Libri di Alioscia Mozzato
L'eternità dell'attimo. Sul «Laboratorio Venezia» di Gianugo Polesello
Alioscia Mozzato
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 260
I "Progetti veneziani" di Gianugo Polesello sviluppati in trent'anni di attività didattica e di ricerca del "Laboratorio Venezia" rappresentano, assieme al suo contributo alle iniziative del Dottorato di ricerca in Composizione architettonica da lui diretto come coordinatore dal 1991 al 2002, uno dei momenti più significativi delle riflessioni teoriche e operative dell'architetto e docente friulano sulla città metropolitana lagunare di Venezia. Ripercorrere queste riflessioni significa anche e più in generale, interrogarsi, oggi come allora, sulla "eredità del Moderno" e il riflesso di questa nell'esperienza contemporanea, con intenzioni che traguardano, non tanto "ortodossie" riformiste o ideologici totalitarismi, quanto piuttosto una "eterodossia" molto attenta al pensiero e alle figure che rappresentano una visione altra della modernità. Un "altro Moderno" appunto, che, a nostro avviso, affonda le sue radici nell'accettazione piena della "parzialità" e del "conflitto" come principi costitutivi di un "pensiero progettuale" che non intende dissolvere le molteplicità per superare le contraddizioni, ma, al contrario, ne assume le componenti come condizione ontologica della "realtà" e, di riflesso, di una precisa "idea" di architettura e città.
Eminentemente rappresentativo e totalmente astratto. Le Corbusier e il Palazzo dei Filatori di Ahmedabad
Alioscia Mozzato
Libro: Libro rilegato
editore: Libria
anno edizione: 2023
pagine: 260
Il volume ripercorre analiticamente, attraverso numerosi disegni e modelli, il progetto di Le Corbusier per il Palazzo dei Filatori di Ahmedabad (1951), per cercare di restituire la struttura e il senso del complesso sistema di relazioni che intercorrono tra le ricerche sviluppate dal Maestro svizzero-francese attraverso la pratica delle arti plastiche e il progetto di architettura. Questo studio chiama in causa anche la nota contrapposizione tra “astratto” e “figurativo”, per proporre una riflessione sulla natura duale di un “metodo dialettico” che contraddistingue profondamente tutta l’opera di Le Corbusier, affermando come necessaria in architettura, come nella pittura e nella scultura, la ricerca di una unità dialettica tra la funzione ordinatrice della struttura, che ha in sé la tendenza a un suo completamento e l’efficacia espressiva del contenuto, che attinge dalla concretezza del reale i suoi significati.