Libri di Claudia Fusani
Il tuo nome sarà Irene. Il romanzo della vita di Irene Brin
Claudia Fusani
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2019
pagine: 384
Irene Brin, (1911-1969) come giornalista adottò vari pseudonimi: Marlene, Oriane, Mariù, Maria Del Corso, Geraldina Tron, Clara Radjanny von Schewitch e, soprattutto, Contessa Clara e Irene Brin. Con la sua scrittura brillante e inconfondibile rivoluzionò il linguaggio paludato e depressivo delle testate italiane dell’epoca, prima interprete del cosiddetto “giornalismo di costume”. Ruolo che le rimase sempre stretto. Per fare l’inviata di guerra e Esteri dovette assumere vari pseudonimi dribblando la censura del fascismo. Dopo un paio di generazioni, la sua lezione aprì la strada al lavori di Lietta Tornabuoni, Camilla Cederna, Natalia Aspesi e Oriana Fallaci. Con il marito Gaspero Del Corso fece della galleria L’Obelisco a Roma il luogo dei debutti dei più rivoluzionari artisti a cavallo degli anni 40 e 50, da Vespignani a Burri, da Calder a Rauschenberg. Maestra di stile e di bon ton, aprì la strada alla moda italiana nel mondo.
Mille Mariù. Vita di Irene Brin
Claudia Fusani
Libro: Libro in brossura
editore: LIT Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 288
Irene Brin ha inventato un nuovo linguaggio, capovolto il punto di vista sulla realtà, rotto gli schemi linguistici e narrativi della cronaca giornalistica in un Paese, l'Italia del Ventennio fascista, in cui la donna doveva rispettare il modello predefinito di moglie-madre-regina. Coraggiosa, snob forse, inquieta, insolente, autodidatta, bellissima, dispotica, insuperabile commerciante, sognatrice, autrice di parole che si trasformano in ritratti fotografici, nemica dell'ipocrisia e del perbenismo. La biografia di Irene Brin, nom de plume di Maria Vittoria Rossi - che è stata anche Marlene, Mariù, Contessa Clara e decine di altri nomi e altrettanti personaggi - è un viaggio inedito e pieno di sorprese nel secolo scorso. La vediamo in Liguria ragazzina, figlia di un generale e di una viennese ebrea che le insegna cinque lingue, la sottrae dalla scuola fascista e non la ferma quando mette piede nella redazione tutta piombo e uomini de "Il Lavoro". Poi Roma, il matrimonio con Gaspero, la vita quotidiana con Leo Longanesi e il dietro le quinte della redazione di "Omnibus". Irene inviata di guerra al seguito del marito. Una vita, mille vite: il dopoguerra, la povertà, la scoperta della moda e del made in Italy. Le avanguardie artistiche che giungono da tutta Europa e dal nuovo mondo alla galleria L'Obelisco di via Sistina. Il cinema e il rapporto con Audrey Hepburn e Gregory Peck nelle pause di "Vacanze romane". Prefazione di Concita De Gregorio.
Mille Mariù. Vita di Irene Brin
Claudia Fusani
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 278
Irene Brin ha inventato un nuovo linguaggio, capovolto il punto di vista sulla realtà, rotto gli schemi linguistici e narrativi della cronaca giornalistica in un Paese, l'Italia del Ventennio fascista, in cui la donna doveva rispettare il modello predefinito di moglie-madre-regina. Coraggiosa, snob forse, inquieta, insolente, autodidatta, bellissima, dispotica, insuperabile commerciante, sognatrice, autrice di parole che si trasformano in ritratti fotografici, nemica dell'ipocrisia e del perbenismo. La biografia di Irene Brin, nom de piume di Maria Vittoria Rossi - che è stata anche Marlene, Mariù, Contessa Clara e decine di altri nomi e altrettanti personaggi - è un viaggio inedito e pieno di sorprese nel secolo scorso. La vediamo in Liguria ragazzina, figlia di un generale e di una viennese ebrea che le insegna cinque lingue, la sottrae dalla scuola fascista e non la ferma quando mette piede nella redazione tutta piombo e uomini de "Il Lavoro". Poi Roma, il matrimonio con Gaspero, la vita quotidiana con Leo Longanesi e il dietro le quinte della redazione di "Omnibus". Irene inviata di guerra al seguito del marito. Una vita, mille vite: il dopoguerra, la povertà, la scoperta della moda e del made in Italy. Le avanguardie artistiche che giungono da tutta Europa e dal nuovo mondo alla galleria L'Obelisco di via Sistina. Il cinema e il rapporto con Audrey Hepburn e Gregory Peck nelle pause di "Vacanze romane". Prefazione di Concita De Gregorio.