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Libri di Arturo Bascetta

Atripalda, come eravamo: genealogia, cognomi e toponomastica di 300 anni fa nell'ex «Civitate Avellino» capoluogo della nuova Irpinia

Sabato Cuttrera

Libro: Libro rilegato

editore: ABE

anno edizione: 2025

pagine: 132

A partire dalla Rubrica I. del Catasto Onciario, come segue, il lettore troverà in ordine alfabetico, per nome di capofamiglia (compresi i pochi toponimi che inizialmente si presentavano illeggibili), i fuochi con l'età di ogni singolo componente dalla seconda metà del Settecento. Poi, in ordine progressivo, le chiese, le vedove, i forestieri, etc (II, III...). Questo sistema permetterà, a chi volesse approfondire le notizie relative alla propria casata, di individuare nell'immediato tutti coloro che portano il proprio cognome (senza trascurare di visionare la lettera "d" per gli apostrofati avulsi) e di risalire subito alla data di nascita di ogni abitante. Si tratta della bobina n.4557, conservata presso l'Archivio di Stato di Napoli, da cui il gruppo di studio ha tratto le schede su cui si basa questo lavoro. In ogni scheda sono stati riportati i dati trascritti nell'appendice che segue. Atripalda appare un po' come i quartieri di Caserta, fatta esclusione di Torre, dove vivono comodamente quelli che possiedono un vero palazzo e quelli che si trovano citati nelle varianti del Catasto capuano col titolo di nobili viventi che vivono di entrate o annue entrate. Per il resto sono quasi tutti braccianti. In pochi rappresentano la figura del ricco che vive nobilmente, altrimenti detto nobile cittadino o nobile uomo, distinguibile dalla massa perché vive del suo. Uomini nobili che diventano magnifici appena entrano nell'amministrazione della Cosa pubblica dell'Università comunale per vivere civilmente, cioè di rendita. Il Catasto di Atripalda tende alla chiarezza e non è difficile, sebbene sia complesso, leggerlo in ogni sua parte, perfino nelle sottili sfumature che ci hanno portato toponimi ormai in disuso e ad interpretare tutti quelli punteggiati com l'Att.° per attuario. Talvolta ciò è accaduto anche per i nomi propri, come nel caso di Agnese, Caterina, Salvatore, Giuseppe, Giovanni, Giovannibattista, Biagio e Tommaso, lasciati nella versione di Agnesa, Catarina, Salvadore, Gioseppe, Gio:, Gio.batta, Tomase e Biase. Non per questo si sono evitati sempre errori, sebbene con nomi del tipo Marzia o Mattia; in alcuni casi, è davvero difficile capire se si tratti di un maschio o di una femmina per la sottile differenza fra r e t del compilatore, di una F o di una T nella forma originale. Oppure di Catarina così trascritta. Alla D. è stato quasi sempre eliminata la punteggiatura trascrivendo direttamente il Don o Donna onde evitare equivoci. Idem con la N.ro del Notaro, o nel caso dei Priv., ove si è sempre inteso privilegiati, come per il M.°, indicato per magnifico nel caso di un ricco, oppure per mastro se si è trattato di un artigiano e terminava in ro, cioè M.ro seguito dalla relativa specifica, così per Sac. oppure S. divenuto direttamente sacerdote.
39,00

Profilo storico su Carovigno. Il feudo, i baroni, le chiese dal 1200 al 1900

Profilo storico su Carovigno. Il feudo, i baroni, le chiese dal 1200 al 1900

Arturo Bascetta

Libro

editore: ABE

anno edizione: 2018

pagine: 96

Il testo ripercorre a ritroso i fatti storici: "Alla morte di Re Tancredi II e del figlio Ruggero, il feudo di Carovigno viene conquistato dallo Svevo. Enrico VI usurpa il Regno per la moglie Costanza; Via Sibilla: Lecce al Biccari e Taranto a Margaritone con Guglielmo: accecato, l'altro castrato; Enrico VI muore, Costanza fugge a Jesi; Il Giustizierato della Terra d'Idronti. La Contea di Lecce in Regno di Napoli: il papa, divenuto reggente, fa tornare i Tancredini; Carovigno in Giustiziario Idronti al magistro di Ostuni, e riassorbita da Napoli, è Contea di Lecce; Il ritorno agli Stati feudali dei Franchi. Nel Principato "autonomo" di Taranto: Re Roberto d'Angiò scioglie la Contea di Lecce. La Signoria di Mesagne conquista Carovigno..."
21,00

La conquista di Carlo VIII del 1495. L'Aquila, Napoli, Capua, Ischia, Salerno

La conquista di Carlo VIII del 1495. L'Aquila, Napoli, Capua, Ischia, Salerno

Arturo Bascetta, Sabato Cuttrera

Libro

editore: ABE

anno edizione: 2017

pagine: 96

L'entrata di Carlo VIII in Capua e Aversa. L'ingresso a Napoli del 20 febbraio. Sosta a Poggioreale, poi a Castelcapuano. Fuoco amico sulla città dai castelli aragonesi. Ucciso il prigioniero fratello del Gran Turco. Carlo s'accorda col Papa e gli regala Benevento. Presa Castelnuovo, Spagnoli in Sicilia: accordo?. Ai Francesi piacevano le donne napoletane. Il Principe Federico tratta col nemico. Il Re è perso: tradito dal castellano di Ischia. Il nemico lascia beni a Juana che parte per Messina. L'ultima a cadere fu Gaeta. Carlo è ormai padrone e ordina le giostre. Carlo VIII prende e lascia Napoli. Federico festeggia in Puglia, ma Carlo è sul trono. L'incoronazione a Re di Napoli. Il giuramento dei baroni e le tasse. Carlo va via e non paga gli alleati. Il Viceregno francese.
30,00

