Libri di Barbara Codogno
Racconti americani
Barbara Codogno
Libro: Libro in brossura
editore: Apogeo Editore
anno edizione: 2021
Con penna ferma come bisturi affilato, che sembra preso in prestito a un anatomopatologo, Barbara Codogno in questi “Racconti Americani” usa un linguaggio che spolpa la realtà per arrivare dritto e impietoso all’osso della storia. Racconti veloci, crudi, scritti con una prosa mai leziosa o autocompiaciuta che mescola continuamente il pensiero al parlato e alla narrazione. Senza mai indugiare nelle descrizioni, accennando piuttosto ai luoghi e ai protagonisti con pennellate rapide e pastose. L’America ci appare nella sua violenza quotidiana, fatta di serial killer, di omicidi brutali, di devianza e povertà. L’America come l’abbiamo vista tutti nello sconvolgente omicidio che è entrato nelle nostre case: la morte di George Floyd, ucciso bestialmente da un poliziotto. Racconti che attraversano l’America geograficamente e storicamente: da Fargo ad Albuquerque, dagli anni ’50 alle ultime serie televisive. C’è un filo sottile che lega insieme i racconti: il marcio che sale dai cassonetti dell’immondizia e dalle discariche e i lampeggianti rossi e blu della Polizia. Questo libro lo si beve tutto d’un fiato, come fosse una medicina amara. Ma è una lettura che non cura. E non consola.
Il dio dei topi
Barbara Codogno
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2016
pagine: 120
Un gotico contemporaneo, un romanzo claustrofobico. I kafkiani luoghi che ci introducono nel sottosuolo sono labirinti annodati nei sotterranei di un dipartimento universitario di ricerca, condotta sugli animali. Nello specifico, un condominio imprigiona dei topi che dovranno testare antidepressivi commissionati da un'importante azienda farmaceutica. Una volta salito in superficie, il lettore si troverà di fronte a un'architettura altrettanto violenta e speculare. L'autrice avanza la riflessione: chi sono le vere cavie? Gli uomini o i topi?
P.C.R. Per colpa ricevuta
Barbara Codogno
Libro
editore: CLEUP
anno edizione: 2012
pagine: 160
"Per quanto taciuta, negata, dissimulata la verità appare, nelle favole di Barbara Codogno, come una sorta di epifania condivisa, un fatto 'pubblico', capace di trasformare i rapporti tra i soggetti che con la loro azione hanno contribuito al suo disvelamento. Può trattarsi di una confessione tardiva, di una morte improvvisa o di una nascita inattesa, qualunque sia la sua forma, l'evento che getta luce sul senso della storia ha anche l'effetto di introdurre una novità assoluta, una discontinuità rispetto al passato, un evento originario, un qualcosa che, accadendo per la prima volta, ha l'effetto di avviare legami imprevedibili e nuove possibilità di coesistenza umana." (Dalla prefazione di Fabio Grigenti)
Paolo Coltro. Padova informale
Barbara Codogno
Libro
editore: CLEUP
anno edizione: 2011
pagine: 68
"Padova informale" è il titolo della prima mostra fotografica di Paolo Coltro. Curata da Barbara Codogno, "Padova informale" è una riuscita e decisiva prova autoriale che trova collocazione all'interno del contenitore RAM, manifestazione dedicata al contemporaneo e patrocinata dal Comune di Padova Assessorato alla Cultura. Le sue fotografie raccontano di spazi della città di Padova che ci sono ben noti, da Via Venezia ai palazzi e agli edifici più celebri, dal Portello alle piazze. Ma nonostante alcuni indizi ci facciano capire che "ci troviamo qui", esse ci traducono in uno spazio altro, decontestualizzato, stravolto e illuminato dalla magia di un click. Da un lato Coltro ricerca, stringe, seziona, ingrandisce, estrae arbitrariamente porzioni di luoghi o di luce che coagula in agglomerati materici, approdando a un'espressione pittorica astratta. Dall'altro, invece, è attratto dalla presenza del vuoto. Acciaio, cemento, lamiera: i protagonisti del suo mondo riscoperto non tradiscono traccia di presenza umana. In un universo rigorosamente distorto, sono "non-luoghi" le cui linee disegnano geometrie insospettate che si stagliano in campiture di colori primari. Muovendo dall'esplorazione di spazi, luoghi e architetture della città - stravolti da un obiettivo che ne ingrandisce, isolandoli, gli elementi materici e che allo stesso tempo li parcellizza in mondi a sé stanti - la ricerca di Paolo Coltro approda a un'espressione più pittorica e astratta.
Cosa sognano le donne
Barbara Codogno
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2011
pagine: 132
Undici racconti che compongono una stravagante partitura musicale. I racconti scanditi da tre movimenti di scrittura: allegro ma non troppo; marcia funebre; presto delirando. I movimenti sono bilanciati da due intermezzi a cui fanno da cornice un sipario inaugurale e in finale, ouverture. Gli intermezzi non si danno come semplice momento di raccordo ma diventano "chiave" musicale per la comprensione dell'architettura narrativa. Il filo conduttore dei racconti, come dice il titolo, sono donne che sognano o, solo in due casi ("Ho sognato che mi tradivi" e "Alle donne sognare fa male") sono uomini che hanno direttamente a che fare con il loro "sogno" di donna (nel primo un uomo che desidera scoprire i tradimenti della moglie, nel secondo un figlio che uccide una madre stanca di una vita mediocre, impedendole di ribellarsi e di lasciarlo). In questi racconti il sogno non è mai una fuga dalla realtà, un rifugio protettivo, una rinuncia. Piuttosto, le donne che ci presenta l'autrice pagano a caro prezzo e sulla loro pelle il non aver abdicato in favore di un mondo senza sogni. Sono donne che reagiscono anche quando patiscono, disposte ad atti estremi pur di rivendicare il loro diritto a sognare e a desiderare.