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Libri di Marcello Villani

Il Palazzo della civiltà romana

Il Palazzo della civiltà romana

Marcello Villani

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 120

Tra i grandi edifici dell'EUR, il Palazzo della Civiltà Romana manifesta caratteri del tutto peculiari. Innanzitutto, è una sorta di edificio 'doppio' con i corpi laterali, che ospitano gli ingressi, a cui viene attribuito il ruolo principale, mentre il blocco centrale, sul quale dovrebbe convergere la visione, è in realtà un semplice diaframma filtrante. In secondo luogo, i lunghi prospetti che delimitano lateralmente lo spazio sono privi di aperture; ancora, il materiale prevalente si pone in netta antitesi rispetto al marmo chiaro generalmente presente negli altri edifici monumentali, esibendo un tono cromatico scuro lontano dall'abbacinante candore dominante nel quartiere. Particolare è infine anche la committenza, che non è quella statale o di importanti Enti pubblici, ma di un soggetto privato come la Fiat, peraltro centrale nella storia economica e sociale del nostro Paese. Questi sono solo alcuni dei motivi alla base dell'interesse critico nei confronti dell'edificio, ai quali è da aggiungere la scarsa conoscenza dell'opera, rimasta fino ad oggi priva di esaustivi riferimenti documentari e di adeguata attenzione critica. Lo scavo archivistico, in particolare per ciò che concerne l'Archivio Storico della Fiat, ha permesso di ricostruire le articolate fasi progettuali ed esecutive dell'opera, mentre lo scandaglio degli elaborati grafici originali, custoditi presso l'Archivio di Eur S.p.A., ha evidenziato scelte e dettagli esecutivi. Lo studio di questo edificio ha significato dunque intraprendere innanzitutto un percorso inesplorato, che ha portato a confermare come una paziente indagine analitica ed un'attenta osservazione dell'opera possano condurre ad interpretare significati nascosti e spiegare elementi altrimenti di problematica lettura. Ma, soprattutto, lo studio compiuto ha ribadito la capacità dell'EUR di riservare ancora oggi impreviste scoperte a chi vi si accosti senza prevenzioni critiche.
28,00

Storia dell'architettura barocca nelle Marche

Storia dell'architettura barocca nelle Marche

Marcello Villani

Libro: Libro in brossura

editore: CARSA

anno edizione: 2023

pagine: 160

«L'architettura barocca marchigiana deve essere 'ricercata' con pazienza e gusto della scoperta: non limitandosi, soprattutto, agli insediamenti maggiori. Diverse località 'minori' custodiscono autentici gioielli di architettura e di decorazione barocche, talvolta poco noti agli stessi abitanti. Tra gli innumerevoli casi, basti citare Cagli, Pergola, Corinaldo, Serra San Quirico, Filottrano, Cingoli, Treia, Matelica, Mogliano, Sant'Angelo in Pontano, Civitanova Alta, Montelupone, Monte Giberto, Sant'Elpidio a Mare, Santa Vittoria in Matenano, Offida. Il volume intende essere un contributo alla conoscenza di un patrimonio di assoluto rilievo e ambisce a delineare percorsi interpretativi di una civiltà architettonica che, più delle altre, ha modellato profondamente il territorio marchigiano. In una Regione in cui il Medioevo ed il Rinascimento hanno lasciato tracce importanti, è stata tuttavia la civiltà barocca a determinare spesso l'immagine urbana, attraverso le emergenze architettoniche ma ancor più l'edilizia 'minore', in particolare residenziale: che, nel loro complesso, definiscono, insieme all'inconfondibile cornice paesaggistica, quell'idea di serena bellezza che le Marche trasmettono a tutti coloro che hanno il privilegio di percorrerle». (Marcello Villani)
25,00

IFAU '18. Territori fragili. Paesaggi_Città_Architetture. Ediz. italiana e inglese