Juannella la nova. Volume Vol. 1

Juannella la nova. Volume Vol. 1

Arturo Bascetta, Sabato Cuttrera

Libro: Libro in brossura

editore: ABE

anno edizione: 2017

pagine: 160

È una biografia di Bascetta e Cuttrera sulla figlia dell'infanta di Spagna. Nata da Giovanna III e Ferdinando I di Napoli presso l'AGP, l'Annunziata istituita a Malepasso, Giovanna IV fu considerata l'infanta di Napoli. Cresciuta a corte con la cognata duchessa nel Palazzo della Duchesca progettato da Maiano e Pacello da Mercogliano, l'erede di Napoli era il futuro da lasciare ai superstiti di una famiglia decimata che si ricompattò intorno a Ferrandino e Giovannella sposi. Tanti gli aneddoti, fin quando Giovannella va a Messina e Ferrandino torna perché il fratellastro Alfonso III abdica per via dei processi ai ribelli della congiura dei baroni. Ma onorare i debiti e le donazioni alle chiese fedeli sono una prerogativa del nuovo re che promette nozze alla novella regina, ma senza regno. È la reginella che abolisce le gabelle ai napoletani e si sposa nel restaurato appartamento del Maschio Angioino.
30,00

La duchesca e il testamento di Alfonso II

La duchesca e il testamento di Alfonso II

Arturo Bascetta, Sabato Cuttrera

Libro

editore: ABE

anno edizione: 2017

pagine: 144

Elementi biografici sulla duchessa Ippolita Sforza, su Giovanna d'Aragona e sui re di Napoli.
30,00

Benevento 1458-1498. Lo Stato del papa fra congiura e riconquista. Volume Vol. 3

Benevento 1458-1498. Lo Stato del papa fra congiura e riconquista. Volume Vol. 3

Arturo Bascetta

Libro: Libro in brossura

editore: ABE

anno edizione: 2018

pagine: 144

20,00

Caggiano nel 1754. 4° Catasto onciario principato citeriore di Salerno. Volume Vol. 1

Caggiano nel 1754. 4° Catasto onciario principato citeriore di Salerno. Volume Vol. 1

Arturo Bascetta, Bruno Del Bufalo

Libro: Libro rilegato

editore: ABE

anno edizione: 2018

pagine: 112

Il comune, diviso da Pertosa (catasto a parte) con i cognomi di tutti gli abitanti, le strade e i luoghi antichi: S. Maria Maggiore dei Greci, S. Salvatore, S. Giuliano, Valle Palazzo, S. Caterina, S. Giovanni, Calabri, Cornale, S. Andrea, Murgi Beato seu le case abbraggiate, Mozzoni, Fontana Caggiano e tutti i nomi di ricchi e poveri nella seconda metà del 1750 per un minimo di albero genealogico.
30,00

Jeanne D'Anjou. Giovanna I D'Angiò regina di Napoli. Volume Vol. 4

Jeanne D'Anjou. Giovanna I D'Angiò regina di Napoli. Volume Vol. 4

Arturo Bascetta, Sabato Cuttrera

Libro

editore: ABE

anno edizione: 2018

pagine: 112

napoli senza il ducato di calabria - S.Chiara sede dell'arcidiocesi di Napoli post-sisma - L'Aquila in Regno, il nemico dal Molise a Capua - Giovanna I e Luigi I pronti a tornare a Napoli - Lupo innesca la battaglia di Melito del 6 giugno - Giovanna I e Luigi I tornano ad agosto: le cariche - Guarnieri in ostaggio, il papa vuole una tregua - Il comando a Re Luigi che sfida il nemico a duello - La tregua: il Regno perde le Calabrie di Venosa - Il trattato: Napoli a Giovanna, Bari all'Ungaro - Lupo intasca il riscatto e si ritira a Campobasso capitolo ii il re ungaro su salerno: la via major - 25 aprile: Re Ungaro fu a Barletta e sull'Appia - Re Ludovico da Manfredonia ad Ascoli e Otranto - Gli Ungari su Urbe Salerno in Principato Regio - Vicario a Salerno, contrasti a Torre e a Sarno - Pietra d'Ercole a Torre: Rovigliano al M.Aureo? - Somma respinge l'antiré che vira su Maddaloni - L'arrivo ad Aversa, dove Ludovico fu ferito - Re Ungaro su Capua: nasce il Viceré dell'Abruzzo - Settembre a Napoli pel duello mancato: è tregua - Malatesta col papa per riconquistare l'Abruzzo - Luigi compra il Molise, ma Ludovico è nel Sannio - Ludovico parte e dà Ascoli agli Arianesi di Apice
30,00

600° anniversario degli Statuti Angioini della città di Apice in valle beneventana a.D. 1420-2020
30,00

Scafati nel 1741. 10° Catasto onciario del Principato Citra. Volume Vol. 1

Scafati nel 1741. 10° Catasto onciario del Principato Citra. Volume Vol. 1

Arturo Bascetta, Sabato Cuttrera, Bruno Del Bufalo

Libro

editore: ABE

anno edizione: 2018

pagine: 96

Sono i cognomi, le strade, le chiese e i misteri di Scafati, da sempre comune della provincia di Salerno, baricentro fra la costiera amalfitana e quella sorrentina. Tantissimi i luoghi antichi, dal Giardino del Conte a Rocchetta, Crapolla a S.Antonio di Padova, dal Fiume di Bottaro a Controventi, San Giacomo, Mandre, Orta, S. Cerella, Santella, S. Gallo.
30,00

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