Libri di Caterina Zanfi
Bergson e la filosofia tedesca 1907-1932
Caterina Zanfi
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 329
Questo saggio racconta una storia in gran parte dimenticata: quella dei rapporti di Bergson con la filosofia tedesca del suo tempo. Da "L'evoluzione creatrice" (1907) a "Le due fonti della morale e della religione" (1932) Bergson ridefinisce profondamente la propria filosofia, arricchendola di nuovi temi antropologici nei quali sono riconoscibili gli echi del dibattito tedesco sulla filosofia della vita. Attraverso l'analisi delle polemiche "tedesche" che in quegli anni riguardarono o coinvolsero Bergson, viene qui studiata non soltanto la ricezione dell'opera bergsoniana in Germania ma anche l'impatto durevole di questo intenso dialogo, sia sulla filosofia del pensatore francese (Le due fonti) che su quella di autori del calibro di Eucken, Simmel, Driesch, Windelband e Scheler. Le quattro tappe in cui il libro articola questo incontro filosofico (corrispondenti alle città di Jena, Berlino, Heidelberg e Gottinga) ci consegnano un profilo nuovo del pensiero bergsoniano, che si dimostra perfettamente all'altezza del dibattito contemporaneo sui temi brucianti della tecnica, della storia e della guerra.
Bergson, la tecnica, la guerra. Una rilettura delle «Due fonti»
Caterina Zanfi
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2010
pagine: 208
Le protesi tecnologiche che estendono il corpo dell'umanità sono strumenti di liberazione oppure ostacoli? La risposta di Bergson nelle due fonti della morale e della religione non è univoca e rivela tanto le aspettative quanto le inquietudini sollevate dalla frenesia industriale alla vigilia della seconda guerra mondiale. Per evitare che l'umanità sia schiacciata dal peso del progresso materiale, egli affida al misticismo la missione di orientare la meccanica. Rintracciare l'origine dell'accostamento tra meccanica e mistica, in particolare attraverso la rilettura dei discorsi politici degli anni Dieci e Venti, permette di leggere le due fonti da una nuova prospettiva. L'opera matura di Bergson, considerata a lungo come la più spiritualista e conservatrice, si rivela motivata da interrogativi antropologici, sociali e storici che orientano nuovamente la sua filosofia verso la vita.