Lavinia Dickinson: FICTION / Generale
Cenere sulle ciglia
Daniela Malini
Libro: Copertina morbida
editore: Lavinia Dickinson
anno edizione: 2020
pagine: 58
Questa raccolta di poesie non ci parla di dolore e angoscia né di fede o speranza, ma della necessità del vivere. Una necessità irrefrenabile e potente: la stessa che anima il filo d'erba che spunta nell'arido asfalto. La stessa che possiede le radici di un cespuglio, le rende incapaci di accettare la prigionia nella roccia e le fa crescere, senza curarsi dell'impossibile, finché spezzano la materia che le opprime e affondano ancora nella viva terra. È poesia che ha il suo sigillo nell'impermanenza, nell'inafferrabilità di momenti e cose, nell'inesistenza di un luogo fisico o spirituale che sia fermo e immutabile. È poesia che suscita emozioni profonde nel lettore, risvegliato da polveri d'anima che cadono sulle sue ciglia, invitandolo non al pianto, ma alla piena e consapevole accettazione del dono della vita.
A rigor di stelle
Brigida Elisa Amadori
Libro: Copertina morbida
editore: Lavinia Dickinson
anno edizione: 2020
pagine: 82
"Figlia d'arte, Elisa Amadori Brigida è una poetessa in ogni istante della sua vita: non solo quando scrive, ma anche quando osserva il mondo intorno a sé o contempla la propria interiorità. È difficile, oggi, imbattersi in una poesia così sorprendente e vitale, capace di raggiungere il proscenio dell'inconscio e gli spazi dell'anima, dove la parola si traduce in radiazione. 'A rigor di stelle' va oltre lo strumento della logica e si avvale di quello alato dell'intuizione. Il mito è onnipresente nei versi di Elisa, dove ogni accadimento è vibrazione e contemporaneamente simbolo. Sono versi che parlano al mondo con un linguaggio carico di silenzio e musica, di affanni e respiri, di ombre e radiazioni". (Dalla prefazione di Roberto Malini)
Il giardino dei poeti quantici
Roberto Malini
Libro: Copertina morbida
editore: Lavinia Dickinson
anno edizione: 2020
pagine: 64
Nella nuova raccolta di poesie di Roberto Malini, preceduta da una nota-koan del celebre fisico teorico americano Lee Smolin, il linguaggio oltrepassa le barriere dimensionali e temporali, per viaggiare attraverso spazi che si aprono e si chiudono, si estendono e si contraggono dietro l'impulso di quel principio cosmico che Max Planck, l'inventore della teoria dei quanti, definì quale "matrice di tutta la materia". Un principio che immagina, crea e guida l'universo attraverso una coscienza fisica che all'osservatore razionale appare una grande macchina tanto perfetta quanto insondabile nei suoi meravigliosi meccanismi, mentre al poeta si mostra simile a una danza di luce così abbagliante da scuotere - e forse risvegliare - la mente e l'anima. Grazie all'occhio turchese / l'universo a metà esce dalle lamiere / portando caravelle portoghesi.

