Libri di Bertrand Lançon
La vita quotidiana a Roma nel tardo impero
Bertrand Lançon
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2018
pagine: 310
All'inizio del IV secolo d.C. Roma è una metropoli senza imperatori - che preferiscono risiedere altrove - e in balia di continue incursioni, carestie, e crisi demografiche. Le ricchezze che un tempo l'hanno resa grande sono ora facile preda per le orde di barbari, che non incontrano più resistenza militare ai confini dell'Impero. La città eterna è ferita fisicamente e moralmente, ma riesce a medicare le proprie piaghe e a rialzarsi in fretta: feste, giochi, spettacoli e grandi opere di restauro riprendono ad animarla, e altezzosi patrizi continuano ad occuparne le strade lastricate, vantandosi delle loro ricchezze, accompagnati da signore che camminano con civetteria avvolte in tuniche alla moda. Dietro di loro legioni di schiavi. La società tardoantica infatti non rinuncia alla popolazione servile, ma le condizioni dei più miseri sono destinate a migliorare grazie alla diffusione del Cristianesimo, che trova sempre più adepti anche fra nobili e senatori. Il miracolo romano è dunque compiuto: Roma non è caduta, non è crollata, ma da solenne aquila imperiale è diventata la sedes Petri, culla della cristianità. Grazie a fonti letterarie, storiche e archeologiche Lançon ci accompagna fra le strade di una città in cui culti pagani e riti cristiani si legano indissolubilmente, in uno straordinario intreccio di tradizioni che conserviamo ancora oggi. Anche nel corso del lento declino dell'Impero, dunque, tutte le strade continuano a portare a Roma.
La caduta dell’impero romano. Una storia infinita
Bertrand Lançon
Libro: Libro in brossura
editore: 21 Editore
anno edizione: 2021
pagine: 256
La caduta dell’Impero romano continua a fare scorrere fiumi d’inchiostro: essa ha suscitato in questi ultimi anni un numero di pubblicazioni senza precedenti. La si tratta a torto come un enigma storico che si potrebbe risolvere identificandone le cause, mentre è proprio la longevità dell’Impero romano a essere enigmatica. Tuttavia, se tale caduta affascina, è perché essa è uno specchio che riflette le paure contemporanee di declino e crollo, oggetto di un vero e proprio boom in seno all’ “impero americano” e all’Unione Europea. Questo libro si interroga sull’ultimo secolo dell’Impero romano, cercando di dimostrare che la sua caduta è nient’altro che uno spettro. Sebbene sia impossibile trattare un simile argomento in modo del tutto esaustivo, la cultura occidentale non sembra avere alcun desiderio di rinunciarvi. Ciò si deve al fatto che, probabilmente, questa rinuncia metterebbe in dubbio il pessimismo forzato che la sottintende. Questa “caduta” è divenuta una storia infinita, poiché ci si sforza invano di accumulare i fattori incerti di un avvenimento dai contorni non ben definiti, mentre essa in ultima analisi serve essenzialmente a sfogare le nostre angosce.