Libri di Ardelio Loppi
Nel nome di Rosa
Ardelio Loppi
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2023
pagine: 160
Ad ispirare questo saggio è stato un diruto eremo di epoca bizantina da sempre noto come Cella di Santa Rosa. Il flebile corso d'acqua che gli scorre di fronte si chiama Fosso di Santa Rosa. Gli esigui resti di affresco all'interno dell'ipogeo di quella che ne fu la cappella o parete absidale, sono disseminati di scritte e graffiti inneggianti ancora Lei. Eppure questo apologetico luogo non si trova dove ci si potrebbe aspettare, vale a dire Viterbo o immediate vicinanze, bensì in una profonda forra in quel di Vasanello, paese dall'altra parte del Cimino, distante una trentina di chilometri e del tutto alieno al culto di questa straordinaria figura. In buona sostanza il toponimo, l'idronimo e i graffiti sono da considerarsi frutto di un retaggio folkloristico, una contaminazione culturale priva di qualsiasi fondamento, o rappresentano piuttosto una reale reminiscenza del transito in questo luogo di Rosa da Viterbo? Così fosse, in un'epoca in cui trenta chilometri rappresentavano un vero e proprio viaggio, cosa potrebbe averla portata così distante da casa? Attraverso quel poco che di lei sappiamo, si può supporre che soltanto in occasione dell'esilio cui fur condannata dalle autorità ghibelline della città, nel dicembre 1250, la fanciulla si allontanò da Viterbo come mai prima nella sua giovane vita. Invero di non troppi chilometri, visto che si parla di Soriano nel Cimino e Vitorchiano, ma il punto è proprio questo: siamo poi così sicuri che questi paesi siano stati le sue uniche due tappe? Affascinante la chiave di lettura che questo saggio fornisce in proposito.
Il lago Vadimone si trovava a Vasanello
Ardelio Loppi
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2022
pagine: 176
Le antiche cronache tramandano che nei pressi del Lago Vadimòne si combatterono due delle più cruente e cruciali battaglie della storia di Roma. La prima nel 309 a.C. contro i soli Etruschi, l'altra 26 anni dopo, nel 283, contro una coalizione di Galli-Boi ed Etruschi: fu questa l'ultima volta che un esercito etrusco mosse contro l'Urbe, da quel momento la civiltà dei Tirreni fu definitivamente inglobata da Roma. Eppure, nonostante l'enorme importanza storica che lo contraddistingue, paradossalmente da secoli molto si dibatte sulla reale ubicazione del lago teatro di così epici scontri. Per alcuni è "del tutto certo" che si tratti del piccolo sinkhole della Piana di Lucignano, nel territorio di Orte (VT), ma i non pochi indizi raccolti da Loppi collocano il Vadiméne ad una decina di chilometri da lì, a ridosso dell'abitato di Vasanello. Paese dove oggigiorno a ricordarne la presenza restano solo un affresco del XV secolo che lo rappresenta, e una vasta conca da tempo immemore conosciuta con il significativo toponimo di Poggio del Lago.
Il sorriso di Giulia 2.0
Ardelio Loppi
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2021
pagine: 168
È lì, incastonata nell'edicola del portico trecentesco della chiesa della Madonna delle Grazie, a Vasanello (VT), la Madonna con bambino benedicente della fine del XV secolo che ha ispirato questo saggio. Testa leggermente reclinata di lato, profondi occhi neri espressione rilassata vagamente sorridente. Niente di più diverso dall'iconografia mariana tipica della pittura di fine Quattrocento, senza dubbio un ritratto, quindi: ma di chi? E chi realizzò questo affresco di squisita fattura? Le schede catalografiche della Soprintendenza non si esprimono sul primo dilemma, evidentemente non còlto, e ne individuano erroneamente l'artefice in Antonio del Massaro detto Pastura. La certosina indagine di Ardelio Loppi è durata vent'anni, straordinarie le implicazioni: forse a realizzare l'affresco addirittura Raffaello Sanzio non ancora magister in quanto dodicenne, che diede alla Vergine le sembianze ancora oggi sconosciute di Giulia Famese. Complicata la questione attributiva - comunque non peregrina alla luce degli incastri storici che potrebbero aver portato nell'allora Bassanello il giovanissimo urbinate -, supportata da indizi talmente comprovanti da non poter essere liquidata a cuor leggero la seconda ipotesi. Emblematico quanto scrive nella prefazione lo storico farnesiano Bonaventura Caprio: "Le argomentazioni avanzate dal Loppi sembrano corrispondere a verità, quantomeno non ci sono prove evidenti o fatti storici che al momento le possano smentire."
