Libri di A. L. Callow
Fedeltà e tradimento
Chaim Grade
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 220
"Fedeltà e tradimento" comprende due racconti accomunati dallo stesso tema e percorsi dalla medesima tensione: il conflitto tra sacro e profano, tra tradizione e modernità, tra visione religiosa e visione laica del mondo. Nel "Giuramento" la devozione di rabbi Avraham Abba Zelikman e la rettitudine di Bat Sheva - figura femminile indimenticabile - si scontrano con la voglia di ribellione di Gavriel e Asne Rapoport, due giovani irrequieti che il padre avrebbe voluto, in punto di morte, legare saldamente all'ebraismo più ortodosso.In "La mia contesa con Hersh Rasseyner", la stessa intensità lacerante torna, più intima e profonda, ad animare l'incontro tra un intellettuale ebreo, conquistato dalla cultura europea e divenuto scrittore di «testi da miscredente in rima», e l'amiconemico di una vita, reb Hersh, pio e intransigente studioso di Torà. Proprio in questo contrasto tra due diversi tipi di conoscenza, tra due diversi modi di vivere l'ebraismo, sta tutta la ricchezza e la dinamicità dei racconti di Grade. Che sia in uno shtetl lituano, dove è ambientato "Il giuramento", o nella cosmopolita Parigi del dopoguerra, come nel secondo racconto, le domande sembrano essere sempre le stesse: bisogna essere rispettosi custodi della Legge, del sapere che giunge a noi dal passato, o possiamo permetterci il lusso di trasgredire e riscrivere così il nostro destino? E, alla fine, quale decisione avrà il prezzo più alto? La fedeltà o il tradimento?
Storie di uomini e animali
Shalom Aleichem
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2007
pagine: 109
Polli in rivolta contro un intollerabile rito di espiazione, un cane docile e malmenato in fuga dalla ferocia dei suoi simili e degli uomini, un ronzino stremato da una vita di fatiche e bastonate: ecco i protagonisti di queste taglienti storie ambientate negli shtetl dell'Europa orientale. Ma protagonisti sono anche gli uomini che, nell'ansia di celebrare le loro feste, di vivere e di dimenticare, non sanno vedere le sofferenze degli animali, e tanto meno attenersi al precetto talmudico che impone "pietà per gli esseri viventi". Non sorprende allora che il bambino angustiato per la sorte di una carpa ("Non dice forse il rebe che tutte le creature sono care al Signore?") si senta dare dell'idiota dalla madre -e che questa, vedendolo poi piangere (per la piccola Perele, uccisa durante un pogrom), pensi semplicemente che gli è andato del rafano negli occhi. È un bestiario paradossale, quello creato da Shalom Aleichem, un mondo alla rovescia dove gli animali minano antiche usanze e sovvertono l'ordine naturale delle cose - un mondo còlto con lo sguardo impietoso ma partecipe che ben conoscono quanti hanno già amato gli stralunati personaggi di "Un consiglio avveduto" e gli amori tenaci e impossibili del "Cantico dei Cantici".
Yossl Rakover si rivolge a Dio
Zvi Kolitz
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1997
pagine: 92
Nel settembre 1946 una rivista di Buenos Aires in lingua yiddish pubblicava questo libro presentandolo come l'ultimo messaggio scritto da un combattente del ghetto di Varsavia mentre il cerchio della morte si stringeva intorno a lui. Pochi conoscevano allora con precisione la storia della rivolta ebraica a Varsavia e della atroce tragedia che con essa si consumò, ma subito il testo dell'ignoto combattente, che, simile a un nuovo Giobbe, chiama in causa il Signore e il suo silenzio di fronte al trionfo dell'orrore, cominciò una lunga e singolare peregrinazione per il mondo, giungendo in Israele e in Germania. Quando il vero autore si fece vivo presentandosi come ebreo lituano emigrato in Palestina allo scoppio della guerra, iniziarono grandi dispute.
