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Libri di Caterina Caparello

Le 21 madri costituenti

Le 21 madri costituenti

Caterina Caparello

Libro

editore: Le Lucerne

anno edizione: 2025

pagine: 256

Erano partigiane, insegnanti, sindacaliste, intellettuali, operaie. Le dividevano le idee politiche – democristiane, comuniste, socialiste, qualunquiste – ma le univa una convinzione profonda: l’Italia del dopoguerra doveva essere rifondata anche dalle donne. Il 2 giugno 1946 furono elette all’Assemblea Costituente. Non vi entrarono in punta di piedi ma a passo spedito, portando con sé anni di lotte, studio e resistenza. C’è chi aveva camminato per le montagne con messaggi cuciti nell’orlo della gonna. Chi aveva studiato di nascosto, con i quaderni prestati dalle compagne. Chi aveva sfidato i giudici fascisti senza abbassare lo sguardo. Tutte avevano affrontato ostacoli, silenzi, esclusioni. Sapevano cosa volesse dire vivere senza diritti, e avevano scelto di non accettarlo più. E tutte seppero usare la propria voce per rivendicare anzitutto il diritto di voto alle donne, e poi per scrivere una Costituzione più giusta, più libera, più umana. Questo libro racconta le 21 Madri Costituenti, una per una. Con precisione storica e profondità narrativa, ci restituisce le loro storie nel vivo dei gesti, delle scelte, delle parole.
21,00

Testarde. Storie di atlete italiane dimenticate

Testarde. Storie di atlete italiane dimenticate

Caterina Caparello

Libro: Libro in brossura

editore: Caosfera

anno edizione: 2022

pagine: 136

I nomi Elvira Guerra, Ida Nomi, Marina Zanetti, Rosetta Gagliardi, Isaline Massazza, Rosetta Mangiarotti, Hilde Prekop e le ginnaste pavesi possono non dirci nulla. Superficialmente hanno in comune l’essere donne, in un periodo dove la libertà di scelta era impossibile proprio a causa del loro genere. Eppure hanno avuto altro in comune: lo sport. Sono state atlete che hanno vinto tanto, raggiunto primati, riconoscimenti nazionali e internazionali che nessuna poteva sognare di ottenere. Donne che hanno usato lo sport per rendersi più libere e diverse. Sebbene il ruolo di “moglie, madre e figlia” non cambiasse affatto al di fuori delle pedane, nella loro testa qualcosa era sicuramente mutato. Raccontare queste donne sportive non è solo un modo per tirarle fuori dall’oblio, ma anche per dimostrare come tenacia e passione siano, oggi come allora, la chiave dell’autodeterminazione. Nonostante l’ipocrisia sociale.
14,00

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