Il pozzo delle anime
Ardelio Loppi
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2021
pagine: 268
Ultimo decennio del secolo appena trascorso, Tuscia sud orientale, giugno. Cinque tombaroli si imbattono in un inquietante segreto, tumulato da millenni nella pancia di una montagna di peperino. Un "lavoretto di normale amministrazione" li porta al contrario a una scoperta dalle implicazioni sconvolgenti per l'intero genere umano. In bilico tra presente e passato, muovendosi sinuosamente fra storia, fantascienza e letteratura, "Il pozzo delle anime" ci accompagna in un viaggio senza tempo, immergendoci nella mente di chi, a un passo dalla ricchezza, non esita a immolare a questo effimero anelito tutta la sua umanità.
Segreto
Ardelio Loppi
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2019
pagine: 276
Si è scritto e detto di tutto su Tutankhamon, il Faraone Bambino della XVIII dinastia quasi completamente sconosciuto al momento della scoperta della sua tomba, il 4 novembre 1922 ad opera dell'archeologo britannico Howard Carter. Eppure, a cominciare proprio dalla sua tortuosa vicenda umana, con buone probabilità conclusasi in maniera tragica, ma ancora 32 secoli dopo con il ritrovamento del suo sepolcro, i molti enigmi che lo riguardano sembrano ancora ben lungi dal trovare risposte definitive. Inizialmente l'autore aveva quindi titolato questo romanzo Misteri. Tuttavia, nel corso dei circa quindici anni di studio della sterminata letteratura dedicata all'argomento, cui sommare i circa tre necessari alle varie revisioni/ stesure e parecchi viaggi, Loppi ha pian piano, maturato la certezza che almeno su uno dei controversi argomenti affrontati di misterioso c'è ben poco. L'euforia di essere stato il primo ad intuirlo è però durata un battito di ciglia: è trascorso quasi un secolo dalla scoperta e chiunque può aver accesso al materiale di studio, non è semplicemente possibile che nessun'altro abbia capito che… Howard Carter scoprì ed esplorò per la prima volta la tomba di Tutankhamon nel 1919 e non nel 1922! Ma evidentemente certi segreti sono inconfessabili. Ecco allora la scelta di cambiare il titolo del romanzo: Segreto si attaglia certamente di più al silenzio di coloro che, al pari di Loppi, hanno sicuramente messo insieme le tessere del puzzle, tutte le sue contraddizioni, raccapezzandone un quadro ben diverso da quello studiato sui libri di scuola. Anche all'epoca dei fatti, considerando che all'artefice della più importante scoperta archeologica di tutti i tempi non venne mai conferita alcuna onorificenza. Dettaglio decisamente bizzarro in un paese, l'Inghilterra, dove persino i calciatori vengono insigniti del titolo quantomeno di Sir.
Il pozzo delle anime
Ardelio Loppi
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2010
pagine: 224
Ultimo decennio del secolo appena trascorso, Tuscia sud orientale, giugno. Cinque tombaroli si imbattono in un inquietante segreto, tumulato da millenni nella pancia di una montagna di peperino. Un "lavoretto di normale amministrazione" li porta al contrario a una scoperta dalle implicazioni sconvolgenti per l'intero genere umano. In bilico tra presente e passato, muovendosi sinuosamente fra storia, fantascienza e letteratura, "Il pozzo delle anime" ci accompagna in un viaggio senza tempo, immergendoci nella mente di chi, a un passo dalla ricchezza, non esita a immolare a questo effimero anelito tutta la sua umanità.
Il sorriso di Giulia
Ardelio Loppi
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2005
pagine: 72
Questo libro è stato ispirato dall'affresco incastonato nell'edicola esterna della chiesa della Madonna delle Grazie di Vasanello (Viterbo). "Il sorriso di Giulia" non pretende di sancire alcunché, si limita semplicemente a fornire degli elementi, comunque significativi, che potrebbero ricondurlo al giovanissimo Raffaello Sanzio. Molto più esaustiva, grazie al raffronto con una pala d'altare conservata nel museo diocesano di Orte, si dimostra invece l'ipotesi che il volto della Madonna possa essere quello di uno dei personaggi più famosi, controversi e tuttavia privo di riferimenti fisiognomici del primo Rinascimento: Giulia Farnese.