Libri di Clotilde Barbarulli
Fare mondo. Affetti, pratiche, femminismi
Liana Borghi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 256
"L'importante è il viaggio, non l'approdo". Così scrive Liana Borghi in uno dei sedici scritti, editi e inediti, che compon- gono questa raccolta, e che spaziano dal 1996 al 2019. L'autrice, punto di riferimento imprescindibile per il pensiero e il movimento "transfemministalesboqueer" italiano, ci accompagna in un appassionante viaggio che attraversa attivismo, teoria e letteratura, man- tenendo fede a un desiderio vibrante di continua trasformazione e rifacimento del mondo. Fare mondo è per lei pratica condivisa di utopia nel presente, che riconosce come fondamento etico l'intersezione, intramatura e interazione di corpi, materia e linguaggi. Il mondo è l'incarnazione del divenire, al pari delle soggettività impreviste e resistenti, trans- femministe e queer che disfano il mondo e lo ricompongono secondo altri assetti e assemblaggi. Fare mondo è mappare l'esistente attraverso ciò che non esiste ancora, è impercepibile o indefinito. Il viaggio attraversa il lesbofemminismo di Adrienne Rich e Audre Lorde per seguire direzioni nutrite dalla fantascienza femminista, dalle teorie degli affetti, dalla somateca di Preciado e dal neo-materialismo post-umano di Haraway e Barad. I saggi e gli interventi di questo volume sono come bussole per orientare chi legge nelle vorticose trasformazioni del femminismo contemporaneo. L'orientamento è congiunto al rischio vitale del disorientamento e del riposizionamento, nella coscienza che l'utopia si fa strada "nel cuore della distopia del presente".
L'attesa dell'uomo in grigio: Pirandello e Il fu Mattia Pascal
Clotilde Barbarulli, Luciana Brandi, Aldo Ceccoli
Libro: Libro in brossura
editore: Altravista
anno edizione: 2023
pagine: 160
Rileggere un testo così conosciuto come Il fu Mattia Pascal nasce dal desiderio di analizzare le idee veicolate nel loro complesso rapporto con il contesto storico e con il fascismo a-venire, un crogiuolo di abiti mentali, pulsioni, tensioni e comportamenti che caratterizza quegli anni. Non si tratta di cercarvi presunte anticipazioni, viene però da chiedersi se l'avvento del regime rappresenterà la realizzazione sul piano politico di un sentire profondo che apparteneva a Pirandello e a vasti settori della società del tempo. La trama del testo viene ripercorsa per cogliere i concetti di snodo del narrato: il caso, l'uomo nuovo, il denaro, l'inutilità dello sforzo. A questi si aggiungono l'individualismo, l'attacco alla democrazia e alla scienza, temi e idee che attraversano il contesto storico-culturale dell'epoca. È nell'intreccio tra vita e forma che la sintonia tra la visione del mondo pirandelliana e il fascismo sembra trovare uno dei suoi cardini. Il fascismo politico si presenterà come la risposta attesa dall'uomo in grigio, ma la storia si alimenta della stessa ambiguità del titolo: se da un lato è l'uomo in grigio che attende Mussolini, allo stesso tempo è l'oggetto dell'attesa ad essere l'uomo in grigio?
I tordi beffeggiatori. Il progetto della rivista di filosofia scientifica (1881-1891) attraverso alcune parole-paradigma
Luciana Brandi, Ubaldo Ceccoli, Clotilde Barbarulli
Libro: Libro in brossura
editore: Altravista
anno edizione: 2013
pagine: 264
"Ascoltando il frastuono assordante dei torrenti e rievocando tutte le razze animali che si sono estinte e avvicendate sulla faccia della terra", Darwin in viaggio sulla Beagle inizia quel percorso che lo farà approdare alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale, punto di riferimento della Rivista di Filosofia Scientifica nata con lo scopo di rinnovare la cultura italiana attraverso la diffusione delle teorie darwiniane mettendo in discussione l'antica separazione fra scienza e filosofia. Dai precursori della teoria dell'evoluzione di Darwin alla biografia del termine evoluzione sino alla sua applicazione all'universo naturale, dall'analisi del concetto collegato di progresso sino al rapporto tra scienza e filosofia, vero leitmotiv della Rivista, il volume ricostruisce percorsi e contenuti di questo progetto culturale, fondato sull'intersezione fra saperi diversi. Il lavoro, reso possibile dalla creazione di una banca dati, vero e proprio archivio della memoria polifonica del tempo, è un esempio di come simili archivi possano rappresentare progetti strategici capaci di contrastare il frastuono assordante di ogni egemonia monoculturale.
Scrittici migranti. La lingua, il caos, una stella
Clotilde Barbarulli
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2010
pagine: 212
Undici saggi su scrittrici migranti che scrivono in italiano nella complessità ibridata dell'oggi. Sono scritture di confine che si esprimono in termini di spazi, percorsi, orizzonti. Sono figur/azioni situate tra l'intimo e il globale che scompaginano logiche di potere, sfruttamento ed esclusione giocando fra lingue, immaginari e culture. Le parole migranti di Toni Maraini, Kaha Aden Mohamed, Gabriella Ghermandi, Assia Djebar, Suad Amiry, Ubah Ali Farah, Fabrizia Ramondino, Christiana De Caldas Brito, Gabriella Kuruvilla, Hélène Cixous, Fatou Diome, Jarmila Ockayovà, Agota Kristof e tante altre offrono percorsi affettivi e intellettivi aprendosi a conflitti, mediazioni, precarietà, ingiustizie e speranze. Evocano l'utopia di un mondo-mosaico fra storie incrociate condivise.
Forme della diversità. Genere, precarietà e intercultura
Clotilde Barbarulli, Liana Borghi
Libro
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2006
pagine: 320
Gli interventi di questa raccolta nascono dai Laboratori interculturali della Società Italiana delle Letterate e affrontano in particolare i temi della diversità e della precarietà negli ambiti di genere e intercultura. «La diversità ci sembra inseparabile dal concetto di differenza, cruciale nel pensiero postmoderno [...] è anche il luogo della precarietà: nel mondo attuale vi siamo tutti particolarmente esposti. Le parole della precarietà si trovano in vari testi di transizione, nelle guerre, nelle migrazioni, nelle inquietudini di autrici di ieri e di oggi che si interrogano e ci interrogano. Dalla precarietà possono quindi nascere la scintilla creativa così come la conflittualità e le biforcazioni concettuali».