Libri di Carmelina Urso
Tra l'Etna e Cariddi. La Sicilia nell'immaginario altomedievale
Emanuele Piazza
Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2019
pagine: 164
Un'isola nel contesto mediterraneo. Politica, cultura e arte nella Sicilia e nell'Italia meridionale in età medievale e moderna. Atti del Convegno (Catania, 21 marzo 2017)
Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2018
pagine: 274
La mentalità medievale fra immaginario e simbolismo
Carmelina Urso
Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2016
pagine: 250
I saggi raccolti in questo volume - affrontando temi che spaziano dalla vecchiaia alla calunnia, dal bacio ai capelli fino alla paura e al rifiuto della "diversità", in particolar modo degli stranieri - avvicinano il lettore alla mentalità degli uomini e delle donne vissuti nei paesi dell'area mediterranea in età medievale, per evidenziare nella storia del "territorio" l'impronta della componente umana nella sua complessità non solo di azioni ma pure di convinzioni e convenzioni. Nel Medioevo, infatti, gli individui erano capaci di elaborare un immaginario straordinariamente ricco, di "leggere" nel reale l'impronta divina e di attribuire un significato simbolico a ogni cosa. Il simbolismo e l'immaginario confortavano l'interpretazione del mondo: l'uomo assegnava un valore simbolico ai gesti, ai colori, alle forme e dava così contenuti alle sue "idee". Non manca la straordinaria e inquietante attualità rivelata da certi comportamenti condivisi e persistenti restituiti alla dimensione storica dall'analisi dei quadri mentali collettivi d'età medievale nelle loro prospettive simboliche e immaginarie all'interno dell'ambito sociale, affettivo, religioso e politico.
Le donne al tempo di Gregorio Magno. La testimonianza del «Registrum epistularum»
Carmelina Urso
Libro
editore: Il Pozzo di Giacobbe
anno edizione: 2013
pagine: 264
Attraverso una indagine sulle donne, con le quali Gregorio Magno entrò in contatto durante il suo lungo pontificato, viene recuperata la sfaccettata realtà femminile del tempo. Più che la sua ricca produzione esegetica ed omiletica, invocata peraltro quando è sembrato utile qualificare concettualmente alcuni temi, è il suo "Registrum epistularum" che ha consentito di sviluppare la ricerca e fondarla sul dato storico anziché teorico. Per ordinare la vasta materia si è presa in prestito, nelle linee generali, la partizione in vergini, vedove e sposate applicata dallo stesso pontefice durante la progettazione e la realizzazione a Roma delle laetaniae septiformes. Il pensiero gregoriano sulle donne e sulla loro collocazione in una scala di valori che recupera il magistero delle Auctoritates e finisce con l'accreditare, nonostante alcuni distinguo, vecchi convincimenti sull'impurità e sulle imperfezioni del corpo femminile, si delinea in realtà non privo di ambiguità e, talvolta, di contraddizioni, ma sempre improntato a grande attenzione, sensibilità e senso dell'equilibrio. Non si registrano in Gregorio Magno i rigori della dottrina ufficiale che, ad esempio, esaltava, a discapito dell'opzione matrimoniale, la castità quale unica forma di vita 'eccellente' al femminile. Gregorio prese in considerazione le donne nella loro quotidianità e ne ascoltò i disagi e i problemi.
Buone madri e madri crudeli nel medioevo
Carmelina Urso
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2008
pagine: 288
Il tema del sentimento materno e del rapporto generazionale al femminile nel Medioevo occidentale è indagato nelle sue più ampie articolazioni. Alla piena valorizzazione della maternità si oppongono atteggiamenti mentali e disposizioni legislative che penalizzano le madri non soltanto le madri "crudeli", in vario modo ostili ai figli a vantaggio della componente maschile e dell'impostazione patrilineare della società. Non mancano, però, aperture e riconoscimenti che gratificano il ruolo materno, anche nella sua dimensione politica e religiosa, ed esaltano la valenza sociale della fecondità femminile.