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Libri di Raffaele Giannantonio

Ventitré. Palinodie

Ventitré. Palinodie

Raffaele Giannantonio

Libro: Libro in brossura

editore: La valle del tempo

anno edizione: 2024

pagine: 144

Ventitré. Palinodie contiene poesie già pubblicate ma anche composizioni inedite, fortemente espressive, le une e le altre, della profondità raggiunta dall'autore nel proprio percorso creativo. Per questo nel titolo all'usuale connotazione temporale (Ventitré, anno della progettazione dell'opera) è accostato il termine Palinodie, a indicare come la rilettura delle poesie sia filtrata dalla spiritualità maturata grazie al tempo e all'esperienza. L'opera, preceduta dalla Prefazione di Antonio Spagnuolo e conclusa dalla Postfazione di Maurizio Vitiello, è arricchita dalle parole critiche di figure quali Davide Rondoni, Ottaviano Giannangeli, Vito Moretti, Gianni Oliva, Dante Marianacci, Fulvia Marconi, Angelo Piero Cappello, Luciana Pasquini, Valeria Di Felice. Va infine precisato come in Ventitré accanto alle poesie trovi posto Attorno a mezzanotte, rilettura attualizzata del mito di Venere e Adone cui sono dedicate le parole critiche di Patrizio Domenicucci, cattedratico di Letteratura Latina nel medesimo Ateneo.
14,00

Il palazzo della Ss. Annunziata in Sulmona

Il palazzo della Ss. Annunziata in Sulmona

Raffaele Giannantonio

Libro: Libro in brossura

editore: CARSA

anno edizione: 1997

pagine: 160

17,00

Il complesso della Ss. Annunziata in Sulmona

Il complesso della Ss. Annunziata in Sulmona

Raffaele Giannantonio, Ezio Mattiocco

Libro: Libro in brossura

editore: CARSA

anno edizione: 2000

pagine: 128

11,00

L'architetto e il diavolo. Le tentazioni dei maestri del Novecento

L'architetto e il diavolo. Le tentazioni dei maestri del Novecento

Raffaele Giannantonio

Libro: Libro in brossura

editore: CARSA

anno edizione: 2024

pagine: 208

«Questo è, in sostanza, il tema del libro, incentrato sulla storia delle compromissioni politiche di alcune personalità di primo piano dell'architettura moderna con le due ideologie del XX secolo, condannate da gran parte della storiografia e dell'opinione pubblica come criminali: il fascismo, almeno dopo l'inizio della Seconda guerra mondiale; e il comunismo, soprattutto dopo l'avvio della Guerra fredda. Mettere sul banco degli imputati quelle personalità architettoniche, addossando loro indistintamente i misfatti dei regimi dei loro committenti – effettivi o anche solo sperati – è fare di ogni erba un fascio, moralisticamente. È, invece, quanto mai opportuno in questi casi saper distinguere e comprendere bene quel che effettivamente è stato, per non far sì che un'altra cancel history stravolga anche la storia dell'architettura moderna» (dalla prefazione di Aldo Castellano)
25,00

Dante Alghieri «architetto perfetto»

Dante Alghieri «architetto perfetto»

Raffaele Giannantonio

Libro: Libro in brossura

editore: Menabò

anno edizione: 2021

24,00

Il liberty nell'Abruzzo interno. I feneziani e il «caso» Pratola Peligna

Il liberty nell'Abruzzo interno. I feneziani e il «caso» Pratola Peligna

Luigi Paolantonio

Libro: Libro in brossura

editore: CARSA

anno edizione: 2023

pagine: 64

Prefazione di Simonetta Ciranna.
12,00

Iannis Xenakis: Le Corbusier, architettura, musica, pensieri. Nel centenario della nascita

Iannis Xenakis: Le Corbusier, architettura, musica, pensieri. Nel centenario della nascita

Raffaele Giannantonio

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2022

pagine: 176

Questo saggio, pubblicato in occasione del centenario della nascita, rende omaggio alla figura di Iannis Xenakis, sospesa tra architettura, musica, ingegneria, matematica e filosofia. La sua attività è pressoché impossibile da suddividere in comparti in quanto è costante la presenza di elementi musicali applicati in architettura come nel caso dei "pans de verre ondulatoires", concretizzati in particolar modo sulle facciate del convento de La Tourette. Nonostante ciò la vita di Xenakis-architetto va divisa in due fasi, la prima delle quali (1947-59), coincide con il lungo periodo in cui lavora nell'atelier di Le Corbusier, offrendo importanti contributi, in particolare al Padiglione Philips di Bruxelles. Il secondo periodo inizia il 31 agosto 1959 quando lo stesso Le Corbusier lo allontana per sempre dallo studio. Torna allora prepotente la musica, acustica ed elettronica, ma Xenakis non abbandona l'architettura, progettando case per amici musicisti e per la sua famiglia nonché partecipando al concorso per la Cité de la Musique di Parigi, la più grande delusione professionale. In questo periodo Xenakis produce anche riflessioni teoriche come la "Città cosmica per cinque milioni d'abitanti", concepita in alternativa all'intero paradigma della linea retta adottato dal Movimento Moderno, realizzando inoltre i "Polytopes", straordinari allestimenti per spettacoli di luci e suoni. Non più sorretto da un maestro come Le Corbusier nel cui studio era libero di sperimentare forme e programmi, il lavoro di Xenakis diviene principalmente immaginario - come dimostra la "visione" di Città Cosmica - ma la sua creatività resta definitivamente «una provocazione permanente, un invito a giocare con lo spazio» (Sterken).
24,00