IFAU '18. Territori fragili. Paesaggi_Città_Architetture. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2021

pagine: 1368

"IFAU 2018 – 2nd International forum on architecture and urbanism" ha lo scopo di portare a confronto docenti, ricercatori e studiosi per condividere e scambiarsi le proprie esperienze e risultati di ricerca su tutti gli aspetti legati a paesaggi_città_architetture all'interno di territori fragili. Ha anche lo scopo di offrire un foro interdisciplinare per ricercatori, professionisti e docenti per presentare e discutere le innovazioni e i trend più recenti, problemi e sfide affrontate e le soluzioni adottate per i territori fragili nelle città in transizione. Il forum concentrerà la propria attenzione su paesaggi, città e architetture localizzati all'interno di contesti e territori che rivelano una loro fragilità. La seconda edizione ampia i propri orizzonti tramite una serie di sguardi incrociati attraverso l'euro regione adriatica-ionica, da poco istituzionalizzata ed estesa oggi anche alla regione balcanica. La fragilità di contesti e territori è infatti di molteplice natura. Esiste una fragilità dei territori dovuta a fenomeni naturali (terremoti, frane, alluvioni, incendi, siccità, ecc.) che creano situazioni di rischio sismico, idrogeologico ed ambientale che caratterizzano gran parte dell'Italia centrale e della regione adriatica e dei Balcani. Esiste una fragilità economica e sociale soprattutto nei territori interni dove si riscontrano condizioni di vita e di lavoro precarie dovute allo spopolamento, all'emigrazione e alla generalizzata crisi economica. Esiste una fragilità politica e sociale in quei territori che non hanno ancora raggiunto una stabilità e che sono stati interessati, anche recentemente, da fenomeni bellici e terroristici. Esiste una fragilità di quei territori attraversati da grandi flussi di migranti che si spostano da luoghi di conflitto verso luoghi dove ricercano una vita ordinaria e pacifica. Esiste una fragilità religiosa, linguistica ed etnica a seguito di tensioni ataviche e storiche laddove non si è ancora creata armonia e condivisione tra persone simili ma provenienti da credi, idiomi ed origini diverse. Esiste una fragilità del territorio agricolo che spesso non è più in grado di essere competitivo rispetto a produzioni industrializzate e non riesce a mantenere l'antico equilibrio tra paesaggio e produzione. Esiste una fragilità ambientale a seguito dell'inquinamento, della dispersione di rifiuti, di emissioni dannose che compromettono in maniera irreversibile il nostro habitat, sia naturale che antropizzato. Esiste una fragilità culturale nei luoghi dove la modernizzazione e globalizzazione non sono riuscite a svilupparsi in armonia con le tradizioni e le storie locali. Ma soprattutto tutte le nostre città sono interessate da fenomeni di abbandono e dismissione di aree centrali, periferiche e periurbane che creano una fragilità che diventa sempre più evidente e determina uno stravolgimento del senso dei luoghi e delle città. A questa si accompagna una dismissione di edifici, fabbriche, officine, magazzini e costruzioni di vario genere, che hanno perso la loro primaria funzione e sono abbandonati o in attesa di una nuova vita.
140,00

Architettura per la città. Pescara ed il museo d'arte moderna «Vittoria Colonna»

Architettura per la città. Pescara ed il museo d'arte moderna «Vittoria Colonna»

Marcello Villani

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 111

Il Museo d'arte moderna "Vittoria Colonna" si inserisce in un quadro storico, come quello della Pescara degli anni Cinquanta, fortemente connotato in molti suoi elementi base (anche se non certo privo di contraddizioni); al tempo stesso, è frutto della collaborazione di due figure professionali, come quelle di Eugenio Montuori e di Giustino Cantamaglia, tutt'altro che omogenee per formazione culturale, percorso personale, ambito d'attività, L'adesione al contesto pescarese non si presta, nel caso specifico, ad una facile lettura, dal momento che, a prima vista, nulla della tradizione architettonica locale, delle più radicate linee compositive e persino dei materiali regionali traspare dall'opera realizzata. Se non sono isolabili precise convergenze stilistiche, il contatto con il "genius loci" non è assente, ma viene sviluppato su un piano essenzialmente concettuale: quello connesso all'immagine della città in quegli anni o, meglio, a ciò che la comunità pescarese ambiva mostrare di se stessa e delle proprie prospettive a livello nazionale nel fervido clima del dopoguerra. In altri termini, più che il passato anche prossimo della città, l'edificio vuole evocare soprattutto il suo presente: esprimere cioè, condensandolo nelle sue linee architettoniche, lo slancio vitale della città che rinasce: l'"hic et nunc" della Pescara dei primi anni Cinquanta. In questo senso, pochi edifici più del Museo d'arte moderna appartengono ad un contesto ed ad un tempo. Presentazioni di Giovanni di Lacovo e Paolo Fusero.
28,00

