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Libri di Carlo Nitsch

La feroce forza delle cose. Etica, politica e diritto nelle «Pagine sulla guerra» di Benedetto Croce

La feroce forza delle cose. Etica, politica e diritto nelle «Pagine sulla guerra» di Benedetto Croce

Carlo Nitsch

Libro: Libro in brossura

editore: Bibliopolis

anno edizione: 2021

pagine: 154

La Grande guerra rappresenta un banco di prova per la Filosofia dello spirito crociana, un laboratorio per saggiare la solidità del sistema appena condotto a compimento. Nello spirito pratico la tensione, provocata dall'esperienza del conflitto, viene più chiaramente in evidenza. L'eticità dei valori universali è costantemente insidiata dal dovere del cittadino di difendere la patria, e il carattere controverso dell'«utile», che emerge dalle pagine sulla guerra, fa vacillare, con l'unità dell'azione economica, il fondamento della sua dignità categoriale. Nello scontro armato tra gli Stati, infatti, la politica manifesta la sua indole ferina, e il diritto esibisce, nei rapporti che informano l'ordinamento internazionale, la propria tragica natura. Il lettore non tarderà a riconoscere, in questa peculiare condizione, l'espressione paradigmatica di un problema più generale, che investe l'ordine sociale della vita. Esso concerne l'esistenza di un fondo oscuro, latente nel dominio economico della politica e del diritto, in cui la violenza resta pur sempre un'immanente possibilità.
20,00

Anche le cicale sanno contare

Anche le cicale sanno contare

Carlo Nitsch, Guido Trombetti

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2018

pagine: 96

Una civiltà aliena sufficientemente evoluta potrebbe avere il suo Aristotele, il suo Dante Alighieri e il suo Beethoven ma filosofia, letteratura e musica sarebbero probabilmente diverse dalle nostre... Quello di cui però possiamo essere certi è che qualunque essere pensante si trova prima o poi di fronte alla necessità di contare e utilizzare i numeri naturali, arrivando alla conclusione che 1577 non è un numero primo perché è 19 volte 83.
8,90

Riduzione della filosofia del diritto alla filosofia dell'economia

Riduzione della filosofia del diritto alla filosofia dell'economia

Benedetto Croce

Libro: Libro in brossura

editore: Giuffrè

anno edizione: 2016

pagine: XLII-125

«I libri, che s'intitolano filosofie del diritto, contengono un vario, e spesso assai pregevole, materiale di dati storici, di schematismi giuridici, di critiche circa istituti sociali e di proposte riformatorie; o anche importanti vedute filosofiche generali. Ma tutto ciò resta fuori della mia indagine. Io debbo fermarmi soltanto a quelle parti di essi, - talora, poche pagine introduttive, o qualche capitolo o paragrafo, che si cela quasi vergognoso nella selva delle discussioni estranee, - nelle quali si cerca di stabilire il fondamento o il concetto del diritto. Proprio queste trattazioni del problema peculiare e fondamentale del diritto mi hanno destato sempre i maggiori dubbi. Pare a me, come già ad altri, che si sia ancora, per questo riguardo, press'a poco nella condizione in cui si era alla fine del secolo decimottavo; quando Kant, parlando nella Critica della ragion pura della difficoltà delle definizioni, notava che i giuristi cercavano sempre, ma non erano riusciti ancora a trovarne una pel diritto. Il rapporto di diritto e morale, che il giurista von Jhering chiamava il capo Horn (o capo delle Tempeste) della scienza giuridica, mi sembra, in verità, il capo dei Naufragi. L'indole dell'attività giuridica rimane ancora oscura, e non si è riusciti a distinguerla davvero da quella dell'etica. - Se non si è riusciti, - si potrebbe dire, - gli è che la distinzione non esiste; e la filosofia del diritto dev'essere puramente e semplicemente assorbita nell'etica. Ma a questa conclusione resiste ostinatamente una certa confusa coscienza, che è in tutti, dell'elemento differenziale, che il diritto contiene rispetto alla morale. E le si oppone poi con energia tutta la storia della filosofia del diritto, la quale è sorta appunto dalla necessità di fissare la distinzione di diritto e morale.»
18,00

Il giudice e la legge. Consolidamento e crisi di un paradigma nella cultura giuridica italiana del primo novecento

Il giudice e la legge. Consolidamento e crisi di un paradigma nella cultura giuridica italiana del primo novecento

Carlo Nitsch

Libro: Libro in brossura

editore: Giuffrè

anno edizione: 2012

pagine: X-350

Lo studio affronta un tema classico nella riflessione filosofica sul diritto e la scienza giuridica, concernente la possibilità di pensare in termini logici la relazione tra diritto e fatto, nella particolare connessione, che impegna il giudice in sede giurisdizionale, tra la legge e il caso, la norma astratta e la realtà concreta. Problema autentico, che non conosce soluzioni definitive, ma una lunga e articolata storia di pensiero. Un tratto di questa storia delimita il campo della ricerca, con riferimento alla complessa esperienza dei rapporti, nella cultura giuridica italiana del primo Novecento, tra scienza del diritto e filosofia. Particolare importanza, nella caratterizzazione del contesto indicato, assume l'influenza esercitata dal pensiero di Benedetto Croce sulla concettualizzazione del tema in oggetto. Rileva, nello specifico, la sua incidenza sulla formazione di alcune tra le più interessanti posizioni critiche - quelle di Emilio Betti e Guido Calogero -, nei confronti della dottrina allora dominante, in Italia, nell'ambito degli studi sul processo civile. In Appendice una raccolta di documenti inediti, prevalentemente di carattere epistolare, fornisce ulteriori dati utili alla ricostruzione dell'intera vicenda.
35,00

Riduzione della filosofia del diritto alla filosofia dell'economia
18,00

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