Libri di Alfio Krancic
Racconti pandemoniaci
Alfio Krancic
Libro: Libro in brossura
editore: La Vela (Viareggio)
anno edizione: 2025
pagine: 94
In questi racconti Alfio Krancic, maestro della matita, dimostra di saperci fare anche con la penna. Le sue storie, permeate da un’ironia pungente e a tratti dissacrante rispetto alla nuova religione civile del politicamente corretto, della cultura woke e della cancel culture, prendono di mira, innanzitutto, il periodo pandemico, con le surreali declinazioni politico-sanitarie che lo hanno contraddistinto. I suoi sono racconti “vietati ai maggiori” (ovvero, agli antropologicamente superiori per elezione) e a coloro che fanno dell’antifascismo militante il ronzino di battaglia di una campagna elettorale infinita, un collante in grado di garantire il paradiso ai suoi eletti (in mancanza di classe operaia), che, grazie a un terrorismo psicologico che si appella costantemente al pericolo di una “deriva delle destre”, per anni hanno costruito (e continuano a costruire) fortune professionali, scalate sociali e cerchi magici di potere. Le politiche dirittociviliste e la retorica dell’accoglienza indiscriminata, accompagnate da una critica feroce dell’apparato mediatico, sono gli altri ingredienti – piccantissimi – di una raccolta in grado di far ridere e riflettere.
Popolo in fuga. Sicilia terra d'accoglienza
Fabio Lo Bono
Libro: Libro rilegato
editore: Lo Bono
anno edizione: 2018
pagine: 240
La grande invasione e altri racconti
Alfio Krancic
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2014
pagine: 128
Questa raccolta di storie, lungi dal voler essere un libro di indagine o analisi, è nato nelle intenzioni dell'autore come divertissement di satira politica. Ne scaturiscono dunque, una serie di racconti scorretti che vanno dritti in rotta di collisione con il pensiero unico politicamente corretto, il nuovo mostro partorito dal totalitarismo, che ingabbia non più i corpi, ma le menti e il libero pensiero, in recinti non più delimitati da filo spinato o obsolete sbarre, ma da fili invisibili che nascono dai nostri sensi di colpa abilmente sollecitati dall'esterno. Una puntura di spillo dunque, al buonismo, ideologia terminale del progressismo.