XLIX Premio Sulmona. Rassegna internazionale d'arte contemporanea

XLIX Premio Sulmona. Rassegna internazionale d'arte contemporanea

Libro: Libro rilegato

editore: Hatria Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 292

30,00

VentiVentuno. Le forme del nostro tempo

VentiVentuno. Le forme del nostro tempo

Raffaele Giannantonio

Libro: Libro in brossura

editore: Ianieri

anno edizione: 2021

pagine: 96

Un libro, questo, che appare misuratamente e intenzionalmente diviso in due parti, entrambe però pezzi inscindibili di un’unica risposta affidata alla scrittura di versi: la prima parte, (…), interamente dovuta a Raffaele Giannantonio; la seconda parte, coralmente risultante da una pluralità di voci poetiche, tutte egualmente valide e convincenti, che però sembra sostenere perfettamente, insieme alla prima parte, l’unitarietà completa (e complessa) del volume. (…) Una poesia, quella di Giannantonio, che fornisce nitida l’impressione di una costruzione (…) i cui singoli pezzi, le parole, non siano affatto scelte a caso: al contrario, selezionate sulla base della loro consistenza e capacità di tenuta nell’edificio complessivo della poesia. (…) Ruit hora. Il tempo scorre e precipita verso il gorgo dell’incognito: un tempo non più cronologicamente misurabile, ma un tempo della coscienza, un tempo dell’essere, non più costretto e ristretto nell’esistente, un tempo dilatato di immagini ed emozioni, un tempo che non è più “nostro”, non più a noi contemporaneo, ma trascendente la nostra breve e fatua provvisorietà. È, questo, il tempo dei poeti.
10,00

Il vate e l'architettura. Gabriele D'Annunzio tra estetismo ed eclettismo

Il vate e l'architettura. Gabriele D'Annunzio tra estetismo ed eclettismo

Raffaele Giannantonio, Sabine Frommel, Steven Semes

Libro: Libro in brossura

editore: Ianieri

anno edizione: 2019

pagine: 310

"I rapporti del Vate con l'architettura, un tema al quale Raffaele Giannantonio ha dedicato relazioni attente ed approfondite, che abbiamo potuto ascoltare ed apprezzare in occasione dei numerosi nostri convegni dannunziani ai quali ha preso parte. Non giunge dunque inaspettato questo suo nuovo libro, che raccoglie una parte significativa degli scritti dedicati a d'Annunzio. Un volume che pur affrontando aspetti a volte anche complessi, si legge con piacere, grazie ad una scrittura chiara e precisa, in cui l'aspetto narrativo felicemente si armonizza con quello descrittivo. Vi si raccontano sostanzialmente sei tappe di un appassionante viaggio a tema nell'opera dannunziana e, con essa, nella storia dell'architettura, a cominciare dalla «magnanimità severa» del dorico greco e del Partenone che «candido e augusto, armonioso come una musica», «alto biancheggia sulle ionie pile», e romana, che occupa, come quella veneziana, molte pagine del narratore, del poeta e del drammaturgo, con frequenti riferimenti alla prediletta architettura medievale, non esclusa quella abruzzese, fino alla nuove espressioni architettoniche del primo Novecento. Giannantonio ci fa così scoprire non solo la grande curiosità, competenza e capacità descrittiva ed estetica che d'Annunzio aveva nei confronti dell'architettura — di case, compresi i particolari degli interni, città e paesi — sempre inserita nel complessivo ambiente urbanistico e paesaggistico, ma ci fa anche apprezzare meglio aspetti non marginali, ai quali gli studiosi non hanno riservato finora la necessaria attenzione, dell'arte narrativa, poetica e drammaturgica del Vate." (Dalla Presentazione di Arnaldo Dante Marianacci)
18,00

Il teatro barocco in Abruzzo. La Chiesa della Madonna del Rosario
19,90

Racconti e città. Tra prosa e architettura

Racconti e città. Tra prosa e architettura

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2016

pagine: 176

Il rapporto con la letteratura accompagna da sempre l'architettura progettata ma anche quella costruita. Lo scopo di questo libro è quello di indagare il sottile substrato comune in cui alloggia la creatività che lega le due espressioni, sia quella letteraria che quella architettonica. Per questo architetti e studiosi sono stati chiamati a narrare opere di scrittori che si occupano di architettura e nel contempo a descrivere la città vista nei suoi molteplici aspetti letterari, nell'arco cronologico che va dal primo Novecento ai giorni nostri. Alla doppia introduzione del poeta Vito M. Bonito e dell'architetto Claudio Varagnoli ed alla nota del curatore Raffaele Giannantonio segue infatti un trittico di saggi dedicati alla città come "territorio senza termini", panorama esistenziale e ricordo biografico, scritti rispettivamente da Antonio Alberto Clemente, Augusto Ciuffetti e Dante Marianacci. Un secondo trittico a firma di Maria Mellgren, Raffaele Giannantonio e Pasquale Tunzi narra poi del rapporto con l'architettura di tre scrittori che con questa hanno intessuto saldi legami: lo psichiatra Axel Munthe, l'ingegnere Carlo Emilio Gadda e Georges Perec, che nell'OuLiPo ebbe modo di incontrare Italo Calvino. Ed è proprio a Calvino che sono dedicate le successive due riflessioni di Aldo Castellano e Sandro Ranellucci. Il percorso narrativo si conclude infine con il saggio nel quale Filippo Angelucci tratta delle "Favole Periodiche" di Hugh Aldersey-Williams.
23,00

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