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Libri di André Tosel

Sulla crisi storica del marxismo. Saggi, note e scritti italiani per una nuova riflessione critica

Sulla crisi storica del marxismo. Saggi, note e scritti italiani per una nuova riflessione critica

André Tosel

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 278

André Tosel (Nizza 1941 - 2017) emerito dell’Università di Nizza è stato un filosofo e un accademico. Studente alla Scuola Normale Superiore, subisce l’influenza di Louis Althusser. L’indignazione contro la guerra francese in Algeria lo porta ad abbracciare posizioni marxiste. La delusione per le posizioni della Cina, in cui aveva visto la speranza di rinnovamento del marxismo, e la scoperta del pensiero di Gramsci lo spingono, nel 1973, all’adesione al Partito comunista francese e al sindacalismo universitario. Numerosissimi i suoi testi: su Spinoza, su Marx, soprattutto su Gramsci, di cui è stato il maggior conoscitore e traduttore in Francia e sulla filosofia italiana (Vico, Labriola, Gentile). Molte le collaborazioni (con Étienne Balibar, Domenico Losurdo, Cesare Luporini) sino agli ultimi studi sulla globalizzazione e le sue ricadute. In italiano sono apparsi: Kant rivoluzionario. Diritto e politica (1999); Studi su Marx (ed Engels). Verso un comunismo della finitudine (2020); Un mondo nell’abisso. Saggio sulla globalizzazione capitalista (2022); Il ritorno del religioso. Scenari della globalizzazione (2023). Prefazione Fabio Minazzi.
20,00

Il ritorno del religioso. Scenari della globalizzazione. Volume Vol. 1
21,00

Un mondo nell'abisso. Saggio sulla globalizzazione capitalistica

Un mondo nell'abisso. Saggio sulla globalizzazione capitalistica

André Tosel

Libro

editore: Edizioni Punto Rosso

anno edizione: 2022

Come comprendere la globalizzazione, che è ormai il riferimento di ogni pensiero responsabile? Si tratta di un evento senza precedenti, che costringe a ripensare lo spazio e il tempo dell'azione umana e la costruzione del nostro mondo? Oppure è un nuovo periodo nella storia dell'economia-mondo retta dal modo capitalistico di produzione, che si riproduce secondo la sua necessità sistemica, ma in nuove forme? Quali sono queste nuove forme economiche, sociali, politiche, culturali? Come pensare la relazione tra l'egemonia esercitata dalla direzione strategica delle imprese transnazionali e le riforme dei processi di lavoro operate dalla nuova tecnologia sociale delle comunicazioni? Quali sono le conseguenze della finanziarizzazione di un'economia che rende la forza-lavoro internazionalizzata non tanto una forza-lavoro salariata quanto precarizzata? Cosa fare della produzione di un'apartheid mondiale che trasforma masse d'uomini in un'umanità superflua? Come interpretare la generalizzazione di una cultura dell'infinito di un consumo solvibile che radicalizza il desiderio di consumare e cancella la cittadinanza? La democrazia rappresentativa può superare la crisi che ne fa un regime autoreferenziale incapace di prendere in considerazione i bisogni e le aspirazioni di trasformazione? È realizzabile la promessa di una democrazia cosmopolitica? Che cosa diviene lo Stato-nazione e quali sono le sue nuove funzioni? La guerra globale suscitata dall'Impero statunitense che si erge in popolo eletto è un destino che apre a una guerra di civiltà? Come pensare i rapporti tra un universalismo che è minacciato di diventare imperiale e differenze socioculturali che sono minacciate di rinchiudersi nel loro esclusivismo? Sono questioni che culminano in un interrogativo cruciale: il mondo della globalizzazione è ancora un mondo che comprende la possibilità ontologica dell'essere in comune, di un senso comune, di una volontà comune, di un bene comune che non può ridursi alla condivisione delle regole procedurali? Non è invece questo mondo minacciato dalla sua stessa dinamica di produzione per la produzione di abissarsi in un non-mondo? Le premesse del neoliberismo, così come quelle del liberalismo sociale, sono crudelmente smentite. La filosofia si trova davanti alla sfida della nuova questione cosmologica, che è al tempo stesso ontologica ed etico-politica. Le categorie di Storia, di Mondo, di Azione devono essere ripensate da questo punto di vista, che è anche quello delle masse dissociate e segregate dal moloch del capitalismo globalizzato.
22,00

Studi su Marx (ed Engels). Verso un comunismo della finitudine

Studi su Marx (ed Engels). Verso un comunismo della finitudine

André Tosel

Libro

editore: Edizioni Punto Rosso

anno edizione: 2020

pagine: 160

La parabola dei marxismi del XX secolo, che ha accompagnato la fine del comunismo di questo stesso secolo, è terminata. Se il legame con la pratica del marxismo in generale è ormai spezzato, il pensiero di Marx non è morto; è certo finito e circoscritto all'interno di un proprio contesto, ma la sua capacità di spiegazione rimane inesauribile, fintanto che sussiste il suo oggetto, il modo di produzione capitalistico; è un pensiero che sarà tanto più capace di generare mille marxismi inediti quanto più di esso ci si riapproprierà criticamente e a tal fine diviene filosoficamente strategica l'individuazione dei suoi presupposti filosofici problematici, tra i quali vi è il paradigma della produzione compreso nella prospettiva «grande borghesia» dell'illimitatezza dell'autoproduzione e della sua immaginazione di dominazione assoluta. Ma Marx si oppone a Marx ed è possibile delineare gli elementi di un comunismo della finitudine che anima la critica dell'economia politica e della valorizzazione capitalistica. La determinazione e lo sviluppo di questi elementi, intorno alle tematiche del lavoro, della politica, della giustizia e della scientificità, costituiscono il compito di questi studi. La fine del comunismo del XX secolo può aprirsi sul futuro di un comunismo della finitudine nel XXI secolo. Una prospettiva che può fornire le armi teoriche per analizzare e combattere il nichilismo della produzione capitalistica che minaccia il mondo con una barbarie inedita le cui premesse sono già qui davanti a noi, visibili a tutti coloro che le vogliono vedere. Nato prima di Marx e del comunismo fallito del XX secolo, il comunismo non si esaurisce nelle sue forme note ed esiste come tendenza sempre attualmente determinata. Lo sforzo di ripensare l'opera di Marx (e anche quella di Engels, compresi quegli aspetti più manifestamente discutibili) al di là della volontà nichilistica di potenza, al di là della coppia speculare del dominio e della servitù, intende contribuire alla determinazione di questo comunismo dell'avvenire e a mettere in luce la figura ancora enigmatica delle possibilità reali del nostro essere-in-comune.
16,00

Kant rivoluzionario. Diritto e politica

Kant rivoluzionario. Diritto e politica

André Tosel

Libro

editore: Manifestolibri

anno edizione: 1999

pagine: 116

13,00

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