Libri di Antonio Bonatesta
Acqua per il Mezzogiorno. Democrazia, produttivismo e «programma tecnico» nel socialismo dei due dopoguerra
Antonio Bonatesta, Vincenzo Demichele
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 284
Nel celebre discorso Rifare l’Italia! Filippo Turati espose i tratti di un socialismo meridionalista che, attraverso la leva dell’acqua e dell’energia, potesse rimuovere le condizioni di arretratezza del Mezzogiorno. Questo volume esplora alcuni possibili sviluppi del “programma tecnico” turatiano tra primo e secondo dopoguerra, seguendo il confronto con il massimalismo ma anche i prestiti, gli scambi e le ibridazioni con il pensiero radicale e liberaldemocratico, così come la complessa eredità impressa attraverso il fuoriuscitismo antifascista e l’azionismo. Due saggi, rispettivamente di Vincenzo Demichele e di Antonio Bonatesta, si incaricano di esplorare questa traccia attraverso la vicenda dell’Acquedotto pugliese e quella, successiva, della creazione dell’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia.
Acqua, Stato, nazione. Storia delle acque sotterranee in Italia
Antonio Bonatesta
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 240
Le acque sotterranee sono una componente fondamentale delle riserve idriche del nostro pianeta, eppure questa risorsa è sottratta alla nostra percezione a differenza di quanto accade con fiumi, laghi e sorgenti. Questa condizione di «invisibilità» – che significa anche difficoltà ad averne una conoscenza quantificabile e misurabile – ha inciso sui sistemi di regolazione e persino sull’immaginario collettivo, sul nostro modo di rapportarci al suo consumo, generando una complessa interazione tra saperi esperti, tecnicalità, pratiche, tradizioni, pregiudizi e credenze. Tracciare una storia delle acque sotterranee da metà Ottocento fino al fascismo significa ripercorrere, da un’angolazione peculiare e per larghi tratti inesplorata, la storia del nostro paese. È in questo periodo, compreso tra le grandi rivoluzioni tecnico-scientifiche, industriali e agronomiche ottocentesche e la «grande accelerazione» di metà Novecento, che emerge e si definisce quel complesso intreccio di innovazioni tecnico-produttive, trasformazioni economiche ed energetiche, mutamenti culturali e conflitti sociali e politici che renderà le riserve idriche del sottosuolo quella risorsa così fondamentale per le società contemporanee. La crisi agraria e l’urbanizzazione di fine Ottocento, l’industrializzazione di età giolittiana, la mobilitazione bellica e i disegni di modernizzazione autoritaria del regime fascista fanno da sfondo al lento configurarsi dei poteri dello Stato e delle tecnocrazie nelle politiche idrauliche, alle trasformazioni agrarie e urbane, all’«anarchismo» degli usi civili e irrigui, fino alla comparsa dei primi sintomi di degrado ecologico delle falde acquifere, che si accompagnano a contraddittori esperimenti e forme di tutela. Nel complesso, il volume ricostruisce un’avvincente storia politica delle acque sotterranee, incrociando lo studio delle dinamiche sociali ed economiche con le indagini tecnico-scientifiche, in un confronto serrato con un ampio ventaglio di metodologie e discipline.
Mezzogiorno e integrazione europea. La Puglia dall'intervento straordinario alla regionalizzazione (1957-1993)
Antonio Bonatesta
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2020
pagine: 389
Questo volume si inserisce in un recente filone di studi incentrato su una "storia regionale dell'integrazione europea", volta cioè a indagare caratteri e limiti delle trasformazioni territoriali indotte dalla costruzione comunitaria. Il tentativo è stato quello di soppesare, con strumenti nuovi, la vicenda dello sviluppo del Mezzogiorno in età repubblicana, analizzando i caratteri delle classi dirigenti meridionali attraverso il peculiare intreccio tra ristrutturazione della sovranità in Europa e regionalizzazione dello Stato. Il lavoro ha assunto come caso di studio la Puglia, nel tentativo di indagare le modalità attraverso cui una società ai margini del capitalismo occidentale, un segmento della "semiperiferia" - come Giovanni Arrighi ha definito i paesi dell'Europa meridionale - è divenuto oggetto di forme di integrazione nazionale e comunitaria, subendo e reagendo ai cambiamenti geopolitici ed economici nel cuore dell'egemonia mondiale.
Europa «potenza civile» e Mediterraneo. La politica comunitaria di Carlo Scarascia Mugnozza (1961-1977)
Antonio Bonatesta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 240
Attraverso la consultazione delle carte personali conservate presso gli Archivi Storici dell’Unione Europea di Firenze, il volume ricostruisce il percorso politico di Carlo Scarascia Mugnozza, esponente democristiano dell’europeismo meridionale, la cui opera si è sviluppata dal secondo dopoguerra alla metà degli anni ’70, quando fu co-fondatore del Partito popolare europeo (Ppe). Tramite la figura di Scarascia Mugnozza, questo lavoro intende offrire un contributo alla ricostruzione della storia delle élites politiche del Mezzogiorno nell’ambito della vicenda comunitaria, tentando di rinvenire i caratteri di fondo di un’identità meridionale sospesa tra Europa e Mediterraneo.