Libri di Andrea Forti
Comunista, ateo e musulmano. Le riflessioni di Enver Hoxha sulla civiltà islamica e il Medio Oriente
Andrea Forti
Libro: Libro in brossura
editore: Golem Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 239
Il regime stalinista albanese guidato da Enver Hoxha è passato alla storia per essere stato il più longevo della storia dei regimi comunisti europei, estendendo la propria durata temporale dalla presa del potere nel 1944, all'indomani della liberazione del Paese, alla scomparsa del suo leader e fondatore 1985. L'Albania socialista è ricordata soprattutto per il suo carattere isolazionista, per il suo ostinato rifiuto di allontanarsi dal modello staliniano, anche quando tale modello dalla fine degli anni '50 veniva rifiutato da tutti gli altri paesi del blocco socialista europeo (eccezion fatta per la Romania di Ceausescu), e per la sua conseguente intransigenza ideologica che la porterà a rompere i rapporti con il blocco socialista per avvicinarsi alla lontana Cina maoista, salvo poi abbandonare anche Pechino all'indomani dell'inizio delle riforme di Deng Xiaoping e iniziare un periodo di isolamento totale che finirà solamente con il crollo del sistema comunista nel 1991. L'Albania fu l'unico paese comunista ad avere sradicato la pratica religiosa dalla vita sociale del Paese, fino a inserire l'ateismo in costituzione, ma tutto ciò non potè sopprimere il carattere culturale prevalentemente musulmano del Paese balcanico, nonché l'appartenenza sociologica all'Islam di Enver Hoxha e di gran parte degli esponenti comunisti albanesi. Per questo motivo, nonostante la feroce campagna antireligiosa interna, l'Albania socialista non solo fu particolarmente attenta a coltivare relazioni con i paesi musulmani, certamente nell'ambito dell'appoggio alle lotte anti coloniali e anti imperialiste comune ad altri regimi socialisti, ma diede il proprio sostegno anche alla Rivoluzione Islamica iraniana del 1979 e alla resistenza dei Mujahedin afghani contro l'invasione "social-imperialista" sovietica. L'importanza rivestita dagli avvenimenti politici del Mondo Islamico è confermata dal fatto che lo stesso Enver Hoxha dedicò una delle sue ultime opere scritte, le "Riflessioni sul Medio Oriente" del 1984, proprio a quell'area geografico-culturale a tutt'oggi attraversata da conflitti e fermenti politici.
Maigret e il ladro indolente
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2007
pagine: 152
Adesso quelli li costringono anche a mentire! "Quelli" sono i magistrati della Procura e i signorini del ministero degli Interni, usciti freschi freschi dalle Grandes Écoles con i loro bravi diplomi e pronti a sputare sentenze e a dettare legge senza avere la benché minima idea di come va il mondo. Quanto alla Polizia, deve accontentarsi ormai di avere un ruolo subalterno, e soprattutto fare bene attenzione a rispettare i regolamenti, per quanto pletorici e contraddittori essi siano. Così, se Maigret si trova, alle quattro di una gelida mattina d'inverno, con le mani sprofondate nelle tasche e la pipa in bocca, davanti a un cadavere che qualcuno ha gettato da una macchina dopo averlo sfigurato è solo perché il fedele ispettore Fumel, uno della vecchia scuola, gli ha telefonato prima di avvertire la Procura. E sarà Maigret, pur non essendo stato incaricato del caso - ma anzi esortato dal giovane e baldanzoso procuratore ad arrestare al più presto una pericolosa banda di professionisti della rapina a mano armata che assai preoccupa l'opinione pubblica -, a scoprire l'assassino di quel ladro metodico, solitario e discreto, che lui stesso non è mai riuscito a incastrare e nei cui confronti nutre qualcosa che assomiglia molto alla simpatia.