Libri di Caterina Filippini
Autonomie e autogoverno locale in Russia. Dall'unità del potere statale all'unità del potere pubblico: ricostruzione di un modello
Caterina Filippini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 240
Nel volume dal punto di vista del diritto pubblico comparato si analizza se nel corso delle loro riforme costituzionali le Repubbliche dell'ex Urss – grazie all'interazione tra differenti fattori quali la presenza di autonomie territoriali su base etnica ereditate dal passato sovietico, la circolazione nell'area di modelli occidentali e il recupero di alcune modalità di esercizio del governo locale antecedenti all'introduzione della forma di Stato socialista – abbiano dato luogo ad un modello tendenzialmente univoco di decentramento locale oppure se anche in tale ambito si possono individuare delle differenze importanti tra le stesse, soprattutto rispetto all'eventuale accoglimento di modelli occidentali. E, ancora se la Russia – alla quale viene dedicata particolare attenzione in quanto unica, tra le ex Repubbliche sovietiche, ad essere formalmente definita uno Stato federale – rappresenta un punto di riferimento per i nuovi Stati indipendenti dell'area in considerazione oppure sono piuttosto questi ultimi, dal punto di vista del decentramento territoriale, ad esercitare il proprio fascino nei confronti della prima.
La comunità di stati indipendenti a più di venti anni dalla dissoluzione dell'Urss
Caterina Filippini
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2014
pagine: 260
A più di venti anni dalla dissoluzione dell'Unione sovietica gli sviluppi delle relazioni internazionali, i processi di integrazione a geometria variabile (Comunità economica eurasiatica, Spazio economico unitario, Unione economica eurasiatica) e l'evoluzione politico costituzionale delle Repubbliche dell'ex Urss rivelano che gli Stati - che inizialmente hanno aderito alla Comunità di Stati Indipendenti - hanno operato e continuano ad operare delle scelte sulle quali in maniera sempre più differente incidono gli elementi della tradizione e/o il richiamo alle esperienze delle democrazie consolidate. La comprensione, anche sulla base di un approccio multidisciplinare, delle motivazioni che determinano la diversa combinazione di tali fattori in capo ai singoli Stati dell'ex Urss che non fanno parte dell'Unione europea, oltre che di estrema attualità, si rivela imprescindibile al fine di comprendere la loro complessa collocazione geopolitica a livello internazionale e le differenti trasformazioni istituzionali nei paesi dell'area.
Polonia
Caterina Filippini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 190
In bilico tra mondi diversi (Russia e Germania, oriente e occidente, paganesimo e cristianesimo), la Polonia è sempre stato un enigma nella percezione collettiva europea. Avamposto del cristianesimo occidentale proiettato verso oriente, si affermò verso i secoli XV-XVI per declinare e perdere l'indipendenza nel secolo successivo. La rinascita della Polonia indipendente dopo la Grande Guerra sembrò riportare il giusto equilibrio, ma il martirio subito durante la seconda guerra mondiale scavò una ferita profonda. Anche lo slancio della ricostruzione fu subito raffreddato dalla normalizzazione e poi dal disagio sopportato in quarant'anni di governo comunista. I polacchi si sono resi liberi, indipendenti e democratici nel 1989 dopo dieci anni di lotta di Solidarnosc contro il regime e per primi tra i paesi ex socialisti si sono trovati davanti agli scenari della transizione e a dover chiudere i conti con la verità storica: hanno aderito alla Nato, affrontato la transizione da un'economia pianificata a quella di mercato e imboccato infine la via della crescita economica con l'ingresso nell'Unione Europea.