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Libri di Corrado Bagnoli

L'ultimo ring

L'ultimo ring

Corrado Bagnoli

Libro: Libro in brossura

editore: Ares

anno edizione: 2024

pagine: 176

Brianza, anni Cinquanta. Augusto è un pugile, ha le mani piene di rabbia e un'infanzia grama. La trasforma in energia per tirar su una famiglia, una bottega, una casa con Maria, di cui ha bisogno come l'aria. Si incontrano sulla strada per il lavoro, lei in fabbrica, lui al salumificio. Maria, vincendo le sue paure, si unisce al sogno di Augusto, ne condivide le sfide e ne smussa le asprezze, soprattutto quando i figli stanno stretti nel posto da lui pensato per loro. L'istintiva positività nei confronti della vita - il cuore che scoppia di desiderio, a dispetto di ogni fallimento - prende forma in una narrazione epica dall'andamento percussivo, che registra l'incalzare dei colpi, l'affanno della lotta, l'esultanza della vittoria, il silenzio del dolore, l'umiltà della fiducia. Mentre la vita si snoda dura, sorprendente. L'ultimo ring è la rielaborazione poetica della storia familiare dell'autore che talvolta fa capolino, come bucando la pagina, per sbirciare i suoi genitori da bambini, giovani, nonni. Per carpire il segreto della loro irriducibile speranza.
15,00

La casa visitata

La casa visitata

Corrado Bagnoli

Libro

editore: Puntoacapo

anno edizione: 2021

pagine: 118

"... la parola di Bagnoli racconta «il cominciare, / l’origine, il venire al mondo, / del mondo». Dalle tenebre, la luce dà forma alle cose conferendole un ordine enigmatico, misterioso, che costituisce la casa comune. Ognuno di noi è abitato da questa luce generativa. La luce, scrive Bagnoli, è «una lama verticale / che divide». La luce che attraversa la fessura e penetra all’interno, illumina la polvere che si alza dentro di noi e si raduna in nuvole. Ed è questo il farsi della coscienza e delle sensazioni. Così come il farsi dell’universo, dei cieli, delle acque che fuggono dal nulla – dall’ombra in cui si trovano – per confluire in un’unica casa... La Genesi di Bagnoli è un vorticare impetuoso di materia e spirito. È un farsi progressivo delle cose che sgorgano dal profondo, dalla ferita da cui veniamo. Quella ferita che sopravvive in noi e domanda ragioni e implora senso e cerca di districarsi fra le maglie strette del destino". (Dalla postfazione di Alessandro Pertosa).
15,00

Il posto dello sguardo. Scuola e poesia tra complicità e smarrimento

Il posto dello sguardo. Scuola e poesia tra complicità e smarrimento

Libro: Libro in brossura

editore: Puntoacapo

anno edizione: 2021

pagine: 224

Poesia e scuola: ma diciamo pure letteratura, anzi cultura e scuola. Cioè la trasmissione del sapere, del saper fare e soprattutto del saper essere, affidata a una istituzione che fatica ad evolversi in maniera efficace. E la poesia? È ormai presente solo come reperto archeologico, cristallizzata ai grandi poeti di due generazioni fa, come se non ci fossero poeti che parlano del mondo di oggi, e la cui conoscenza sarebbe fondamentale per gli studenti. E non solo. Poeti, scrittori e critici di vaglia riflettono sulle molte sfaccettature del problema.
20,00

La pazienza della radice

La pazienza della radice

Myrna Bongini

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2019

pagine: 86

"La poetica di Myrna Bongini è fatta di attenzione e di cura silenziosa delle piccole cose quotidiane, ricordate sempre dentro una memoria che le porta più in profondità, che le rende vive dentro il medesimo battito del presente. Molti sono i testi di questo volume in cui siamo messi di fronte a piccoli avvenimenti, episodi, sguardi con parole intense con cui la poetessa rinomina il suo mondo ed è capace di conquistarci alla sua realtà: non racconta, non descrive semplicemente la vita che scorre, ma ce ne fa partecipi con un'abile tessitura, con una costruzione spesse volte cinematografica, anche nei testi più brevi. [...] non si tratta di una poesia chiusa dentro un minimalismo nostalgico (bensì) di una poesia che non ha paura di incrociare lo sguardo di chiunque, che affronta il dolore e ascolta il grido di ogni cosa. C'è una venatura d'orgoglio, l'espressione di una forza di volontà e di memoria che dice di un atteggiamento fiero della parola e del cuore, capaci appunto di stare di fronte alle cose e di attraversarle con una grandissima dignità. [...] La commozione di Myrna Bongini nasce da una matura consapevolezza che le fa stringere a sé e in sé il respiro del mondo: niente in realtà è chiuso fuori da quella porta, niente si sottrae al suo sguardo, tutto ciò che può ferire e tutto ciò che può curare vivono insieme dentro quella compassione di cui la sua poesia è umile, gentile e fiera manifestazione." (dalla prefazione di Corrado Bagnoli)
12,00

