Libri di Bernard Marcadé
Marcel Duchamp. La vita a credito
Bernard Marcadé
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2025
pagine: 572
L’arte di Duchamp si intreccia alle grandi avventure estetiche del Novecento senza mai ridursi a nessuna di esse e rimane ancora oggi una fonte inesauribile di ispirazione per ogni nuova generazione di artisti. Ma se molto è stato scritto sulla sua opera, assai meno si conosce della sua vita. Una vita costruita fuori dalle convenzioni, con eleganza distaccata, libertà di indifferenza e sintesi degli opposti, cui si aggiungono una costante rivendicazione della pigrizia e un disprezzo fisiologico per il denaro. In questa nuova edizione ampliata, Marcadé riconosce nell’attitudine e nelle scelte quotidiane di Duchamp non aneddoti marginali, ma componenti essenziali della sua arte, illustrando così quella che, secondo Henri-Pierre Roché, rappresenta l’opera più bella di Duchamp, ovvero l’impiego del suo tempo.
Guardare in aria
Niele Toroni
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2025
pagine: 160
Niele Toroni è considerato uno dei maggiori artisti contemporanei. Nato a Muralto nel 1937, vive a Parigi dal 1959. Dal 1967, il suo metodo di lavoro prevede la successione regolare di impronte di pennello numero 50, a 30 cm l’una dall’altra, su una varietà di superfici: carta, tele, vetri, pareti intonacate e altro ancora. Sebbene il processo sia apparentemente ripetitivo, il risultato, come Toroni stesso afferma – e come chiunque conosca la sua opera potrebbe testimoniare – non è mai lo stesso, tanto che alla prova del tempo i suoi lavori hanno mantenuto intatta la loro poesia, rivelandosi inimitabili. Guardare in aria raccoglie due lunghe interviste a Toroni condotte dal critico d’arte francese Bernard Marcadé nel 1997 e nel 2024, una scelta di scritti brevi e brevissimi del pittore e la riproduzione anastatica di un libro d’artista da lui realizzato nel 1981. I testi sono accompagnati da numerose fotografie in bianco e nero e a colori.
Marcel Broodthaers. Libro d'immagini
Bernard Marcadé, Wilfried Dickhoff
Libro: Copertina rigida
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2013
pagine: 320
".. .mi sono chiesto se non potevo vendere qualche cosa e avere successo nella vita. E già diverso tempo che non combino niente. Ormai ho quarant'anni... Alla fine mi è venuta l'idea di inventare qualche cosa d'insincero e mi sono messo subito al lavoro." (Marcel Broodthaers) In soli dodici anni di carriera, il belga Marcel Broodthaers (Bruxelles 1924-Colonia 1976) ha prodotto più idee di quanto di solito non si faccia nell'arco di un'intera vita. Dopo essersi dedicato per vent'anni alla poesia, nel 1964 abbandona questa forma espressiva per firmare un patto con un universo, le arti visive, dai valori opposti. Muovendosi con disinvoltura fra i più diversi media - dall'installazione alla scultura, dal libro d'artista al video e alle scritte impresse su pannelli e targhe di alluminio - Broodthaers si pone come artista "post-mediale" per eccellenza, per il quale ogni mezzo può essere utilizzato al servizio di un'idea. Tra quelle che animano la sua opera vi è la critica alle istituzioni (di cui è stato un pioniere), la demistificazione dell'arte e gli enigmi visivi. Concepito e curato da Marie-Puck, figlia di Broodthaers, questo volume offre una vasta selezione di fotografie inedite, due importanti saggi critici, una cronologia completa delle mostre e una bibliografia selezionata. Con le sue trecentocinquanta immagini a colori è la più importante e autorevole monografia mai pubblicata su Marcel Broodthaers.
Marcel Duchamp. La vita a credito
Bernard Marcadé
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2009
pagine: 602
Dalla sua scomparsa nel 1968, l'influenza di Marcel Duchamp, "l'uomo più intelligente del xx secolo" nelle parole di André Breton, non ha smesso di imporsi nel paesaggio dell'arte contemporanea. Dal Futurismo al Cubismo, dal Dadaismo al Surrealismo, la sua arte si intreccia alle grandi avventure estetiche del Novecento senza mai ridursi a nessuna di esse. Se Picasso insiste nel propugnare la figura dell'artista demiurgo, Duchamp, grazie all'invenzione del readymade, incarna invece il modello dell'artista contemporaneo ed è riconosciuto a partire dagli anni sessanta come fonte incontestabile di ispirazione da parte delle giovani generazioni di artisti. Molto è stato scritto sulla sua opera, ma assai di meno sulla sua vita. Una vita che Duchamp costruisce al di fuori delle categorie correnti, non già come artista o anarchico ma, per riprendere un suo neologismo, come "anartista". Eleganza distaccata, libertà di indifferenza, compenetrazione dei contrari cui si aggiungono una costante rivendicazione della pigrizia e un disprezzo fisiologico per il denaro - diventano in lui gli strumenti originali di un modo inedito di porsi di fronte al mondo e alle cose. "Preferisco vivere, respirare piuttosto che lavorare." Duchamp si è pronunciato spesso sulla propria vita con caustiche dichiarazioni che nel loro insieme delineano una personale economia di vita (ridurre i bisogni per essere davvero liberi) e una vera e propria arte di vivere.