I Libri di Emil: Retorica, argomentazione, linguistica
Nata per difendere. Manualetto di retorica
Bruno Capaci, Chiara Festa, Paola Licheri, Valentina Sgroi
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2022
pagine: 226
“Nata per difendere/Manualetto di retorica” è un libro dedicato, in particolare modo, al genere giudiziario e all’arte agonistica che si sviluppa nel discorso pubblico, nella competizione con un avversario reale, nella finalità di quella persuasione che produce consenso senza violenza. Secondo Socrate, la retorica è sempre politica, anzi, rappresenta un eidolon della politica (Gorgia: 462). Le connessioni tra la piazza e il tribunale sono vive fin dalla antichità: chiedere giustizia è forse uno dei più importanti atti politici della società, non di rado esercitato proprio nei confronti di chi ha governato la cosa pubblica. Rispettiamo Montesquieu e la separazione dei poteri (giudiziario, esecutivo e deliberativo), ma la storia ci ha insegnato con Socrate, Dante, Campanella, Giordano Bruno, Galileo, Guglielmo Piazza, il capitano Dreyfus e Enzo Tortora che la messa in stato di accusa spesso maschera, e nemmeno troppo bene, la volontà di perseguitare un nemico personale, del potere o della cultura dominante. Il volume si perfeziona in un manualetto di retorica, tratto dal volume “Trappole per topoi”, arricchito con ampliamenti relativi alle voci “ipotiposi” e “sinestesia”, per riprendere il dialogo costante tra antica e nuova retorica, senza dimenticare le escursioni nell’ambito letterario e i frequenti riferimenti alla dialogicità della vita quotidiana.
Parla la pubblicità
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2021
pagine: 176
Il volume raccoglie contributi sul discorso pubblicitario esaminato secondo un approccio linguistico-comunicativo e semiotico, rispettando quindi la peculiare natura segnica verbo-visiva propria dell'advertising. I saggi offrono un ventaglio di prospettive e di analisi e propongono un corpus significativo, senza mai trascurare la complessità delle diverse pratiche persuasive e manipolative pubblicitarie, spesso raffinate e strategicamente mirate al target group che i messaggi e le immagini intendono catturare. Partendo dal testo pionieristico di R. Barthes “Rhétorique de l'image” del 1964, considerato il fondamento degli studi sulla semiotica della pubblicità, e tenendo conto della rilevante incidenza sociale dell'advertising, vengono esaminate le forme di comunicazione della pubblicità dell'abbigliamento femminile dominanti nel corso degli anni. Sono pure sottoposti ad analisi semiotica alcuni spot corrispondenti a cinque modelli di auto monovolume specchio della rappresentazione valoriale della famiglia. Viene indagata anche la retorica di un genere particolare come quello del linguaggio pubblicitario del calcio carico di contenuti ideologici e viene inoltre dimostrata la potenzialità interlinguistica e cross-culturale dei testi pubblicitari nella didattica delle lingue straniere. Conclude questa sìlloge un'analisi dei tipi di citazione di famose locuzioni latine negli annunci, quali efficaci manifestazioni linguistiche della valenza intertestuale e della forza persuasiva delle sentenze antiche nel discorso pubblicitario.
Il silenzio di Ippocrate. Quello che il medico dice e non dice: bugie pietose e reticenze nella cura
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2021
pagine: 288
Questo libro descrive, racconta, analizza il dialogo medico paziente da una prospettiva molteplice e interdisciplinare. Nel suo farsi ha dovuto considerare un tragico ampliamento della prospettiva perché il dialogo medico-paziente è passato dal privato al pubblico. L'avvento sulla scena mondiale del Covid-2019 ha reso globale l'esigenza collettiva, oltre che individuale, di una risposta sulla salute. Dopo anni passati a parlare di malattie e contagi nei convegni, è successo di vivere una pandemia. Ci siamo così sentiti parte di una narrazione la cui drammaticità tende a riguardarci sempre più da vicino.
Dalle apparenze alle inferenze
Elena Musi
Libro: Copertina rigida
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2021
pagine: 384
"L'apparenza inganna", o meglio può ingannare o rivelare: nel continuo processo di conoscenza del mondo non possiamo prescindere dall'apparenza, poiché siamo costretti a basarci su ciò che si manifesta ai nostri occhi e alla nostra mente, ben consapevoli della sua possibile mancata corrispondenza con la realtà. Ed è proprio questo dubbio, l'aristotelico ????? (il 'verisimile'), il motore e lo scopo delle nostre disquisizioni. Questo saggio, navigando tra Semantica, Sintassi e Argomentazione, mostra come il modo in cui parliamo delle apparenze indichi come le costruiamo e le difendiamo. Attraverso un'analisi dei predicati sembrare e apparire nella lingua d'uso comune, è svelato il legame tra il microcosmo delle scelte lessicali e il macrocosmo dei ragionamenti complessi, offrendo nuovi argomenti per discernere il legame tra apparenze e inferenze.
