Libri di Angelo Maisto
Quale misteriosa speranza. Le Marie. Santa Teresa
Matilde Serao
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2024
pagine: 192
«La fede nei grandi destini delle anime». Una fede che si fa “pensiero della differenza” femminile, riscoperta e cura dell’essenziale. Avrebbe potuto citare martiri e santi, teologi e dottori della Chiesa, e invece Matilde Serao sceglie ancora una volta le donne. Una madre che «avrebbe l’autorità, ma preferisce l’indulgenza», una «creatura gracile e silenziosa», una figura fiera e orgogliosa rinnovatasi in un’«anima che vale quella di tutti gli apostoli»: sono Le Marie gli esempi di un proselitismo «primitivo, iniziato nella semplicità della coscienza e sotto la forma candida e buona dell’amor mistico», che l’oratrice propone al variegato pubblico delle sue conferenze. E Santa Teresa. Un modello che Serao pare avere ben presente nella ricerca spirituale che la tocca nel profondo a un certo punto della sua esistenza: «Ella non ama come i grandi passionali, senza giudicare: ella ama, come tutti i grandi innamorati, dopo aver giudicato». E, cogliendo il senso di una parola che all’epoca nemmeno esisteva nell’uso comune – resilienza – la scrittrice e giornalista sembra parlare a noi oggi, in un tempo di materialismo dilagante, egoismo distaccato e rigetto sterile della sofferenza propria e altrui: «Fecondiamo il dolore! Facciamone della forza operosa ed utile; facciamone della bontà giudiziosa ed efficace; facciamone dell’affetto gentile e securo; facciamone del lavoro oscuro, ma necessario; facciamone del lavoro grande ed imperituro!». Con undici lettere inedite di Matilde Serao alla figlia Eleonora.
L'anima dei fiori. Volume Vol. 8
Matilde Serao
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2023
pagine: 94
«Un bottone di rosa bianca significa: cuore che ignora l’amore, poiché prima che l’amore avesse animato il mondo, tutte le rose, pare, fossero bianche e tutte le fanciulle insensibili». È di un universo floreale variopinto, invece, che ci parla Serao: a ogni colore corrisponde un sentimento; ciascun fiore sussurra all’orecchio di innamorati e amici, di uomini «che hanno molto vissuto» e donne che hanno «troppo sognato», di chi crede e spera, di chi di baci non ne riceve più. Né v’è da temere sulla caducità di un’emozione come di un petalo che si distacchi dalla corolla: dolce è l’inganno se è vero che «tutto l’amore è fondato sovra una sublime bugia, e l’uomo che ama veramente, comincia col mentire». Le piante sono libri, sostiene Pascale: tutto sta a saper leggere. E Donna Matilde «svariati anni fa aveva capito che guardare e raccontare le piante è come raccontare la nostra storia, le radici e il cielo verso cui tendere, il buio e la luce...». Introduzione di Donatella Trotta. Postfazione di Antonio Pascale.
L'anima dei fiori. Volume Vol. 6
Matilde Serao
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2022
pagine: 80
Siate coraggiose, suggerisce l’edelweiss. E generose, simili a un esuberante albero di mimosa. Non mancate all’appuntamento con la gioia, il fior d’arancio sarà lì ad aspettarvi. Ricordate, riconoscenti, chi vi ha rivolto attenzioni sull’esempio della ginestra. E, ancora, flessuose come iris, non domandatevi se le cose belle come un delicato mughetto hanno radici: è saggio chi riesce ad amarle così, «come esse sembrano, per tutto quello che vi possono dare e non più» scrive Matilde Serao alle sue lettrici. Basta infilare all’occhiello una gardenia e celare drammi segreti «sotto il più amabile e il più frivolo fra i sorrisi». O guardare il mondo dalla giusta distanza, come i miopi a cui sfuggono i contorni deludenti delle dalie. Perché, se è vero che «non solo l’eleganza e non solo l’estetica, sono il pascolo della fantasia», davanti a un semplice mazzetto di gaggie possono scaturire dolci ricordi d’infanzia, di confortevoli braccia di casa allungate da nonne e «zie zitellone».
L'anima dei fiori. Volume Vol. 4
Matilde Serao
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2021
pagine: 64
Il mandorlo è un amante istintivo che non ha scudi né difese. Si rifiuta di cedere all’inverno delle emozioni. Sogna la primavera sotto le nevi, s’illude di riconoscerla in un inganno di sole e si schiude. Fiorisce «perché è imprudente e affettuoso, perché è imprudente e ama la vita, perché è imprudente ed ha fretta di vivere» scrive Matilde Serao. Il gelsomino, poi, è un compagno gentile. È timido, rifugge dal bacio ardente del sole e si abbandona alle lusinghe della notte consumandosi nel rilasciare la sua essenza. Il papavero è un ossimoro, l’ardore che induce il sonno, l’impeto che porta quiete. Ma perché condannarlo? Senza il suo succo soporifero «mancherebbe un giusto termine di paragone per definire la gravità di certi discorsi, gli effetti di certe conferenze, il carattere della prosa di tanti e tanti amabili colleghi» ironizza la scrittrice che innalza l’impulsivo mandorlo, il soave gelsomino, il sanguigno papavero convinta che sia «sempre meglio sognare che vivere».