Libri di Anonimo russo
Racconti di un pellegrino russo
Anonimo russo
Libro: Libro in brossura
editore: Qiqajon
anno edizione: 2005
pagine: 328
"Per misericordia di Dio sono uomo e cristiano, per opere gran peccatore, per vocazione pellegrino senza dimora, del ceto più umile, che va forestiero di luogo in luogo. I miei averi sono una bisaccia di pan biscotto sulle spalle, e in seno la sacra Bibbia, ecco tutto". Con queste parole inizia un libro, pubblicato nel 1881 a Kazan'. Una nuova traduzione effettuata sulla prima edizione russa consente di ritrovare la naturalezza dello stile e l'integrità della narrazione delle redazioni più antiche.
Da Mosca a Firenze nel Quattrocento
Anonimo russo
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1996
pagine: 72
La via di un pellegrino. Racconti sinceri di un pellegrino al suo padre spirituale
Anonimo russo
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1972
pagine: 225
Narrazione su Uruslan Zalazorevic, glorioso bogatyr'
Anonimo russo
Libro: Libro in brossura
editore: :duepunti edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 96
La "Narrazione su Uruslan Zalazorevic, glorioso bogatyr'" è un racconto cavalleresco di un anonimo autore russo del Seicento che narra le peripezie di un eroe cosacco nelle sterminate distese della steppa. Quest'impavido paladino è pronto a rischiare la sua vita per salvare il proprio sovrano; il codice cavalleresco che segue irreprensibilmente è quello degli ardimentosi "bogatyri", che amano definirsi "russi e cristiani". Non manca il tema dell'amore per le belle principesse, "zarevne", che Uruslan incontra e conquista nel suo ininterrotto peregrinare affermando ancor più la propria possanza eroica. L'ultimo dei duelli che questo nostro cavaliere affronta nel racconto, il più emblematico, lo vede scontrarsi perfino con il suo stesso sangue.
Confessione sessuale
Anonimo russo
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2010
pagine: 116
Definita dal critico americano Edmund Wilson un "capolavoro erotico", questa Confessione fu scritta intorno al 1912 da un anonimo di origine ucraina e inviata al sessuologo Havelock Ellis, che la pubblicò in appendice alla sua opera Psicologia della maternità. Storia di una vita sessuale precoce e intensissima, legata all'ossessione-predilezione per le fanciulle impuberi, questo libro è al tempo stesso il ritratto assai ben documentato della realtà sociale e culturale della Russia di fine Ottocento e dell'Italia dei primi anni del Novecento, dove l'autore cercò inutilmente rifugio dai propri fantasmi erotici.
Confessione sessuale
Anonimo russo
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2005
pagine: 116
Definita dal critico americano Edmund Wilson un "capolavoro erotico", questa Confessione fu scritta intorno al 1912 da un anonimo di origine ucraina e inviata al sessuologo Havelock Ellis, che la pubblicò in appendice alla sua opera Psicologia della maternità. Storia di una vita sessuale precoce e intensissima, legata all'ossessione-predilezione per le fanciulle impuberi, questo libro è al tempo stesso il ritratto assai ben documentato della realtà sociale e culturale della Russia di fine Ottocento e dell'Italia dei primi anni del Novecento, dove l'autore cercò inutilmente rifugio dai propri fantasmi erotici.