Giappichelli: Inter-esse. Studi giuridici e politici
La tecnologizzazione della democrazia e le sue involuzioni. Criticità e prospettive sui diritti degli utenti
Casimiro Coniglione
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 128
Questa monografia si rivolge a studenti, docenti, professionisti e analizza la tecnologizzazione della democrazia. Utilizzando gli strumenti d'indagine dell'Informatica giuridica e della Filosofia del diritto, l'opera mette a fuoco i big data, gli algoritmi, la profilazione e l'IA nonché le diverse criticità di queste tecnologie come, per esempio, l'esonero cognitivo, la post-verità, la cognitive warfare e le diverse involuzioni della democrazia rappresentativa. Un focus specifico e critico è riservato alle diverse normative dell'Unione Europea (GDPR, DSA, DMA, AI ACT), per verificarne l'effettività della tutela nei confronti degli utenti. Infine si vaglierà se il diritto sarà in grado di contrastare i monopoli informativi dei big players o se avrà bisogno di un diverso enforcement per tutelare concretamente gli interessi degli utenti, mettendoli al riparo dalla significativa forza persuasiva esercitata da costoro.
Etsi Deus non daretur… Scritti in memoria di Serenella Armellini
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 520
Fenomenologia del sardismo. Cento anni di ideologia e prassi politiche
Christian Solinas
Libro: Libro rilegato
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 248
In cento anni di ideologia e prassi politiche il Partito Sardo d’Azione si è rivelato il più longevo partito etnofederalista d’Europa, capace di elaborare una filosofia politica che parte dal riconoscimento della propria storia millenaria, depositaria di tutti gli elementi nobilitanti per fondare la nazione sarda che aspira alla perduta indipendenza. Il volume ripercorre i fondamenti idealistici della scuola di Solari, le varie declinazioni del federalismo, la svolta etnicista che ha portato al centro della scena politica i temi dell’autodeterminazione e della minoranza etnico-linguistica. L’opera mira a rivalutare come parti integranti della propria storia tutte le correnti ideologiche nella convinzione che un partito della nazione sarda non possa schierarsi definitivamente a favore di una delle categorie novecentesche, ma mirare ad alleanze tattiche su base programmatica. Il volume offre un contributo per una lettura storiografica del Sardofascismo con specifico riguardo agli aspetti culturali e artistici degli anni Trenta, nonché una ridefinizione storicizzata dell’epopea lussiana senza inutili mitizzazioni ed un’integrazione nell’ideologia sardista delle adiacenti elaborazioni del neosardismo e delle costanti storiche di Lilliu. Ripercorrendo il periodo delle alleanze con il centrosinistra, il volume evidenzia anche il rapporto con i movimenti federalisti italiani ed europei già a cavaliere tra gli anni Ottanta e Novanta. Infine, l’opera accenna anche ai primi segni di una rinnovata coscienza mitopoietica, dovuta soprattutto a due leggi ad alto valore simbolico su Sa Die de sa Sardigna (1993) e sulla lingua e cultura sarda (1997), che rappresentano la base per una ridefinizione etnosimbolica del concetto di nazione sarda.
Hannah Arendt. Imprevisto ed eccezione. Lo stupore della storia
Rosaria Catanoso
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: X-315
Il volume propone una particolare interpretazione del pensiero di Hannah Arendt. Il modo di procedere arendtiano, segnato da una sorta di circolo ermeneutico tra ricostruzione storica e interpretazione filosofica, per cui il fatto accaduto sollecita la riflessione e questa a sua volta costituisce la base da cui comprendere gli eventi stessi, è assunto come guida per la ricostruzione di un itinerario culturale che lascia al lettore metodi e contenuti per procedere, autonomamente, nella lettura della realtà e della filosofia. L'esito finale della riflessione di Hannah Arendt risponde all'esigenza di una riconciliazione con il mondo, con la storia, laddove il totalitarismo ha tentato in tutti i modi di distruggere la pluralità umana, di rendere superflua l'azione politica e di vanificare la realtà. Comprendere che pieghe prenda la storia, ripercorrere la narrazione, ripensare il fatto, scuote quell'energheia che, stimolando il giudizio, suscita l'azione e rimette in moto la volontà. Quindi, se la filosofia sorge con il 'thaumazein', il giudizio, su ciò che è, conclude ogni riflessione, riconsegnando la narrazione e la comprensione a quell'originario stupore, dal quale è sorta la storia.
