Libri di Alberto Gajano
Dialettica della merce. Introduzione allo studio di «Per la critica dell'economia politica» di Marx
Alberto Gajano
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2019
pagine: 160
Il volume propone un’analisi del primo capitolo, dedicato alla merce, di "Per la critica dell’economia politica", opera che rappresenta il primo tentativo marxiano di esposizione scientifica delle categorie della critica dell’economia politica secondo il metodo elaborato nei Grundrisse. Nell'esposizione della categoria della merce il momento analitico muove dalle forme fenomeniche per introdurre, come presupposto esplicativo strutturale, una determinata divisione del lavoro. Il momento genetico del metodo consente di spiegare, dai punti di vista sistematico e storico, le forme della merce e del denaro come si sviluppano necessariamente dalla struttura esplicativa e dalle sue contraddizioni. La dialettica della merce costituisce, per tanti aspetti, una valida introduzione allo studio di "Per la critica dell’economia politica", immettendosi nel vivo del dibattito sulla centralità che i Lineamenti fondamentali assumono per la comprensione del pensiero di Marx. Interviene Roberto Finelli con la sua postfazione dal titolo: "Il peso storico di un’astrazione: tra logica e realtà".
«Strano e fatale mito». Il Cigno di Baudelaire a fronte della tradizione platonica
Alberto Gajano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2015
pagine: 94
La ricerca di una filosofia che al fine di migliorare la vita umana voglia intendere le diverse forme del sapere e la complessità dei fili che legano i destini individuali alle vicende della storia ha portato l'autore al Cigno, al pensiero che il poeta rivolge a "chi ha perduto ciò che mai più si trova, mai più!". Dall'analisi emerge un rapporto significativo con la tradizione platonica: se vi è opposizione fra l'alto concetto che Baudelaire aveva della poesia e la critica di Platone ai poeti, se egli è critico del platonismo del suo secolo e implicita è la polemica con il platonismo nella figura del cigno, tuttavia in rapporto con la tradizione platonica, certo non solo con essa, ma pure con essa, il poeta ha sviluppato la propria concezione della "condizione generatrice delle opere d'arte, ossia l'amore esclusivo del Bello", per la quale "il principio della poesia è, rigorosamente e semplicemente, l'aspirazione umana a una Bellezza superiore".