Il cielo di qua. Poesie in tre movimenti

Il cielo di qua. Poesie in tre movimenti

Corrado Bagnoli

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2018

pagine: 127

"Per Bagnoli, come mi è capitato di dire altre volte, la poesia è, prima di tutto, sguardo, tanto che si potrebbe parlare dello sguardo come un gesto di creazione, prima della parola stessa. È il mostrarsi delle cose solo perché abbiamo desiderato che ci vedessero, prima ancora che imparassimo a dirle, e in fondo lo sguardo rinnova il gesto di un dio che accende la luce per desiderio di esistenza, proiettando il suo nome nel mondo. Come in un quadro, quasi che le cose parlassero ogni volta una lingua nuova. Non è possibile, dunque, nella poesia di Bagnoli, nel modo in cui egli parla della luce, della conoscenza e della filosofia della luce, riferirsi all'illuminazione paolina nell'episodio della caduta del cavallo. Troppo improvviso appare, in quel caso, il gesto traumatico del mostrarsi, così come les illuminations traboccano della luce eccessiva provocata dall'entusiasmo. Del resto, nemmeno troviamo in Bagnoli la malinconia della luce purgatoriale, il cammino dei pellegrini verso una meta definitiva. Siamo, invece, più semplicemente, nel regno della materia che emana luce e si brucia, o si salva, nella conflagrazione della sua stessa esistenza." (dalla prefazione di Sebastiano Aglieco)
14,00

Casa di vetro. Poema in tre quadri

Casa di vetro. Poema in tre quadri

Corrado Bagnoli

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2012

pagine: 116

Nel suo poema, che inizia come ogni vera storia da un trauma, da una ferita che trova forza poetica d'espressione, come in quell'emblema nitido e violentissimo e pur dolce del "titanio" nelle gambe del prete, Bagnoli traccia sì una storia "milanese" ma con aperture sui mondi della carità (don Orione) e dell'arte (Fontana e gli altri pittori) che consentono alla storia di uscire subito dal colorismo di una narrazione locale e nostalgica. Tale rischio del resto non corre la sua poesia narrante, essendo la nostalgia e i luoghi e i personaggi dati con tratto asciutto e ficcante. Poesia che nella pazienza di tessere anche le immagini del quotidiano trovo sempre tesa a un punto di fuga, a una conquista. E se una tensione dunque esiste in questo procedere regolare del verso, in questo fluire, è quella di chi sta cercando di conquistare qualcosa nel controluce degli eventi. Come se nelle vicende che si svolgono, nel protagonista e in quella "luce di Milano" che è anch'essa una cangiante protagonista, Bagnoli cercasse con la pazienza della scrittura di dare corpo lui stesso alla virtù che a un certo punto del racconto stesso emerge, come parola del racconto, parola chiave, cesto e corona del racconto medesimo: accogliere.
14,00

Fuori i secondi

Fuori i secondi

Corrado Bagnoli

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2016

pagine: 244

16,00

La scatola dei chiodi

La scatola dei chiodi

Corrado Bagnoli

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2008

pagine: 160

II coraggio di queste nuove poesie di Corrado Bagnoli è il coraggio di fuggire da ogni acquisito luogo comune letterario e da ogni facile appiglio delle consuetudini che una prassi poetica contemporanea può dare e spesso da agli scrittori. Queste parole invece sono lanciate nella vita e desiderano solo accompagnarla, per capirla e per penetrarla meglio. Gli incontri, le persone, i luoghi sono sempre in qualche modo a rischio, come sfumanti in una nebbia. Si tratta dei vapori dell'oggi, annebbiamento dì conoscenza e di solitudine. E non basta che il "senso" baleni più chiaramente nello sguardo di qualcuno. Il dramma è pienamente assunto dal poeta e affrontato senza rete, a rischio di uno sbriciolamento della tensione lirica.
12,00

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