Il Rotary International, l'Italia e il distretto 2080. Una storia istituzionale
Maria Teresa Antonia Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 240
Il volume offre una ricostruzione della vicenda istituzionale del Rotary, facendo perno sul Distretto 2080 (Roma-Lazio-Sardegna), attraverso l’analisi approfondita delle fonti d’archivio e della stampa, in particolare quella rotariana, finora poco utilizzata dalla storiografia. Emergono così i principali nodi della storia politica e istituzionale, sociale ed economica dell’Italia contemporanea. La storia del Rotary italiano è infatti strettamente connessa con la congiuntura politica in cui l’associazione comincia a muovere i primi passi; la sua nascita coincide con l’avvento del fascismo che aveva assunto il potere nel 1922, proprio un anno prima della comparsa dell’associazione, con la nascita del primo Club a Milano. Attraverso una prospettiva interdisciplinare e un continuo confronto tra dimensione locale e dimensione internazionale si ripercorrono in questa ricerca le origini del sodalizio, la sua storia, la struttura, l’organizzazione, i programmi, gli obiettivi, mettendo in luce i rapporti fra l’Italia e gli Stati Uniti, le istituzioni politiche e le istituzioni ecclesiastiche nel corso del XX secolo.
La comunità impolitica
Giuseppe Cantarano
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: XV-162
La monografia scientifica di Giuseppe Cantarano – "La comunità impolitica", un libro rivolto a studenti e studiosi di filosofia politica - porta a sintesi i risultati più radicali del dibattito filosofico-politico degli ultimi anni, individuandoli in quella linea di pensiero che in Italia ha fatto riferimento alla categoria dell’impolitico. Dalla constatazione dell’esplosione o dell’implosione di qualsiasi orizzonte di senso, l’autore dichiara il definitivo esaurimento della possibilità di ricondurre il senso a una significanza di tipo generale. È da tale nichilismo che scaturiscono le determinazioni dell’impolitico: la sua indisponibilità nei confronti di ogni teologia politica, l’interruzione di ogni transito tra potere e Bene, l’artificialità dell’unità della polis, l’inestinguibilità del conflitto – caratteristica tragica del politico moderno – e la necessità di operare, pur sapendo che ogni operare è vano. Tuttavia, questo apparente stallo non esime dal porre domande ulteriori: una volta assunto il nichilismo come l’orizzonte all’interno del quale siamo collocati, quali nuove forme politiche possono essere realizzare? La risposta – è quanto emerge da "La comunità impolitica" - va cercata nella definizione stessa di nichilismo. Prefazione di Roberto Esposito.
