Libri di Alberto Violante
Perché le città americane non bruciano?
Michael Katz
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 248
Agosto 2005. In seguito a una disputa su cinque dollari, Herbet Manes pugnala a morte Robert Monroe, detto Shorty, in un quartiere impoverito e abbandonato a se stesso di Filadelfia Nord. A questo omicidio, ignorato dalla stampa, è ispirata l'analisi di Michael Katz sulle cause economiche, storiche e sociali della marginalizzazione e della povertà che hanno afflitto l'esistenza afroamericana nei centri delle città statunitensi. Gli studi urbani offrono un nuovo spunto per riflettere su come le città americane abbiano evitato la violenza delle sommosse, indirizzando il malcontento verso gli stessi componenti della sottoclasse nera in una sorta di guerra tra poveri senza vincitori né vinti. Prefazione di Alberto Violante.
La metropoli spezzata. Sviluppo urbano di una città mediterranea
Alberto Violante
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 176
pubblica dopo alcuni anni di silenzio. Gli aggettivi: globale, creativa, innovativa si sono sprecati nel sostituire i vecchi epiteti di parassitaria, sprecona, arretrata. È possibile sottrarsi al rumore della propaganda per tracciare la direzione del mutamento di Roma? È possibile farne un caso urbano che si confronta col panorama del cambiamento globale senza perdere la sua specificità? Riprendere il filo dell'analisi lì dove si era interrotto è il proposito che il libro si pone. Per capire come sia possibile la trasformazione da "Capitale infetta" a metafora del successo urbano, e se questo successo non nasconda comunque dietro di sé la versione romana della crisi che attanaglia il paese. Questo volume tenta di costruire Roma come caso di città mediterranea utilizzando sociologicamente i contributi acquisiti di storia urbana, urbanistica, ecc., ed unendoli all'analisi dei dati secondari per arrivare ad un utile approccio di sociologia urbana che si confronti con tre fratture. La prima è quella fra Roma e la sua provincia, che comincia a funzionare da periferia. La seconda è quella fra le varie periferie di Roma, con percorsi e destini diversi tra loro. La terza, quella che le sintetizza tutte, è quella tra centro e periferia. Il risultato è che la crescita di Roma è diversa nella continuità e assume un altro significato, perché nuovo è il contesto in cui avviene.