Libri di Alberto Pasi
Cinquantini... due ruote in libertà
Alberto Pasi, Vittorio Crippa
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Nada Editore
anno edizione: 2024
pagine: 168
Il fenomeno dei 50 cc raccontato attraverso i modelli più iconici che hanno caratterizzato la “golden era”, quel magico periodo che va dal 1965 al 1980. Le nuove regole introdotte dal Codice della strada del 1959 avevano aperto la strada al loro straordinario successo: guida a quattordici anni senza patente, targa e assicurazione. In cambio, potenza di 1,5 CV e velocità di 40 km/h, limiti facilmente superabili con semplici modifiche. Il mercato si mosse quasi subito allargando i propri orizzonti: non solo veicoli utilitari, ma modelli più sofisticati, capaci di far breccia nel cuore dei più giovani. Moto vere e proprie, con cambio a pedale, da strada o da fuoristrada, che ti facevano sentire grande, ideali per divertirsi, per sentirsi più liberi in un mondo che stava rapidamente cambiando. E per tanti, primo passo verso la motocicletta vera e propria. Da allora e sino al 1980 – ultimo glorioso anno prima della crisi – molte storiche aziende sono state protagoniste e molte altre sono nate proponendo uno sterminato numero di modelli, molti dei quali accattivanti per stile e contenuti. Questo libro è un omaggio a quei “motorini” che fecero sognare e resero felici migliaia di ragazzini. Un'epoca indimenticabile che ancor oggi fa battere il cuore.
Moto Guzzi Le Mans 850-1000
Antonio Cannizzaro, Alberto Pasi
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Nada Editore
anno edizione: 2021
pagine: 128
Nata alla metà degli anni Settanta come evoluzione della V7 Sport, la 850 Le Mans è uno dei modelli più famosi della Moto Guzzi. Le vicende del suo sviluppo sono legate a doppio filo con le ultime esperienze della squadra corse della Casa. Le soluzioni ideate per affrontare le gare di durata sono infatti riversate in questo modello proposto come moto di serie “pronto corsa”. L’immediato successo di pubblico, che apprezza le performance di questa bicilindrica, consacra la 850 Le Mans come la miglior sportiva “made in Italy” del periodo, regalandole inoltre una carriera piuttosto lunga che si concluderà con la discussa versione di 1000 cc, tanto godibile nel motore quanto deludente nella ciclistica. Un finale di carriera sotto tono che nulla toglie al prestigio complessivo di questo modello, ancora oggi considerato un mito per gli appassionati della sportiva all’italiana sparsi in tutto il mondo. Questo perché la Le Mans è un raro connubio fra prestazioni, versatilità e robustezza meccanica, tanto che una gran parte degli esemplari costruiti dal 1976 al 1993, dopo aver percorso chilometraggi da gran tourer, è tuttora in circolazione.