Libri di Carlo Valeri
«Blade Runner». Un sogno dal futuro
Libro: Libro in brossura
editore: goWare
anno edizione: 2017
pagine: 88
Che cos’è Blade Runner, se non la magnifica allucinazione psichedelica che, da quel fatidico 1982, ha cambiato per sempre la storia del cinema e dell’immaginario culturale? Sia il film diretto da Ridley Scott sia il sequel di Denis Villeneuve formano un contenitore di tante, diverse e ugualmente necessarie idee di mondo, di visione e di scrittura. Attraverso saggi, schede, profili, immagini e interviste ai registi, questa pubblicazione, pensata dalla redazione di “Sentieri Selvaggi”, immediatamente dopo aver visto Blade Runner 2049, dialoga con il culto e con l’eredità, per certi versi anche ingombrante, rappresentata dal primo capitolo. Allo stesso tempo vuole scommettere sulle qualità del secondo, intercettandone gli stimoli romantici, estetici, teorici, produttivi e inevitabilmente seriali.
Una passione selvaggia. 20 anni di storia (e vite) di Sentieri Selvaggi
Carlo Valeri, Sergio Sozzo
Libro: Copertina morbida
editore: Sentieri Selvaggi
anno edizione: 2008
pagine: 264
Il buio si avvicina
Fabiana Proietti, Alessia Spagnoli, Carlo Valeri
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2007
pagine: 190
L'horror è oggi il genere cinematografico più frequentato dai giovani. Ed è anche quello in cui più si fa sperimentazione linguistica. È dall'horror che provengono le più audaci innovazioni nella tecnica di ripresa, negli effetti speciali, nel trucco, nel totale della messa in scena. Ma anche sul piano dei contenuti, le storie essenzialmente più inquietanti o socialmente destabilizzanti trovano nell'horror il loro primo fertile terreno. "Il buio si avvicina" vuole essere un percorso tra i sentieri tracciati dal genere horror per quanto concerne tematiche e stili di narrazione. Affrontando l'analisi delle figure del mostruoso e delle location scenografiche, il testo non rinuncia però a uno sguardo più tecnico sulle modalità del racconto cinematografico orrorifico. Il libro - esaminando sequenze fondamentali del genere con l'ausilio di numerosi fotogrammi - fornisce spunti di riflessione sui mezzi attraverso cui il film horror, macchina per produrre paura, mette in atto le proprie strategie di tensione verso lo spettatore.