Libri di Anna Alaimo
Diritto sindacale
Bruno Caruso, Anna Alaimo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 326
Il diritto sindacale regola fenomeni, interessi e rapporti giuridici collettivi attinenti il lavoro. Organizzazioni diverse e contrapposte (lavoratori e imprenditori) si sono dotati, a seguito di lotte e rivendicazioni, di regole di comportamento e di relazioni negoziali che ne garantiscano il reciproco rispetto. In Italia, dopo una lunga stagione di consolidamento della realtà sindacale, gli ultimi anni hanno conosciuto svolte piuttosto profonde, dalla concertazione alla rottura dell'unità sindacale, dalla legge Brunetta alla vicenda Mirafiori per arrivare all'aggiramento dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori contenuto nella manovra. Il volume è aggiornato all'autunno 2011.
Il diritto sociale al lavoro nei mercati integrati. I servizi per l'impiego tra regolazione comunitaria e nazionale
Anna Alaimo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2009
pagine: XIII-263
Dopo dieci anni dalla lettura di Massimo D'Antona nel cinquantenario della Rivista giuridica del lavoro, lo studio rivisita il diritto al lavoro, prendendo le mosse dalle riflessioni che, dalla fine degli anni novanta, lo hanno riconsiderato in ambito giuslavoristico e costituzionalistico. L'accostamento dell'art. 4 della Costituzione nazionale alle disposizioni della Carta di Nizza e di altre Carte europee di diritti consente di ricostruire il diritto in questione in una prospettiva "multilivello", qualificandolo come diritto sociale "pluridimensionale", nel quale è visibile tanto una dimensione negativa (il diritto-libertà di lavoro), quanto una dimensione positiva (il diritto a congrue politiche dell'occupazione e ad un efficiente sistema di servizi per l'impiego). Da quest'ottica lo studio affronta il tema dei servizi per l'impiego, della loro qualificazione e regolazione, in ambito comunitario e nazionale, della loro finalizzazione alla ricerca di impieghi personalmente "adeguati". Nella prospettiva del "welfare attivo" viene considerato il rapporto tra cittadini-utenti-disoccupati ed uffici pubblici erogatori dei servizi, la tendenza - diffusa in molti Paesi europei - ad impiegare accordi contrattuali o "para-contrattuali" per la regolazione dei reciproci obblighi e la corrispondente diffusione, in Italia, dei "patti di servizio".