Libri di A. Stocchi
Stacco tutto! Il mio sfogo-libro creativo per disconnettermi da tutto e ritrovare la serenità
Virginie Guyard
Libro: Copertina morbida
editore: L'Airone Editrice Roma
anno edizione: 2016
pagine: 190
Uno sfogo-libro creativo per amarci come siamo.
L'ultimo guardiano di Ellis Island
Gaëlle Josse
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2015
pagine: 187
3 novembre 1954: John Mitchell, direttore del Centro d'Immigrazione di Ellis Island - nei primi decenni del Novecento luogo di approdo per milioni di immigrati arrivati da tutta l'Europa, compresa l'Italia - è rimasto solo nei grandi ambienti della struttura ormai deserta: tra pochi giorni il centro verrà definitivamente chiuso, non resta che attendere l'imminente arrivo dei funzionari dell'Ufficio immigrazione. In quel poco tempo rimasto, Mitchell mette su carta i ricordi di quasi cinquant'anni trascorsi sull'isola: le migliaia e migliaia di uomini, donne e bambini venuti dal mare, pieni di paura e di speranza, tutta la loro magra vita in un fardello stretto con lo spago, ma anche la moglie Liz, morta troppo presto, e Nella Casarini, la giovane emigrante sarda che lo ha fatto dubitare delle sue certezze e ha messo a dura prova la sua dirittura morale. Oggi, nel tempo di nuovi e sempre più drammatici esodi di massa, di una geografia umana che ovunque nel mondo deve riaggiornare di continuo i propri confini, il romanzo straordinariamente attuale di Gaëlle Josse ci riporta alla memoria l'epoca in cui anche noi italiani eravamo "quelli venuti dal mare"... La grande Storia, il Sogno americano infiammato dalla fiaccola di Miss Liberty rivive qui attraverso i ricordi e i rimpianti di un'anima solitaria in preda ai suoi fantasmi. E John Mitchell appare non solo come l'ultimo custode di Ellis Island, ma anche come il suo ultimo prigioniero.
La pista Pasolini
Pierre Adrian
Libro: Copertina morbida
editore: ED-Enrico Damiani Editore
anno edizione: 2017
pagine: 165
Un francese di 23 anni viene in Italia per un pellegrinaggio - "suole di vento", come si disse di Rimbaud (anche se usa il treno e l'auto) -, sulle tracce dell'amato Pasolini, per cercare un "contatto carnale" con lui. Si identifica in modo viscerale con le sue vicende, con la sua opera, con la sua tormentata biografia, perfino con la sua voce vibrante di "profonda generosità". Visita i luoghi pasoliniani, tra il "corpo nudo" del Friuli in inverno e Roma, piena di vento e aranci (dove a San Lorenzo ritrova nelle scritte murali e tra la gente uno spirito "militante"), si mette a parlare con i suoi amici e i suoi ex collaboratori, a frequentare gli stessi bar e ristoranti, a scoprire il magistero di Gramsci (da Pasolini celebrato e oggi dimenticato), spinto dal desiderio di toccare lo scrittore da vicino, di afferrare il mistero della sua poesia e del suo amore scandaloso, contraddittorio per la vita. Ne nasce un memoir, un reportage dell'anima intrecciato con le parole stesse di Pasolini, il racconto poetico e personalissimo di un adolescente che riconosce in Pasolini un maestro, e cioè l'intellettuale che gli ha insegnato sia a sconsacrare i luoghi comuni del conformismo benpensante sia a custodire la sacralità e i sentimenti.
Leone ardente o la confessione di Leonardo da Vinci
Christian Combaz
Libro: Copertina morbida
editore: Casini
anno edizione: 2006
pagine: 255
Castello di Amboise. Leonardo da Vinci è disteso sul letto di morte. Delira, confessa. Segreti, visioni, ricordi. Accanto a lui, Francesco Melzi, l'ultimo giovane compagno di una vita geniale e sregolata. Ma è Salai che Leonardo vorrebbe al suo capezzale, l'allievo prediletto, il traditore. La fuga delle idee e della vita; frammenti di tempo contato raccolgono realtà e illusione, le intrecciano all'ultimo respiro di morte. L'accusa di sodomia, l'arresto e il carcere da giovanissimo, la ricerca disperata dell'affetto paterno, l'incapacità di comunicare con la madre, l'orgoglio, la pessima reputazione, il disprezzo di Michelangelo, l'invidia per il giovane Raffaello. Il Leone ardente ritratto nei Taccuini, s'arrende di fronte al corso delle cose.
Jean S.
Alain Absire
Libro: Copertina morbida
editore: Casini
anno edizione: 2005
pagine: 432
L'8 settembre 1979 a Parigi, due motociclisti trovano il corpo di Jean Seberg avvolto in un plaid all'interno di un'automobile. La bella Patricia di "Fino all'ultimo respiro" è morta da dieci giorni. Venticinque anni dopo, Alain Absire, che ha conosciuto l'attrice negli ultimi anni della sua vita, scrive il romanzo tragico della musa ispiratrice della nouvelle vague, protagonista di trentotto film tra il 1957 e il 1979, accanto a personaggi del calibro di Jean-Paul Belmondo, Sean Connery e Clint Eastwood, amica dei fratelli Kennedy e di André Malraux.