Gangemi Editore: Presenze
Tommaso Mattei 1652-1726. L'opera di un architetto romano tra '600 e '700
Dimitri Ticconi
Libro: Copertina rigida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 222
Collana "Presenze" diretta da Sandro Benedetti. Gli studi sull'architettura romana tra '600 e '700 sono considerevolmente aumentati negli ultimi decenni e tuttavia il quadro della cultura architettonica che se ne ricava riflette ancora una subalternità alle più eminenti figure del grande periodo barocco. Riannodandosi agli studi pioneristici di Furio Fasolo, Vincenzo Golzio e alle più recenti riflessioni di Sandro Benedetti sull'architettura romana al tempo dell'Arcadia, l'Autore riflette sul trapasso che si compie in ambiente romano nella cultura artistica e architettonica tra i due secoli, spia di una modificazione del gusto ispirato a flessioni stilistiche elegantemente decorative. Di tale tendenza Tommaso Mattei (1652-1726) è forse il più raffinato interprete, veicolando nella sua opera -largamente sconosciuta - l'ascolto partecipe dei maestri della rivoluzione del Seicento, Bernini, Borromini e Pietro da Cortona, nella prospettiva d'integrare modernità e tradizione per il tramite di Carlo Rainaldi. L'opera di Mattei viene dunque ricostruita e indagata a partire dalla prima formazione avviata dentro l'atelier del Bernini, di cui era parte la bottega di orefice del padre Carlo, per passare poi al tirocinio con Giuseppe Brusati Arcucci e Carlo Fontana e fino all'affiancamento a Carlo Rainaldi nella sua ultima maturità quando ne raccoglierà l'eredità spirituale e professionale, transitando per la comunanza artistica con Carlo Maratti. Ne emerge il complesso profilo di un architetto la cui opera chiude il '600 e apre al '700.
Il colonnato di piazza S. Pietro. «Opera che fra le antiche poche ne ha pari, fra le moderne nessuna»
Marcello Villani
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 303
Opera che fra le antiche poche ne ha pari, fra le moderne nessuna, e che difficilmente può essere eguagliata dalle future: con queste parole, alcuni decenni dopo il suo completamento, Domenico Bernini presentava il Colonnato vaticano, esaltandone l'eccezionalità storica. Proprio la convinzione che la corretta comprensione di quest'opera 'unica' fosse possibile solo affrontandone organicamente lo studio, indagandone cioè contemporaneamente i molti aspetti e significati, ha orientato il pluriennale lavoro di ricerca che è alla base di questo volume. Superamento della logica del contributo settoriale, rigorosa analisi di fonti note ed inedite (tra cui i modelli lignei, finora non esplorati), ricostruzione su nuove basi dell'iter progettuale ed esecutivo, scavo analitico dei diversificati problemi — economici, organizzativi, funzionali, strutturali — che il Bernini e la sua équipe hanno dovuto affrontare nell'arco di oltre dieci anni, interpretazione dei temi architettonici caratterizzanti (come le motivazioni alla base del Colonnato, i complessi rapporti tra Alessandro VII, il Bernini e Virgilio Spada, il confronto con la cultura architettonica cinquecentesca, l'incompiuta vicenda del terzo Braccio): questo l'insieme dei motivi del volume, che si propone di favorire una più estesa comprensione di uno dei massimi capolavori della cultura barocca europea.
Le mie architetture
Sandro Benedetti
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 351
Sandro Benedetti architetto, Professore Emerito di Storia dell'Architettura dell'Università di Roma "La Sapienza" e di Storia e Metodi di Analisi dell'architettura nella Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, già Architetto Direttore della Fabbrica di S. Pietro. Autore di molti volumi e pubblicazioni sull'architettura e su figure e temi del Cinquecento, del Barocco romano, dell'Arcadia, del primo Settecento e del Contemporaneo. Ha svolto per oltre un cinquantennio una ricca attività di progettazione architettonica, di riflessione teoretica sulla contemporaneità documentata anche in riviste specialistiche. Questo volume a più voci costituisce la testimonianza dell'attività architettonica di Sandro Benedetti dai primi anni '60 del Novecento al primo decennio del Duemila; tre importanti saggi interpretativi introducono alla successiva antologia delle singole opere. Saggi di Mario Pisani, Maria Antonietta Crippa, Mariano Apa.
