Libri di Ambrogio Fogar
400 giorni intorno al mondo
Ambrogio Fogar
Libro: Libro rilegato
editore: TEA
anno edizione: 2024
pagine: 176
«Trovarmi, ecco la mia ansia: e il mezzo che ho scelto è la solitudine sul grande mare.» Il 1° novembre 1973 Ambrogio Fogar lascia Castiglione della Pescaia a bordo del Surprise, per farvi ritorno 402 giorni dopo, il 7 dicembre 1974, avendo circumnavigato il globo da est a ovest, quinto velista e primo italiano a compiere l'impresa. Rileggere oggi, cinquant'anni dopo quel viaggio eccezionale, 400 giorni intorno al mondo restituisce al lettore un'emozione che sembrava perduta: il senso puro dell'avventura dell'uomo che va per mare, da solo. Oggi che la tecnologia ha trasformato la navigazione a vela quasi esclusivamente in una «prestazione», il racconto di Fogar, essenziale, intimo, scarno, ci trasporta senza filtri in mezzo agli oceani della terra e ci sembra di rivivere con lui le tempeste e le bonacce, le meraviglie e i terrori, gli incidenti e le sorprese, le esaltazioni e gli abissi di sconforto; e più ancora di condividere con lui una grande avventura spirituale. «Non riuscirò mai a dire bene che cosa capita nel cuore: il mare è sempre lo stesso mare, e il cielo è uguale. Ma ti pare di "ritornare" quando superi la longitudine di Capo Horn. Credi veramente di essere arrivato in cima alla montagna: è sempre lo stesso freddo di un metro prima, ma il cuore è più caldo, e ti pare di essere un Unico Grande Uomo che vive in miliardi di pezzi nelle città di tutto il mondo; per un attimo ti senti grandioso, la tua barca è grandiosa, in una grandiosa natura potente, armonica come una sinfonia.»
Controvento. La mia avventura più grande
Ambrogio Fogar, Giangiacomo Schiavi
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 135
"Controvento": ovvero del coraggio, della speranza e dell'amore per la vita. Ambrogio Fogar è stato per trent'anni l'uomo delle imprese impossibili, delle traversate oceaniche e dell'avventurosa spedizione al Polo Nord. Poi nel 1992, dopo un incidente automobilistico durante il raid Parigi-Mosca-Pechino tutto cambia drammaticamente: paralizzato, è costretto a una vita di immobilità, bloccato in un letto. Il suo sguardo, abituato agli immensi orizzonti, deve adattarsi alle pareti chiuse di una stanza, ma la sua mente non smette di viaggiare negli infiniti spazi dell'immaginazione e nelle insondabili profondità del suo essere. "Io resisto perché spero un giorno di riprendere a camminare", ha scritto Fogar in questo libro, realizzato insieme al giornalista Giangiacomo Schiavi. Il destino non gli ha permesso di mantenere questa promessa, ma le sue parole rimangono vive e irradiano un'incrollabile fiducia nella vita.
Quando c'era superman
Ambrogio Fogar, Fabrizio Hugony
Libro: Libro rilegato
editore: Piemme
anno edizione: 2006
pagine: 189
Fino a quel pugno di chilometri di deserto che lo dividevano dal traguardo nel rally Parigi-Pechino, Ambrogio Fogar non si era mai fermato di fronte a nulla. Era stato l'uomo che spaccava le montagne. Un uomo senza pace, continuamente teso a superare un limite. A 51 anni compiuti, stordito dall'assenza totale del dolore, quell'eroe si è risvegliato in un letto d'ospedale senza potersi sottrarre alla più allucinante delle imprese. Può parlare solamente attraverso una macchina Rapito da una nuova dimensione del tempo, Fogar ripercorre a ritroso le proprie avventure. Ma questa volta i suoi occhi illuminano anche i momenti che non si erano mostrati, e rinvengono ciò che non era stato annotato nei resoconti di quegli anni.
Controvento. La mia avventura più grande
Ambrogio Fogar, Giangiacomo Schiavi
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2005
pagine: 135
Ambrogio Fogar è completamente paralizzato da dodici anni, dopo un incidente durante il raid Parigi-Pechino. Da allora respira e parla solo attraverso le macchine, e sopravvive grazie all'assistenza dei familiari, dei medici, dei collaboratori. Quando, nel luglio 2004, Giangiacomo Schiavi lo ha intervistato per il "Corriere della Sera", in due giorni il computer di Ambrogio ha ricevuto oltre mille messaggi. Questo libro racconta dunque l'avventura più difficile della sua vita. Ma anche i ricordi di un esploratore pronto a sfidare la natura e i propri limiti. Fogar dà voce alle sofferenze di migliaia di persone e lancia un appello affinché non venga proibita la ricerca scientifica nella quale risiede l'unica speranza di guarigione.