Trasformazioni del diritto. Alla ricerca dei nuovi equilibri nell'esperienza giuridica contemporanea
Gianluigi Fioriglio
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: 240
Partendo dalla celebre domanda di Kant circa il "costante progresso verso il meglio" del genere umano e guardando ad essa nella prospettiva giuridica, il volume affronta il tema della incessante trasformazione del diritto prendendo in considerazione l'apporto di diversi soggetti e poteri che operano all'interno e all'esterno di ciascuno Stato. Fra essi, un ruolo sempre più importante è rivestito dal potere giudiziario senza però dimenticare che le trasformazioni culturali e sociali possono avere un peso rilevante non solo sulle decisioni del potere legislativo ma anche su quelle del potere giudiziario. È tuttavia difficile capire se si realizzi una evoluzione o una involuzione e l'interrogativo kantiano conserva la sua attualità. Pertanto, nella consapevolezza della difficoltà della tematica, e anche della sua vastità, questo libro adotta una prospettiva specifica che pone al centro l'attività ermeneutica del potere giudiziario, da un lato, e quella dell'individuo, dall'altro. Intende così offrire un contributo alla comprensione dell'esperienza giuridica odierna delineando un percorso argomentativo che guarda al diritto che si trasforma nella società grazie all'interazione fra giuristi e non, fra giudici e dèmos, fra società civile e ordinamento giuridico. Queste interazioni si accompagnano a un divario, più o meno ampio a seconda dei casi, fra costituzione in senso formale e in senso materiale, fra legge scritta e diritto vivente, fra fattispecie concreta e fattispecie astratta: in ultima analisi e in senso più generale, fra la società e l'ordinamento che la regola. E, in altra prospettiva ancora, fra la legge e l'individuo.
L'inter-esse come «metaxú» e «práxis». Assonanze e dissonanze tra Simone Weil e Hannah Arendt
Graziella Di Salvatore
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2007
pagine: 227
Il volume nasce da una riflessione sul concetto di inter-esse, rivisitato nei suoi fondamenti originari ed inteso come "relazione tra l'uomo e il divino" e "relazione tra gli uomini", secondo l'interpretazione che di esso hanno dato Simone Weil e Hannah Arendt. Il fine è quello di svincolare tale concetto dall'interpretazione limitativa che la modernità gli ha attribuito, collegandolo esclusivamente all' ambito poietico e liberandolo da quello teoretico e pratico, ai quali, invece, le due scrittrici fanno riferimento. Attraverso l'individuazione comune della fondazione dell'interesse nel pensiero greco, platonico per la Weil e aristotelico per la Arendt, l'intento è quello di indicare alcune possibili "uscite di sicurezza" dal male e dalla necessità in cui una distorta interpretazione lo ha relegato nell'epoca contemporanea. Allo stesso tempo, vengono delineati i termini e le modalità di relazione del rapporto identità-alterità e, indirettamente, le tracce per una comparazione antropologico-filosofica tra le due scrittrici.
La forma e l'identità. Democrazia e costituzione in Hans Kelsen e Carl Schmitt
Marco Caserta
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2005
pagine: XVIII-166
Protagonisti del pensiero giuridico-politico del ventesimo secolo, Hans Kelsen e Carl Schmitt sono esponenti di due dottrine significativamente diverse. Il modello formale-procedurale di democrazia kelseniano, nonché la rispettiva lettura costituzionale, si differenziano dalla forte caratterizzazione sostanziale che Schmitt compie della forma di governo democratica e della sua costituzione, con una modalità ed intensità tali da spingere inevitabilmente il lettore a porli l'uno accanto all'altro per un confronto più approfondito. Ne scaturisce una lettura integrata di due visioni antitetiche, ma al tempo stesso complementari, i cui punti di forza e gli altrettanti limiti teoretici, aiutano a comprendere le complesse problematiche della democrazia.
La disobbedienza civile. Una risposta alla crisi della democrazia?
Teresa Serra
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2000
pagine: 200
Lo Stato e la sua immagine
Teresa Serra
Libro: Copertina morbida
editore: Giappichelli
anno edizione: 2005
pagine: 173
Ripensare lo stato comporta non solo la ricostruzione degli schemi argomentativi, delle metafore e dei valori che hanno consentito la rappresentazione della forma stato anche nella sua evoluzione, non solo lo studio dei singoli sistemi costituzionali, non solo una analisi della realtà stato, delle sue differenziazioni e delle realtà parallele, ma anche e soprattutto un attento sguardo ai nessi sociali che si vanno realizzando e che necessariamente sottendono le forme dell'organizzazione politica. In questa prospettiva occorre guardare ad una realtà che sembra oggi esprimere la possibilità di uno spazio pubblico extra o post-statuale creato da soggettività plurali che investono la realtà politica di istanze nuove.