Echi di Le Corbusier in Abruzzo. Vincenzo Monaco e la chiesa della Madonna della neve a Roccaraso
Raffaele Giannantonio
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 256
Negli anni Sessanta a Roccaraso, fra le montagne d'Abruzzo, Vincenzo Monaco progetta una piccola chiesa il cui rimando a Le Corbusier risulta evidente al primo sguardo. Non si tratta di un episodio casuale né di una citazione isolata in quanto lo stesso Monaco assieme ad Amedeo Luccichenti cita manieristicamente la poetica del Maestro in altre occasioni, a partire dalla villa alla Camilluccia costruita nell'anteguerra per la famiglia Petacci. Lo studio di Raffaele Giannantonio analizza questo percorso che trova conclusione in una delle rarissime opere d'architettura religiosa progettate da Vincenzo Monaco il quale, dopo la morte di Luccichenti, si affida alla collaborazione di Carlo Mercuri. Ad inquadrare e completare lo studio giungono gli scritti introduttivi di Maria Antonietta Crippa e Carlo Pozzi, nonché gli approfondimenti di Alessandra Pirozzi, Giovanni Mataloni e Donato Palumbo.
Vignola, Della Porta, Maderno. Trasformazioni urbane di Velletri tra XVI e XVII secolo
Simona Zani
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 176
La profonda trasformazione urbanistica di Velletri avvenuta tra il XVI ed il XVII secolo esprime in pienezza lo sviluppo in provincia delle correnti artistiche che caratterizzavano la capitale, espressione della volontà e delle esigenze delle famiglie più importanti dell'epoca. In questo panorama complesso spiccano le personalità degli architetti che ne hanno tracciato le nuove forme, rafforzando il legame con la capitale attraverso interventi che raffigurano chiaramente come le architetture di potere si traducevano nelle città di provincia. Iacopo Barozzi da Vignola, Giacomo Della Porta, Carlo Maderno, Giovanni Vasanzio e Carlo Fontana, hanno diretto il grande cantiere veliterno disegnando il nuovo organismo urbano cittadino e le sue architetture attraverso opere di trasformazione urbana ed edilizia che ancora oggi caratterizzano l'impianto e la scena della città laziale.
Michelangelo e l'arte della città. Storia della via Nova Capitolina
Francesco Andreani
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2005
pagine: 94
La storia tratta di una strada, la via Nova Capitolina, che unisce il Campidoglio alla piazza del Gesù ed è oggi chiamata via d'Aracoeli. La lunga e contrastata vicenda di questa strada è legata anche gli inizi di due particolari opere di Roma e dell'architettura rinascimentale: il Campidoglio di Michelangelo ed il complesso del Gesù, della Chiesa e della Casa di Ignazio di Loyola. Inediti e interessanti sviluppi su queste opere si rivelano dall'approfondita vicenda della strada, chiarendo alcuni passaggi finora oscuri e controversi.
L'opera di Carlo Fontana nei Castelli Romani
Simona Zani
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2005
pagine: 125
Il lavoro di approfondimento, svolto in questo libro, sulle opere di Carlo Fontana nei Castelli Romani, contribuisce a porre l'accento sul suo ruolo di iniziatore e caposcuola di quella generazione di architetti che, consolideranno nel primo Settecento il sentire e l'operare formativo connesso alla poetica dell'Arcadia. La sua opera al di fuori di Roma, attivando la nuova tendenza, contribuisce nel caso laziale alla riqualificazione delle architetture nobiliari di 'campagna' nei centri periferici, rispetto alle grandi capitali del Barocco.
Pietro da Cortona: piccole e grandi architetture. Modelli, rilievi, celebrazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2007
pagine: 237
Pietro da Cortona, protagonista del Barocco romano assieme a Bernini e Borromini, non ha avuto, come architetto, una fortuna critica paragonabile a quella dei suoi colleghi. Gli studi qui raccolti intendono evidenziare i molteplici livelli formativi in cui Cortona ha lasciato la sua personalissima impronta, a partire dagli accesi intrecci decorativi, sostanziati di simbologia cristiana, che animano volte e soffitti nella sua architettura sacra. I contributi, con accurati rilievi, su monumenti funebri e cappelle sinora scarsamente investigati, e i modelli lignei di ambiziose opere distrutte o irrealizzate, come il Pineto Sacchetti, il Palazzo con fontana a piazza Colonna, il progetto per il Louvre a Parigi, mettono in risalto le potenzialità di un linguaggio architettonico capace sia di investire con medita densità la piccola scala, sia di segnare con risultati altamente innovativi la scena urbana.