Libri di C. Bertola (cur.)
Un'evidenza fantascientifica. Luigi Ghirri, Andrea Zanzotto, Giuseppe Caccavale
Libro
editore: Corraini
anno edizione: 2021
pagine: 104
Per il terzo atto del programma di ricerca legato al Fondo Luigi Ghirri, la Fondazione Querini Stampalia presenta "Un'evidenza fantascientifica. Luigi Ghirri, Andrea Zanzotto, Giuseppe Caccavale", un progetto che mette a confronto fotografia, pittura e poesia aprendo una nuova occasione di valorizzazione tra i linguaggi dell'arte. Dopo "Paesaggi d'aria. Luigi Ghirri e Yona Friedman / Jean-Baptiste Decavèle" (2015) e "Le pietre del cielo. Luigi Ghirri e Paolo Icaro" (2017), in questo caso il dialogo è a tre: un artista visivo come Giuseppe Caccavale e un grande poeta come Andrea Zanzotto si confrontano con le opere di Luigi Ghirri sul tema del paesaggio, fil rouge che lega tutti gli atti del Fondo. I linguaggi della fotografia, della poesia e della pittura vengono qui a comporre un paesaggio inedito tanto irriconoscibile e trasfigurato da sembrare il paesaggio di un altro mondo, fantascientifico appunto. Pubblicato in occasione della mostra omonima a cura di Chiara Bertola e Andrea Cortellessa alla Fondazione Querini Stampalia, il terzo Quaderno del Fondo Ghirri raccoglie i contributi dei curatori Chiara Bertola e Andrea Cortellessa, di Marigusta Lazzari, Silvana Tamiozzo Goldmann, Matteo Giancotti, Camilla Miglio, Valérie Da Costa e Giuseppe Caccavale.
Le pietre del cielo. Ediz. italiana e inglese
Luigi Ghirri, Paolo Icaro
Libro: Copertina rigida
editore: Corraini
anno edizione: 2018
pagine: 88
Il volume che accompagna l'omonima mostra, curato da Chiara Bertola e Giuliano Sergio, si inserisce come secondo appuntamento nel programma di ricerca legato al Fondo Luigi Ghirri, che ha visto la pubblicazione nel 2016 del primo Quaderno "Paesaggi d'aria. Luigi Ghirri e Yona Friedman/Jean-Baptiste Decavèle". Tale fondo mira a promuovere un'attività di indagine e valorizzazione dell'opera del fotografo emiliano, attraverso accostamenti tematici con artisti che ne evocano la sensibilità. Le sculture di Paolo Icaro scelte per la mostra sono principalmente in gesso, materiale che conserva l'impronta del gesto rapido che lo ha plasmato, evocando ciò che non si vede più e legandosi alla sua idea delle fotografie di Ghirri in cui lo vede capace di ritrarre "lo spazio che lo separa dalle cose".
Anita Sieff. Ordine di senso. Catalogo della mostra
Libro: Copertina morbida
editore: Gli Ori
anno edizione: 2010
Maria Teresa Sartori. Il suono della lingua. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Gli Ori
anno edizione: 2008
pagine: 108
Stefano Arienti. Disegni dismessi. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Gli Ori
anno edizione: 2008
pagine: 144
Il volume è di supporto all'omonima mostra aperta alla Fondazione Querini Stampalia a Venezia. Il libro documenta l'allestimento che Stefano Arienti ha creato nelle storiche sale della fondazione mettendo al centro il disegno, tema spesso presente nella sua opera, e ne indaga la vitalità quasi fosse un organismo. Il titolo del volume e della mostra, Disegni dismessi, è anche il titolo di un'opera realizzata da Arienti per questa esposizione, un vecchio mappamondo strappato, dove la parte stampata rimane in qualche lembo residuo incollato su un globo di vetro, minimamente inciso nei meridiani e paralleli.
Mara Morganti. Diario cromatico. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Gli Ori
anno edizione: 2008
pagine: 120
Maria Morganti. L'unità di misura è il colore. Catalogo della mostra (Verona, 15 ottobre 2010-9 gennaio 2011). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2010
pagine: 59
La mostra, organizzata dall'Assessorato alla Cultura, Direzione Musei e Monumenti del Comune di Verona, in collaborazione con le gallerie Caterina Tognon Arte Contemporanea e Michela Rizzo di Venezia e con Art Verona, fa parte degli interventi site specific di artisti contemporanei proposti ormai da tempo negli spazi del Museo di Castelvecchio, che hanno visto la presenza di artisti e architetti come Giuseppe Caccavale, Eliseo Mattiacci, Peter Eisenman, Herbert Hamak, Anna Galtarossa, Andrea Galvani, Luca Trevisani. Il lavoro di Maria Morganti è un itinerario pensato in rapporto tanto all'architettura quanto alle collezioni museali. Opere di vetro, carta, pittura, pongo, attraversano il museo assumendo forma sempre nuova, lasciando tracce di colore, invitando a guardare con occhi nuovi ambienti noti. In dialogo con il castello medievale, con il restauro e riallestimento di Carlo Scarpa e con le opere esposte, il colore diventa per l'artista lo strumento di misura dello spazio, il segno del percorso individuale. Nata a Milano, Maria Morganti è cresciuta artisticamente nella sua città di origine e a New York, per poi trasferirsi a Venezia, dove oggi vive e lavora. Le sue opere sono state esposte, tra l'altro, a New York, Parigi, Milano, Mantova, Venezia, Firenze.
Omaggio a Vedova-Dialogo con Baselitz. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2007
pagine: 104
"Vedova, che ha partecipato all'Esposizione Internazionale d'Arte fin dal 1948, è uno dei grandi artisti che Venezia abbia mai saputo esprimere, interprete fra i più geniali della sperimentazione culturale. Anche grazie al suo lavoro e alle sue intuizioni sempre all'avanguardia, la Biennale di Venezia - che gli ha conferito il Leone d'oro alla Carriera nel 1997 - è stata allo stesso tempo più internazionale e più veneziana. E la stessa presenza di Georg Baselitz, pure protagonista della nostra Esposizione d'Arte, che in questa occasione è stato invitato a creare un omaggio per l'amico Vedova, moltiplica l'effetto straordinario di dialogo e di integrazione cosmopolita fra il fertile terreno creativo veneziano e il contesto artistico internazionale." (Davide Croff)

