Libri di Antonio Denunzio
Artemisia Gentileschi a Napoli
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 248
Il soggiorno napoletano di Artemisia, pittrice di grande talento e straordinaria interprete della lezione caravaggesca Artemisia Gentileschi (1593-1654 ca.) è certamente la più celebre pittrice del Seicento ed è uno dei rari nomi ad aver raggiunto, nella storia dell'arte, una fama universale. Autrice di dipinti di folgorante bellezza, Artemisia è infatti da considerare artista di statura europea: prima donna a guadagnare fama e ammirazione in una professione che allora era quasi unicamente appannaggio maschile. La sua condizione di donna e la sua vicenda esistenziale, continuano inoltre a sollecitare tutt'oggi questioni decisive, come il ruolo femminile nella società moderna e il suo problematico rapporto con la cultura e il potere. Nel suo itinerario biografico, dipanatosi attraverso alcuni dei più importanti centri europei (Roma, Firenze, Venezia, Napoli e Londra), Artemisia ha intrecciato una fitta serie di legami con il mondo artistico, letterario e finanche politico delle città in cui risiedette, maturando un'eccezionale consapevolezza della qualità della propria arte e della dignità del proprio status intellettuale. A Napoli, Artemisia impiantò una bottega fiorente che si avvalse della collaborazione, o semplicemente interagì, con i migliori artisti locali, da Massimo Stanzione a Onofrio Palumbo e Bernardo Cavallino. Pubblicato in collaborazione con la National Gallery di Londra, Artemisia Gentileschi a Napoli è dedicato al soggiorno napoletano di Artemisia, documentato tra il 1630 e il 1654 (con una parentesi londinese) che costituisce il capitolo conclusivo e più esteso nel tempo della sua vita, rimasto fino a ora poco indagato dagli studiosi e dai critici d'arte. Delle circa cinquanta opere presentate nel volume - appartenenti a musei e a collezioni nazionali e internazionali - metà sono di mano di Artemisia, mentre le altre risultano eseguite da pittori a lei strettamente legati, per lo più attivi a Napoli nello stesso arco di tempo. Tra i capolavori, il magnifico Autoritratto come santa Caterina d'Alessandria da Londra, il Trionfo di Galatea da Washington, Santa Caterina d'Alessandria da Stoccolma e Giudittala sua ancella con la testa di Oloferne da Oslo, oltre a due grandi tele dalla cattedrale di Pozzuoli e Sansone e Dalila dalle raccolte di Intesa Sanpaolo.
Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe. Catalogo della mostra (Napoli, 5 dicembre 2018-7 aprile 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 208
La mostra alle Gallerie d’Italia - Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli ricompone una parte significativa della collezione della famiglia Vandeneynden, mercanti-finanzieri di Anversa attivi a Napoli nel Seicento. Gli studi sul collezionismo napoletano in età barocca hanno conosciuto negli ultimi decenni un forte impulso che ha consentito di riscoprire prestigiose raccolte, oggi disperse in musei e collezioni di tutto il mondo, e di definire il gusto dei loro proprietari. È il caso di Gaspar de Roomer e, appunto, di Jan Vandeneynden e di suo figlio Ferdinando: un’accurata ricognizione dell’inventario della quadreria di quest’ultimo, redatto nel 1688 da Luca Giordano, ha sollecitato un gruppo internazionale di studiosi a coordinare le proprie ricerche nella ricostruzione di tale raccolta, riportando per la prima volta dopo secoli, nelle sale dello stesso palazzo dove furono a lungo custoditi, capolavori di grandi maestri italiani e fiamminghi.