar modo in Sardegna dalle origini della stampa ad oggi.
Editori a Milano (1900-1945). Repertorio
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 384
Il volume offre una panoramica del mondo editoriale milanese dagli inizi del Novecento alla conclusione della seconda guerra mondiale. Circa 1700 aziende sono censite attraverso una ricognizione sistematica, condotta su una molteplicità di fonti e affrontando difficoltà legate all'assenza della maggior parte degli archivi aziendali, spesso dispersi o gravemente danneggiati dagli eventi bellici. Ne esce confermata l'immagine di Milano come sede di molte delle imprese editoriali più importanti, e insieme come città in grado di offrire terreno fertile a iniziative "di nicchia". La mappatura realizzata, pur non potendosi ritenere esaustiva, può essere considerata un valido punto di partenza per dare vita ad approfondimenti in varie direzioni. Questo repertorio - in cui di ogni ditta vengono fornite le notizie di maggior rilievo riguardanti la proprietà, l'attività commerciale, quella culturale e una breve bibliografia - non è infatti solo una sorta di registro di chi nel capoluogo lombardo operò nel settore librario nella prima metà del secolo scorso, ma anche un riferimento per ulteriori analisi sulla società del periodo.
Liala. Una protagonista dell'editoria rosa tra romanzi e stampa periodica
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 208
"Sino a qualche tempo fa, una scrittrice come Liala era ritenuta, di norma, letterariamente inesistente. E dedicarle un convegno di studi sarebbe parsa un'idea sconsiderata, senza senso. Man mano però si è affermato il concetto che la letterarietà non comprende solo ciò che interessa e piace ai letterati. "Fanno letteratura" anche le opere predilette dai lettori privi di laurea in lettere: naturalmente, a una diversità di livello. E quando un narratore scrive libri che incantano per anni e anni un pubblico sterminato, ciò rappresenta un fenomeno, un problema che va preso in esame con impegno critico, spregiudicatamente, per capire bene quali siano le caratteristiche nelle quali riconoscere le ragioni del successo. Perché di autrici di romanzi rosa ce ne sono state tante, ma di Liala ce n'è una sola: e se ha trionfato su tutta la concorrenza, qualche motivo deve pure esserci" (Vittorio Spinazzola). Questo volume raccoglie saggi di studiosi provenienti da discipline diverse dalla letteratura alla storia, alla linguistica -, per cercare di comprendere le ragioni di un consenso che, a partire dagli anni Trenta, ha continuato a rinnovarsi ininterrottamente fino ai nostri giorni.
Edoardo Perino. Un editore popolare nella Roma umbertina
Maria Jolanda Palazzolo, Sara Mori, Giorgio Bacci
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 160
Il "Sonzogno romano". Così viene definito da colleghi e letterati dell'epoca l'editore popolare Edoardo Perino. Nato a Torino, si trasferisce nel 1870 giovanissimo a Roma, dove apre un chiosco di giornali nei pressi di Piazza Colonna. In breve tempo, grazie alla sua intraprendenza, riesce ad acquistare uno spazio dominante nel panorama editoriale della capitale, pubblicando periodici a basso costo come "il Rugantino" e "L'Illustrazione per tutti", giornali per bambini, pubblicazioni a dispense di romanzi storici, collane scandalistiche come "I Processi Celebri" o pedagogico divulgative come la "Biblioteca Patriottica". Malgrado i suoi metodi spesso pirateschi - scarso rispetto del diritto d'autore, uso spregiudicato delle illustrazioni ad effetto - ed i suoi rapporti con personaggi discussi del tempo, come il giornalista e deputato Pietro Sbarbaro, riesce a divenire un punto di riferimento importante per molti scrittori di successo, da Emma Perodi a Ruggero Bonghi, allo stesso Edmondo De Amicis. La sua parabola si conclude con la morte a metà degli anni '90. Il figlio Antonio non riesce a seguirne le orme e Roma perde ancora una volta l'occasione per divenire un centro editoriale di primaria importanza.
Il secolo di carta. Antonio Bosio artigiano di testi e immagini nella Venezia del Seicento
Sabrina Minuzzi
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 272
Il solo documento noto sul conto di Antonio Bosio era il corposo inventario della bottega di libraio, redatto all'indomani della morte avvenuta nel 1694. Da quell'elenco di libri, fogli, oggetti, ha preso avvio la ricostruzione del debole filo biografico e dell'attività professionale di un incisore, tipografo, libraio e mercante di stampe attivo negli anni in cui il ridimensionamento economico della città lagunare era da tempo compiuto. La poliedrica attività di Bosio ha consentito di illuminare un microcosmo di industriosi artigiani che affrontarono la difficile congiuntura sperimentando le più varie combinazioni di testi e immagini, in un secolo in cui la carta si impose in un ventaglio sempre più ampio di usi quotidiani. Sostituì le pesanti tele nell'addobbo della città durante i rituali civici e si accinse ad accompagnare con regolarità quelli privati, moltiplicò i racconti verbali e iconografici dei persistenti teatri di guerra riuscendo a soddisfare a buon mercato esigenze informative progressivamente più insistenti. Generi editoriali vecchi e nuovi, nei quali Bosio si cimentò ora come tipografo e ora come incisore, fanno capolino dagli scaffali della sua bottega, accanto a stampe destinate a decorare pareti, mobili, suppellettili, oggetti, e sepolti fra una miriade di santi, santini, orazioni devote dalle destinazioni talora insospettabili. Carte talvolta del tutto scomparse, che hanno contribuito a forgiare le coscienze di un'epoca.
Libri in vendita. Cataloghi librari nelle biblioteche padovane (1647-1850)
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 160
Durante tutta l'epoca moderna i cataloghi di vendita libraria furono uno dei prodotti a stampa di maggiore diffusione in Europa. Utilizzati da librai ed editori per il commercio a lunga distanza a scopo prettamente informativo, erano solitamente impressi con scarsa cura tipografica su carta di bassa qualità e proprio a causa di queste caratteristiche non erano conservati dai bibliofili nelle loro collezioni. Risulta quindi un caso davvero raro trovarne due raccolte - entrambe di diverse centinaia di esemplari - in due biblioteche storiche della stessa città, la Biblioteca Universitaria e la Biblioteca del Seminario Vescovile di Padova. La lungimiranza dei bibliotecari succedutisi nel corso degli anni nei due istituti ha fatto sì che non siano state disperse queste importanti testimonianze del commercio librario europeo, la cui importanza storica è oggi sempre più evidente. Il catalogo vuole essere una chiave d'accesso a questi documenti, che in assenza degli archivi dei librai e dei tipografi, andati nella quasi totalità irrimediabilmente perduti, diventano per gli studiosi preziose fonti di informazioni di prima mano.