Libri di Claudio Baratta

“Pur avendo vissuto in quarantacinque anni tante diverse esperienze, il ricordo di quello splendido viaggio non mi ha mai abbandonato, soprattutto nei giorni in cui tutto il mondo occidentale ha creduto di vedere l’inferno in quelle terre, mentre noi allora fummo certi di vedere il paradiso. In quei posti non avvertimmo la sensazione di trovarci di fronte a persone cattive, ma anzi percepimmo sempre molta comprensione nei nostri confronti”.

Questo è "diario di una passione", passione per il calcio e in particolare per la squadra del Bologna (nata anni dopo la conquista dell'ultimo scudetto), che spesso diventa quella che viene comunemente definita "la malattia del tifoso". Non un percorso da irriducibile, ma un'irresistibile attrazione per l'adrenalina sprigionata dall'evento sportivo. La "malattia" del padre è stata tramandata anche al figlio quindicenne, con il quale condivide ansie ed emozioni per la propria squadra, il Bologna, e per il mondo del calcio in generale. L'orgoglio di essere bolognesi, di rappresentare una gloriosa squadra che "tremare il mondo faceva" e che purtroppo oggi fa tremare dalla paura solo i propri tifosi. L'autore fa una vera e propria cronaca di una stagione calcistica finita malissimo, vista oltre la rete, sui gradoni degli stadi, sulle autostrade, in improbabili punti di ritrovo, nelle lunghe settimane tra una partita e un'altra. Non manca di approfondire alcuni aspetti del complesso mondo ultras, solo sfiorato e mai condiviso, forse per questo analizzato in modo lucido, con un occhio privo dei condizionamenti tipici dell'appartenenza o del totale distacco. E parallelamente ci riporta anche uno spaccato di vita reale ai tempi della crisi economica, narra le difficoltà della sua famiglia così come di tante altre famiglie italiane, della crescita di un adolescente, del suo difficile percorso nel calcio giocato in una squadra giovanile dilettantistica; e analizza il perché il calcio sia così importante nella nostra società, quali vuoti va a riempire ancora per tante persone. Uno scritto partorito in nove lunghi mesi, cresciuto settimana dopo settimana, senza cercare coerenza e formalità, ma semplicemente fotografando le emozioni scaturite dall'amore per la squadra della propria città.

Sono 60 gli anni di vita del Centro Bologna Clubs, così come sono 60 i clubs attualmente iscritti all’organizzazione ufficiale del tifo bolognese. Migliaia di persone sono state coinvolte dalle vicende della squadra del cuore, molte di loro non sono più tra di noi, ma sicuramente ci sono i figli i nipoti e discendenti di amici tifosi, che potranno riconoscere i tratti dei loro antenati, ma anche quelli di tanti conoscenti. La trilogia si compone dei primi due volumi che si occupano della storia del Centro Bologna Clubs, intrecciando anche la storia della squadra e in parte anche quella della città, oltre che di tanti gruppi di tifosi. Il terzo è dedicato alla storia dei 60 clubs attualmente iscritti, alcuno ormai storici, altri di recente attivazione, ma tutti caratterizzati dell’espressione di una passione che non conosce confini. La storia di un club, così come quella della sua tifoseria, è alimentata da un flusso continuo di eventi, che contribuiscono ad uno sviluppo costante, che è impossibile circoscrivere nelle pagine di un libro. IL BOLOGNA AL CENTRO vuole essere un contributo per arricchire la storia di uno dei clubs che hanno scritto la storia del calcio italiano.

La famiglia, il rapporto con la compagna, le difficoltà finanziarie ed esistenziali sono gli ingredienti principali di questi racconti. Riflessioni autobiografiche sincere e ricche di passione per la vita e il proprio lavoro, dietro il bancone di noto bar di Bologna...

Partendo da un drammatico fatto di cronaca realmente accaduto, l’autore sviluppa una storia che descrive una pagina importante dell’attualità politica italiana. Tra aspirazioni, emozioni, progetti e umane debolezze, nel racconto s’incrociano le vite dei diversi protagonisti, legati a loro insaputa da un fattore comune. In un alternarsi di cambi di visuale vengono disegnati i ritratti di uomini e donne impegnati in vite molto diverse l’una dall’altra, fino all’incontro in una meravigliosa riserva naturale, sotto a un pergolato sulla riva del mare salentino. Attualità e ricordi passati si avvicendano in uno sviluppo avvincente, con tratti noir, offrendo inoltre riflessioni sull’evoluzione della politica italiana.