Laterza: Biblioteca di cultura moderna
John Dewey. Scienza, prassi, democrazia
Mario Alcaro
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1997
pagine: 358
Eternità e tempo nell'opera storica
Giovanni Mari
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1997
pagine: 212
Il saggio analizza i concetti di "narrazione" e "spiegazione" nell'opera storica. Fare storia, interpretarla, costruirla, significa da una parte cercare le ragioni, dall'altra raccontarle. Questo studio vuole tenere insieme due approcci allo stesso problema diversi e spesso separati: quello filosofico (le filosofie ottocentesche della storia, Benjamin, Ricoeur) e quello storiografico (da Tucidide a Braudel, fino alle teorie anglosassoni contemporanee).
Il senso della vita. Natura, scienza ed etica nell'evoluzione mediante il caso
Giovanni F. Azzone
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1994
pagine: 196
Ornamento o nudità. Gli interni della casa in Francia (1918-1939)
Giovanni Fanelli, Roberto Gargiani
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1993
pagine: 272
Sentirsi esistere. Inconscio, coscienza, autocoscienza
Alfredo Paternoster, Massimo Marraffa
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 208
Lungi dall'essere trasparente a se stesso e pietra angolare della conoscenza della realtà, il soggetto è un fragile edificio, costituito di mattoni neurocognitivi e psicosociali che si caratterizza innanzitutto per la sua precarietà. Di qui la sua natura essenzialmente difensiva, il suo articolarsi in un insieme di manovre psicologiche che si sforzano di porre argine alla sua originaria fragilità. Con gli attrezzi forniti da una filosofia della mente innervata dalle scienze cognitive, gli autori sviluppano una critica della soggettività autocosciente, in cui l'io da dato primario diviene costruzione e i temi dell'inconscio, dell'autoinganno e dei meccanismi di difesa vengono letti in una luce nuova e più rigorosa.
L'anima e il corpo. Un'introduzione storica alla filosofia della mente
Sandro Nannini
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 271
La filosofia della mente è un ramo della filosofia analitica e post-analitica che dalla Gran Bretagna, gli Stati Uniti e l'Australia si è poi diffusa in tutto il mondo e in questi ultimi anni ha avuto una brusca impennata, soprattutto avendo stabilito relazioni importanti con le scienze cognitive. Sandro Nannini rivolge il suo studio sia allo studente che allo studioso specializzato, ricostruisce accuratamente l'intreccio che negli ultimi quarant'anni si è andato instaurando fra le teorie sull'anima, la mente o lo spirito della tradizione filosofica e gli studi sull'intelligenza naturale e artificiale condotti dagli scienziati cognitivi. Il lettore troverà una sintesi delle principali concezioni filosofiche sull'anima, la mente, l'io e lo spirito dall'antichità ai giorni nostri. Particolare attenzione è stata rivolta alle teorie che i filosofi hanno sostenuto riguardo al rapporto dell'anima con il corpo, nella convinzione che, nella maggior parte dei casi, è la natura attribuita a questo rapporto che rivela la concezione che si ha dell'anima stessa. Nella nuova edizione una particolare attenzione è rivolta a come le scienze cognitive e le neuroscienze stanno cambiando l'immagine che l'essere umano ha di se stesso.
Empatia. Storia di un'idea da Platone al postumano
Andrea Pinotti
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 207
"Mettiti nei miei panni!". Quante volte ce lo siamo sentito dire; quante volte noi stessi lo abbiamo preteso dagli altri. Quante volte ci è sembrato di riuscirci; quante volte abbiamo dovuto riconoscere che non ce la si fa. 'Empatia' è una parola per questo sforzo, per questo desiderio, per questo bisogno. Una parola che da nome a un problema: come faccio a sentire quel che senti tu? Come posso immedesimarmi, io che non sono te, nei tuoi vissuti, nella tua vita? È possibile che io vi riesca, e che mi apra così all'altro, che a sua volta si apre a me? O sono invece destinato a rimanere rinchiuso in me stesso come in una bolla impermeabile? Questo libro racconta la storia, complessa e affascinante, di una questione che ricorre in campi disciplinari differenti: dalla filosofia alla psicologia e alla psicoanalisi, dall'antropologia alla storiografia, dall'estetica all'etica, dagli studi culturali e di genere alle neuroscienze. Andrea Pinotti, con un linguaggio accessibile al lettore non specialista, stila una mappa esaustiva dei territori del sapere in cui è implicato il problema della relazione con l'altro da sé. Relazione che non riguarda solo gli esseri umani ma anche il mondo degli animali e delle cose: che non sono mai cose e basta, ma hanno un carattere, un'anima propria, che entra in consonanza o dissonanza con noi. Stare dunque insieme con gli altri e con le cose: questo libro non ci insegna come dobbiamo farlo, ma ci aiuta a comprendere come lo facciamo.
