Libri di Antonio Vannugli
Artisti, affreschi e committenti nell'Oratorio del Gonfalone a Roma. Pietro Candido e Marcantonio del Forno
Antonio Vannugli
Libro: Libro in brossura
editore: Ediart
anno edizione: 2022
pagine: 160
L’Oratorio del Gonfalone, la “Cappella Sistina della Controriforma” come lo definì il grande studioso ungherese Frederick Antal, contiene il più importante ciclo di storie della Passione realizzato a Roma nella seconda metà del Cinquecento. Eseguita tra il 1569 e il 1577, la decorazione coinvolse vari dei più autorevoli pittori che operarono in quegli anni nella capitale pontificia, dal Bertoja a Livio Agresti a Marco Pino a Raffaellino da Reggio a Federico Zuccari a Matteo da Lecce a Cesare Nebbia. In questo saggio, all’interno di un riesame generale delle attuali conoscenze sugli affreschi, ci si sofferma sulla loro esatta cronologia, le rispettive committenze, gli influssi formali e alcune questioni iconografiche, per concentrare nella prima parte l’attenzione su uno degli episodi principali – tre su dodici – rimasti finora privi di attribuzione. Si tratta della Crocifissione qui restituita al fiammingo Pieter de Witte detto Pietro Candido.
Artisti, affreschi e committenti nell'Oratorio del Gonfalone a Roma. Pietro Candido e Marcantonio del Forno. Ediz. italiana e inglese
Antonio Vannugli
Libro: Libro in brossura
editore: Ediart
anno edizione: 2021
pagine: 160
Ricerche su Giovanni Baglione. L'iconografia, i ritratti, i dipinti mobili fino al 1600 e il rapporto con il «naturale»
Antonio Vannugli
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2018
pagine: 208
Questo libro prende le mosse dall'individuazione di un nuovo "Autoritratto" che Giovanni Baglione (Roma 1569(?) - 1643) dipinse in gioventù e si sviluppa passando in rassegna gli autoritratti e i ritratti attualmente conosciuti dell'artista, per ampliare quindi il discorso sulla sua intera produzione ritrattistica. Attraverso tale indagine, è apparso come non mai evidente che l'incontro-scontro con il Caravaggio ebbe a livello stilistico effetti ancor meno rilevanti di quanto - non di rado per inconfessabili ragioni di mercato - si è oggi generalmente disposti ad ammettere. Essi furono invece non solo marginali e transeunti, ma soprattutto svincolati dal percorso personale di Baglione verso una più fedele restituzione del colore naturale: percorso lungo il quale egli si era incamminato già prima del 1600 e che si svolse in realtà su una linea del tutto indipendente dai fondamenti del naturalismo caravaggesco. A tal fine ne viene ripercorsa la carriera fino al volgere del secolo e in special modo la scarna produzione giovanile da cavalletto pervenutaci, soffermandosi sull'"Apparizione dell'angelo a san Giuseppe" di Mosca come anche, varcata la soglia del Seicento, sulle due serie di Muse e sui diversi quadri con san Giovanni Battista. Infine, la prassi del Baglione pittore viene posta a confronto con il pensiero del Baglione scrittore, che si è tentato di definire con maggior precisione attraverso una sistematica analisi lessicale delle ricorrenze del termine "naturale" nelle "Vite" del 1642.
Imitating Michelangelo. A methodical philological survey of the engraved and painted versions of the Madonna of silence
Antonio Vannugli
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2015
pagine: 98
La popolare composizione di Michelangelo Buonarroti raffigurante la Sacra Famiglia con san Giovannino comunemente nota come la Madonna del Silenzio, conobbe una straordinaria fortuna durante tutta la seconda metà del '500, per cadere nell'oblio verso la fine del secolo. Dopo un excursus della vicenda critica sul disegno e un riesame delle interpretazioni dell'iconografia, il lavoro offre un tentativo di ordinamento filologico di tutte le stampe che lo riproducono e delle oltre trenta versioni dipinte che ne derivano. Per sette di tali dipinti si propone l'ascrizione a Marcello Venusti o a qualche suo diretto collaboratore, mentre tutti gli altri, tranne un paio per cui si accolgono le attribuzioni a Bartolomeo Passerotti e al Bachiacca, possono solo essere ricondotti all'anonimato delle botteghe cinquecentesche, in prevalenza romane. Il saggio si conclude con alcune considerazioni sulla differenza tra copia e imitazione creativa in rapporto al compito di diffondere le idee del grande maestro, nonché sul fondamentale viraggio di significato della Madonna del Silenzio da immagine-preghiera meditativa incentrata sulla morte del Cristo a icona-oggetto di devozione familiare.