Il colonnato di piazza S. Pietro. «Opera che fra le antiche poche ne ha pari, fra le moderne nessuna»

Il colonnato di piazza S. Pietro. «Opera che fra le antiche poche ne ha pari, fra le moderne nessuna»

Marcello Villani

Libro: Libro rilegato

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2016

pagine: 303

Opera che fra le antiche poche ne ha pari, fra le moderne nessuna, e che difficilmente può essere eguagliata dalle future: con queste parole, alcuni decenni dopo il suo completamento, Domenico Bernini presentava il Colonnato vaticano, esaltandone l'eccezionalità storica. Proprio la convinzione che la corretta comprensione di quest'opera 'unica' fosse possibile solo affrontandone organicamente lo studio, indagandone cioè contemporaneamente i molti aspetti e significati, ha orientato il pluriennale lavoro di ricerca che è alla base di questo volume. Superamento della logica del contributo settoriale, rigorosa analisi di fonti note ed inedite (tra cui i modelli lignei, finora non esplorati), ricostruzione su nuove basi dell'iter progettuale ed esecutivo, scavo analitico dei diversificati problemi — economici, organizzativi, funzionali, strutturali — che il Bernini e la sua équipe hanno dovuto affrontare nell'arco di oltre dieci anni, interpretazione dei temi architettonici caratterizzanti (come le motivazioni alla base del Colonnato, i complessi rapporti tra Alessandro VII, il Bernini e Virgilio Spada, il confronto con la cultura architettonica cinquecentesca, l'incompiuta vicenda del terzo Braccio): questo l'insieme dei motivi del volume, che si propone di favorire una più estesa comprensione di uno dei massimi capolavori della cultura barocca europea.
40,00

Alla scoperta del Forte di Fuentes

Alla scoperta del Forte di Fuentes

Marcello Villani

Libro: Libro rilegato

editore: Macchione Editore

anno edizione: 2015

pagine: 160

Il Forte di Fuentes difese il Lario dalla penetrazione a fondo delle Tre Leghe Grigie (i Grigioni), e fece sì che da quel baluardo gli svizzeri (come li chiamiamo oggi), arretrassero fino agli attuali confini. Non solo: il Forte di Fuentes diede filo da torcere a tutti gli invasori, compresi quelli che, alla fine, ne vinsero la resistenza. "Alla scoperta del Forte di Fuentes" restituisce in modo semplice e immediato gli sfarzi, le trame politiche e religiose, le bellezze e le rovine di un frammento importante della storia e del territorio Lecchese ma non solo. Posto in sapiente posizione strategica, il compendio di Fuentes ebbe infatti un ruolo di baluardo, di difesa, di dominio di un territorio molto più vasto di quanto può spaziare la vista stando sugli spalti del Forte.
20,00

I palazzi delle Esedre

I palazzi delle Esedre

Marcello Villani

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2013

pagine: 176

32,00

La facciata di S. Maria in via Lata. Committenza, iconologia, proporzionamento, ordini
13,00

Pietro da Cortona architetto
32,00

La più nobil parte. L'architettura delle cupole a Roma 1580-1670

La più nobil parte. L'architettura delle cupole a Roma 1580-1670

Marcello Villani

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2010

pagine: 318

L'indagine archivistica, l'esame delle fonti grafiche, l'osservazione ravvicinata ed il confronto incrociato sono alla base di un testo che analizza i principali temi relativi alla progettazione ed alla realizzazione delle cupole nella Roma cinque-seicentesca: relazioni con la trattatistica, problemi strutturali, materiali e tecniche costruttive, impostazione geometrica e criteri di proporzionamento. L'insieme dei dati raccolti viene successivamente verificato attraverso la presentazione delle opere, evidenziando i diversi orientamenti compositivi. Grazie anche ad un ampio corredo illustrativo (oltre 300 immagini, tra disegni, fotografie e schemi grafici), il volume si propone come il primo organico studio relativo al periodo aureo delle cupole romane.
48,00

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