Trappole per topoi. La retorica che non ti aspetti e le prove della persuasione
Bruno Capaci, Chiara Festa, Paola Licheri, Elvira Passaro
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2022
pagine: 208
La retorica subisce la diffamazione dell’espediente ovvero l’accusa di costituire una falsa apparenza. Ogni procedimento ad essa connesso si rivela come una finta, un mezzo architettato in vista di un fine, come le lacrime insincere o i complimenti eccessivi (Perelman, Olbrechts-Tyteca, 1958, trad. it.: p. 485). Paradossale ma vero, questa critica nasce da un argomento retorico di dissociazione, quello tra forma e fondamento, tra artificiale e naturale, verbale e reale (Ivi, 486). La visione della retorica come espediente è motivata dal fatto che talvolta sostenere un’opinione a bassa credibilità può urtare il senso di verità del giudice (genus admirabile) con una tesi logicamente assurda, o peggio, offendere il senso etico perché si pretende di difendere un criminale chiaramente colpevole o di sostenere una tesi schiettamente immorale (genus turpe). Tutto questo agevola l’opinione che la retorica sia solo un mezzo per avere ragione indipendentemente dalla giustizia della causa e che, in definitiva, faccia apparire persuasivo anche ciò che è delittuoso o moralmente insostenibile. D’altra parte, l’oratore si esercita nella difesa di opinioni di bassa credibilità per risultare più facilmente vincente nel patrocinio di quelle a media e alta credibilità.
Trappole per topoi. La retorica che non ti aspetti e le prove della persuasione
Bruno Capaci, Chiara Festa, Paola Licheri, Elvira Passaro
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2023
pagine: 376
La retorica subisce la diffamazione dell'espediente ovvero l'accusa di costituire una falsa apparenza. Ogni procedimento ad essa connesso si rivela come una finta, un mezzo architettato in vista di un fine, come le lacrime insincere o i complimenti eccessivi (Perelman, Olbrechts-Tyteca, 1958, trad. it.: p. 485). Paradossale ma vero, questa critica nasce da un argomento retorico di dissociazione, quello tra forma e fondamento, tra artificiale e naturale, verbale e reale (Ivi, 486). La visione della retorica come espediente è motivata dal fatto che talvolta sostenere un'opinione a bassa credibilità può urtare il senso di verità del giudice (genus admirabile) con una tesi logicamente assurda, o peggio, offendere il senso etico perché si pretende di difendere un criminale chiaramente colpevole o di sostenere una tesi schiettamente immorale (genus turpe). Tutto questo agevola l'opinione che la retorica sia solo un mezzo per avere ragione indipendentemente dalla giustizia della causa e che, in definitiva, faccia apparire persuasivo anche ciò che è delittuoso o moralmente insostenibile. D'altra parte, l'oratore si esercita nella difesa di opinioni di bassa credibilità per risultare più facilmente vincente nel patrocinio di quelle a media e alta credibilità. Prefazione di Jean Jacques Marchand. Postfazione di Luigi (Gigi) Spina.
Il discorso sulla lingua e il carattere nazionale nella Russia post-sovietica. Studi di linguoculturologia
Giorgia Pomarolli
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2023
pagine: 256
Negli anni Novanta del secolo scorso in ambito russo prende vita una disciplina ibrida nota con il nome di linguoculturologia. Riprendendo i principi del determinismo e della relatività linguistica, la linguoculturologia coniuga ricerca linguistica e studi di matrice culturale, con l’obiettivo di ricostruire il carattere di un popolo a partire della sua lingua. Tale disciplina, essendosi sviluppata in contesto russo, privilegia lo studio della lingua, del popolo e del carattere nazionale russi e coinvolge tanto gli studi teorici – particolarmente vivaci sono quelli dedicati all’immagine linguistica del mondo russa (russkaja jazykovaja kartina mira) – quanto gli studi d’impianto più applicativo e la produzione di manuali destinati all’apprendimento delle lingue straniere e della lingua russa LS in particolare. Questo libro offre ai lettori e studiosi italiani una panoramica puntuale dell’orizzonte epistemologico della linguoculturologia, inquadrandone i principali percorsi di indagine allo scopo di ricostruire, in chiave critica, gli aspetti e i motivi fondamentali del discorso sul carattere nazionale che viene condotto da circa trent’anni nel contesto dell’accademia russa.