Una storia comune
Shemuel Y. Agnon
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2002
pagine: 293
"Guai a un mondo in cui le creature vanno dietro al proprio cuore" dice la madre del protagonista di questo romanzo, ed è chiaro che il matrimonio cui destina suo figlio non sarà esattamente un gesto di ossequio nei confronti di una passione soverchiante. D'altronde, a Szybusz, shetl galiziano votato al commercio e al culto della prosperità economica, sarebbe stupefacente il contrario. Poi però non si può pretendere che il marito si accenda di passione per la moglie, né che nelle sue passeggiate solitarie stia lontano dalla casa della donna di cui da sempre è innamorato. Né si può evitare che il primogenito nasca come avvolto da una pellicola di indifferenza.
Cantico dei Cantici. Un amore di gioventù in quattro parti
Shalom Aleichem
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2004
pagine: 112
È attraverso le parole del "Cantico dei Cantici" che Shimek ha sempre pensato a Buzi, la nipote quasi coetanea che è stata accolta in casa dopo la morte del padre. Shimek e Buzi sono cresciuti insieme, insieme sono andati al tempio per la celebrazione delle cerimonie rituali e insieme hanno fatto lunghissime passeggiate in cui, nascondendo a Buzi la sua passione, Shimek le ha raccontato storie meravigliose. Partito per la grande città Shimek torna per scoprire che Buzi sta per sposare un altro e che non gli potrà mai appartenere. A Shimek non resta che ricominciare a raccontare la storia dall'inizio. L'evocazione di questo amore, unisce in una sola, brevissima vicenda, la felicità più acuta e il senso di una perdita inguaribile.
Devo raccontare. Diario 1941-1945
Masha Rolnikaite
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2005
pagine: 284
Il diario di Masha Rolnikaite, cominciato nel 1941, è stato scritto su fogli occasionali, poi a mente, poi sulla iuta strappata ai sacchi di cemento, quindi copiato su minuscoli striscioline nascoste in una bottiglia, e infine trasferito - nella primavera del 1945, di getto - sulla carta. All'inizio Masha è una ragazzina di tredici anni che assiste allo smantellamento della Vilna ebraica (la Gerusalemme d'Europa), e annota tutto, fino a quando la madre, troppo preoccupata delle possibili conseguenze, glielo vieta. Ma Masha sembra non poter smettere di osservare, e di raccontare. Pubblicato per la prima volta nel 1963 nella traduzione lituana procurata dalla stessa autrice, il diario apparve in versione integrale solo nel 2002 in lingua tedesca.
La leggenda dello scriba e altri racconti
Shemuel Y. Agnon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2009
pagine: 154
Quando, nel 1918, Scholem lesse la traduzione tedesca della "Leggenda dello scriba" a Walter Benjamin, questi rimase "profondamente colpito" dalla qualità visionaria di un autore che quelle pagine gli rivelavano, e il cui nome sarebbe tornato spesso nelle lettere all'amico degli anni successivi allorché Agnon si andò affermando come il più grande e il più fecondo narratore di lingua ebraica. Qui il lettore troverà riuniti alcuni dei racconti più celebri di Agnon: e, come accadde a Benjamin, non potrà che rimanere incantato da queste narrazioni che assumono a volte il tono della fiaba, a volte l'andamento formulare della scrittura biblica. E che gli faranno scoprire personaggi che entrano prepotentemente nell'immaginario. Agnon domina un mondo di storie tanto ricco "che non basterebbero" scrive "trenta risme di carta" per raccontarle tutte, ma le riduce all'essenziale e, con la sua prosa soavemente ironica, intessuta di sottili reminiscenze talmudiche, fa sorgere sotto i nostri occhi un mondo quasi magico, in cui si muovono straccioni e santi, spose malinconiche e cabbalisti, ma anche una capra capace di condurci nel Giardino di Eden.
Buon anno!
Shalom Aleichem
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 96
I racconti brevi di Sholem Aleichem, considerato il padre fondatore della letteratura yiddish, dischiudono un universo affascinante e ricchissimo in cui trovano spazio rabbini, orologi rotti e lezioni di violino, e in cui i riti religiosi e le tradizioni familiari costituiscono il telaio sul quale ogni storia sviluppa la propria trama. Grazie a una formidabile galleria di personaggi e di caratteri riprende vita la dimensione quotidiana di un mondo ormai perduto, che l'autore rievoca con vivido realismo, calda umanità e magistrale ironia. In questo volume, a cura di Franco Bezza, Haim Burstin e Anna Linda Callow, sono raccolti quattro indimenticabili racconti scritti tra il 1900 e il 1915: "Buon anno!", "Il piccolo «tallet»", "La pendola e Il violino".