Eugenio Garin. Un intellettuale nel Novecento
Michele Ciliberto
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 161
"Eugenio Garin oggi deve essere considerato, oltre che come un classico della storiografia, come un testimone, e una 'fonte', di un'epoca che va riconsiderata in termini nuovi, al di là delle prospettive illuminate nei suoi stessi lavori". Michele Ciliberto - che ne è stato prima allievo e assistente, poi successore all'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento e alla Scuola Normale Superiore di Pisa - delinea un profilo originale di Garin intrecciando tematiche filosofiche con aspetti della sua personalità. In particolar modo si sofferma sull'interpretazione del Rinascimento, la posizione nei confronti delle grandi correnti filosofiche e politiche del Novecento e la sua vocazione di maestro. L'itinerario intellettuale di Garin emerge così in tutta la sua complessità, dalla philosophie de l'esprit giovanile al rapporto con Gramsci, fino ai lavori degli ultimi anni in cui dominano motivi di tipo nichilistico. In queste pagine, Michele Ciliberto ha scelto di valorizzare in primo luogo i testi di Garin meno noti, se non addirittura usciti dalla circolazione, come è avvenuto alla gran parte dei lavori pubblicati dalla seconda metà degli anni Trenta fino alla seconda metà degli anni Quaranta. Ciliberto indaga l'opera gariniana anche alla luce di nuovi materiali depositati nell'Archivio Garin della Scuola Normale Superiore di Pisa, dove sono raccolti circa 20mila fra lettere e documenti dagli anni '30 fino agli inizi del 2000.
I viaggi nel tempo. Una guida filosofica
Giuliano Torrengo
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: VIII-177
Cosa accadrebbe se avessimo a disposizione una macchina del tempo e potessimo raggiungere il passato e il futuro come raggiungiamo posti lontani salendo su un treno o un aeroplano? Molte conseguenze di una simile ipotesi sembrano difficili da accettare stando al nostro modo ordinario di pensare. Supponiamo di tornare al tempo di Shakespeare, e di consegnarli una copia di "Romeo e Giulietta" prima che la scriva. Ci troveremmo con una situazione davvero bizzarra: Shakespeare non è l'autore di "Romeo e Giulietta", perché lo ha copiato da noi, ma nemmeno noi lo siamo, perché lo abbiamo copiato da lui! Dal momento che i viaggi nel tempo sollevano un tale vespaio di obiezioni, non faremmo forse meglio a rinunciare all'idea che essi siano logicamente possibili? Giuliano Torrengo avanza l'ipotesi che si debba resistere alla tentazione di 'risolvere' i grattacapi filosofici che i viaggi nel tempo fanno nascere semplicemente negando la loro possibilità e per due motivi. In primo luogo perché la fisica contemporanea non esclude la possibilità di catene causali che seguano ordini temporali inversi; in secondo luogo perché esistono nella letteratura filosofica soluzioni articolate e interessanti dei paradossi dei viaggi nel tempo, che difendono l'idea che viaggiare nel tempo e avere un'influenza sul passato sia compatibile con l'inalterabilità della catena degli eventi storici.
L'immaginazione intermediale. Perlustrare, rifigurare, testimoniare il mondo visibile
Pietro Montani
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2010
pagine: 81
Le immagini diffuse dai media elettronici - televisione e rete - tendono a produrre una sempre più forte indistinzione tra documento e simulazione. Ma anche le nuove tecnologie, di cui ormai ciascuno di noi è diventato un utente più o meno esperto (si pensi a programmi come Photoshop), ci inducono a rimodellare arbitrariamente la realtà e a manipolare a piacere i nostri archivi personali (per esempio cancellando o inserendo una persona in una foto). Il rapporto tra le immagini prodotte tecnicamente e la realtà si sta dunque modificando in modo considerevole. Non tanto nel senso che il mondo reale è progressivamente sostituito da un mondo simulato, quanto nel senso, più inquietante, che il riferimento delle immagini al mondo reale si realizza con un crescente disinteresse per la loro veridicità e con una crescente indifferenza nei confronti della loro capacità di rendere testimonianza. Fra chi sostiene "che ci sia una presa diretta sul mondo e chi ritiene che il mondo reale sia ormai totalmente sostituito da quello simulato", Pietro Montani propone un confronto tra i diversi formati tecnici dell'immagine e i differenti linguaggi: solo così è possibile rendere giustizia al mondo reale e alla testimonianza veridica dei fatti. A dimostrazione della sua ipotesi Pietro Montani esamina diversi film tra cui La Valle di Elah, Avatar, Matrix, ma anche Buongiorno notte, che testimoniano i processi di costruzione tecnologica dell'immagine.
Atmosferologia. Estetica degli spazi emozionali
Tonino Griffero
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2010
pagine: 181
L'estetica dovrebbe tornare al suo significato originario di teoria della conoscenza sensibile, che riguarda la qualità della nostra percezione e, quindi, la nostra vita quotidiana. Più che una teoria del giudizio sull'arte, per Tonino Griffero la nuova estetica sarà una indagine sulla 'prima impressione' che si ha del mondo esterno. Da qui ne discende la descrizione fenomenologica delle 'atmosfere', ossia di quelle qualità emotive irradiate dagli ambienti e dalle cose. Con 'atmosfera' finora ci si è riferiti soltanto, e in modo vago, alla qualità di un incontro tra persone, alla situazione o al 'clima' politico, all'aria che si respira in un certo ambiente architettonico, interno o esterno, all'aspetto caratteristico di un paesaggio, alla tonalità emotiva associata a un messaggio pubblicitario o evocata da una messa in scena teatrale o da un film ecc. Una filosofia delle atmosfere intende invece dare sistematicità a questa variopinta semantica 'meteorologica', anche per capire l'azione esercitata dalle atmosfere sulla nostra affettività e sulla connessa dinamica corporea, sul nostro stato d'animo e, di conseguenza, sui nostri comportamenti e valutazioni, più di quanto siamo di solito disposti ad ammettere, fornendo così l'occasione per lo sviluppo di un inedito e fecondo campo d'indagine multidisciplinare.

