Libri di Bernard Maris
Capitalismo e pulsione di morte
Gilles Dostaler, Bernard Maris
Libro: Copertina morbida
editore: La Lepre Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 160
Sovrappopolazione, crac borsistici, irrefrenabile spinta al consumo, mercati saturi, carenza di liquidità, disoccupazione: la crisi che attraversa il pianeta all'inizio del secondo millennio è senza precedenti. Non possiamo ignorare che un'analoga crisi, quella del 1929, è sfociata nel secondo conflitto mondiale. Forse l'uomo non ha imparato niente dal passato e le sue pulsioni autodistruttive lo portano inesorabilmente a farsi del male. È la tesi proposta in questo saggio che potremmo definire di "psicoanalisi dell'economia", in cui gli autori spiegano la spinta all'autodistruzione tipicamente umana accostando il concetto freudiano di pulsione di morte all'idea keynesiana di frenesia dell'accumulazione. Attraverso le parole di due grandi pensatori del secolo scorso, lo psicologo Freud e l'economista Keynes, scopriamo così che l'istinto di morte presente nell'individuo si manifesta anche attraverso le tendenze capitalistiche al possesso, all'accumulo e in definitiva conduce a quello che Keynes definiva "desiderio morboso di liquidità". Il sistema è dunque avviato ad autodistruggersi? Così sembra, a meno che l'uomo non scopra in sé le risorse necessarie a superare non solo la presente crisi, ma l'intera impostazione economica in cui è maturata. È necessaria una salutare inversione di rotta verso un'epoca nuova situata al di la` del capitalismo.
Houellebecq economista
Bernard Maris
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2015
pagine: 136
Bernard Maris è una delle vittime dell'attacco terroristico alla redazione di "Charlie Hebdo" del 7 gennaio 2015. "Houellebecq economista" è il suo ultimo libro, un omaggio a Houellebecq e alla sua analisi del mondo. Per capire a fondo l'essenza di un'economia basata sul libero mercato non c'è niente di meglio che leggere "Estensione del dominio della lotta" di Michel Houellebecq. Dalla devastazione post-capitalistica di "La possibilità di un'isola" alla lucida analisi della divisione del lavoro in "La carta e il territorio", dalla questione sull'utile e l'inutile in "Piattaforma" all'orrore per il liberalismo economico nelle sue poesie, nessun altro scrittore contemporaneo ha mostrato una pari capacità di comprensione di un mondo così impregnato di economia. Questo libro non vuol fare a Houellebecq il torto di definirlo un economista, ma rendere omaggio alla sua acutezza visionaria.
Antimanuale di economia
Bernard Maris
Libro: Libro in brossura
editore: Tropea
anno edizione: 2005
pagine: 349
Ricardo, Heidegger, Jarry, Maupassant, Montesquieu, Baudrillard, Orwell, Todd e molti altri: per comprovare le proprie accuse all'economia contemporanea, Bernard Maris ha strutturato un'antologia trasversale che raccoglie testi di filosofi, economisti, sociologi e scrittori degli ultimi due secoli. La sua tesi è che l'attuale corrente dominante della scienza economica usurpi paradigmi matematici che non le appartengono, pretendendo di porsi come scienza superiore ed "esatta" quando la comprensione dei fenomeni economici, oltre a essere soggetta a un margine di errore, necessita di studi storici, geografici, antropologici e politici.