Giornate tranquille
Lizzie Doron
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2010
pagine: 169
Il salone di parrucchiere di Zaytshik è il punto di ritrovo di un piccolo quartiere di Tel Aviv, non solo per la vedova Leale, la manicure che ama Zaytshik, ma anche per i suoi vicini, quasi tutti sopravvissuti alla Shoah. È qui che dopo anni di silenzio cominciano timidamente a raccontare la loro storia. Anche in questo suo nuovo romanzo, premiato da Vad Uashem con il premio Buchman, Lizzie Doron ci parla con lieve umorismo e calda compassione di un dolore che non può passare, della ricerca di un po' di felicità, del tenace aggrapparsi a una vita che a molti non sembra più degna di essere vissuta.
Narrativa ebraica moderna. Una letteratura nonostante tutto
Gershon Shaked
Libro
editore: TS - Terra Santa
anno edizione: 2011
pagine: 372
Sono ormai molti gli autori israeliani tradotti anche in Italia, da Grossman ad Amos Oz, a Yehoshua. Ma sinora mancava un'opera che li inserisse nel più ampio e articolato panorama della letteratura ebraica, con i suoi tremila anni di storia. Il presente volume, sintesi di una monumentale opera in cinque tomi, colma una grande lacuna e permette di seguire più da vicino gli sviluppi più recenti (dalla fine del XIX secolo) della narrativa ebraica moderna e della grande sfida che ha rappresentato la rinascita della lingua ebraica. Un'opera per appassionati e curiosi di letteratura. Ma anche per chi vuol conoscere da un diverso punto di vista le vicende del popolo ebraico durante e dopo la seconda guerra mondiale. Con una prefazione di Maria Luisa Mayer Modena.
Salta, corri, canta!
Lizzie Doron
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2012
pagine: 169
Tel Aviv, fine anni '50. I reduci dai campi di sterminio costruiscono coraggiosamente nuove famiglie, mettono ancora una volta al mondo bambini ebrei. E pensano di proteggerli nascondendo loro con il silenzio le atrocità vissute. Anche la piccola Aliza (Lizzie) appartiene a questa generazione nata dopo la guerra e cresciuta tra i fantasmi di un passato rimosso. Ma il mistero più grande riguarda il suo presente: "Dov'è mio padre? Chi è mio padre?" sono le domande che pone continuamente, a cui fa eco solo il mutismo della madre. Attraversare quel deserto, ascoltare il non detto, scandagliare la propria memoria: questo è l'arduo percorso che Aliza affronterà da adulta per dare risposta a quelle domande. In un crescendo di emozioni e di scoperte, con l'acume e la perseveranza di un detective, cercherà una spiegazione al silenzio ostinato della madre e alla complicità di tutti gli altri. Saranno le amiche d'infanzia, come lei cresciute all'ombra della Shoah, a fornirle il filo di Arianna che la porterà finalmente a sapere.
L'inizio di qualcosa di bello
Lizzie Doron
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2014
pagine: 244
Fuggire non serve quando non puoi dimenticare. E così Gadi e Hezi continuano ad amare Amalia la ribelle, indomabile da bambina come da adulta, testarda e sarcastica fino all'eccesso, l'unica ad essere rimasta nel quartiere che li ha uisti crescere, quel quartiere abitato da sopravvissuti alla Shoah come i loro genitori, luogo di nostalgie, sofferenze rimosse e timorose speranze. Ora sono lontani e realizzati nel loro lavoro, ma anche a New York e Parigi il passato - intreccio di verità negate e questioni irrisolte - impedisce che la loro esperienza di felicità si avveri nel presente. In questo suo quinto libro Lizzie Doron costruisce un romanzo intenso e profondo che ruota attorno a un triangolo amoroso irrealizzabile in cui memoria, amore e psiche si mescolano senza possibilità di amalgamarsi.